l’eleganza del cibo
07 Luglio 2016   •   Snap Italy

L’eleganza del Cibo, a New York il cibo si fa abito

«Il cibo, simbolo della cultura e dell’haute couture italiana, diventa protagonista della mostra L’eleganza del cibo, la kermesse che celebra il connubio indissolubile tra food & fashion

La mostra L’Eleganza del Cibo. Tales about Food and Fashion, a cura di Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno, vola a New York per celebrare il buon cibo e l’alta moda ma anche per sensibilizzare il rispetto per la natura e per l’ambiente. Nella suggestiva cornice del Chelsea Market a Manhattan dal 24 giugno al 4 luglio 2016 anche gli americani avranno la possibilità di ripercorrere gli ultimi settant’anni della storia del Made in Italy attraverso i 58 abiti realizzati dalle maison di moda italiane più famose e apprezzate nel panorama internazionale.

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Le parole dei protagonisti

«Sono sempre stato affascinato dal rapporto tra cibo e moda, da un lato il cibo nutre il corpo, dall’altro la moda stimola l’immaginazione e l’espressione di sé» dichiara Stefano Dominella, curatore della mostra e presidente della sezione Sezione Tessile, Abbigliamento, Moda e Accessori di Unindustria. Il grande successo ottenuto lo scorso anno a Roma presso il complesso archeologico del Museo dei Mercati di Traiano ha permesso di portare le due eccellenze della cultura italiana nella Grande Mela, anche grazie al supporto dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane – in collaborazione con Unindustria. In effetti, come spiega Maurizio Forte, direttore di ICE New York: «La mostra fa parte del piano speciale che il governo italiano ha lanciato per promuovere la moda e l’alimentare tricolore negli Stati Uniti e offre la grande opportunità di presentare, per la prima volta negli USA, l’affascinante collegamento tra due risorse fondamentali del nostro “straordinario stile italiano”».

Nel corso degli anni, la coppia food & fashion ha dato la possibilità a numerosi designer di esprimere la creatività in modo originale e mai banale con i loro abiti ispirati alle prelibatezze nostrane. Il cibo, simbolo della vera linfa vitale dell’esistenza e della creatività decora il “bread dress”, il completo realizzato da Guillermo Mariotto per Gattinoni, composto da un bustier con vere spighe di grano e pantaloni in juta impreziositi da salatini e biscotti glassati.

Le collaborazioni

Dal goloso “orto” da indossare di Ken Scott, che ha realizzato abiti con vivaci stampe da mangiare, dagli asparagi ai piselli, dai carciofi ai fichi, senza dimenticare un gustoso piatto di rigatoni alla collezione Privè di Giorgio Armani, interamente dedicata al bambù. Dagli abiti di Etro, con lo slogan “We are what we eat”, ad alcune delle creazioni più famose di Salvatore Ferragamo, gentilmente offerte dalla sua fondazione.

Il designer Tiziano Guardini sceglie un abito ecosostenibile realizzato con vere spighe di grano della sua collezione Natural Couture, ma la natura è anche la protagonista degli abiti firmati Antonio Marras e dei soffici e scenografici abiti nuvola del giovane ed emergente designer Italo Marseglia che ha utilizzato cinquecento metri di tulle naturale. Il percorso espositivo L’eleganza del cibo sarà accompagnato da un interessante documentario prodotto da Kimerafilm e diretto da Dario Carrarini, scritto da Paolo Belletti e Matteo Alfonsi.

«Da un lato il cibo nutre il corpo, dall’altro la moda stimola l’immaginazione e l’espressione di sé»
Stefano Dominella

Claudia Brizzi