isole di venezia
30 Maggio 2019   •   Sara Giannessi

Isole di Venezia: cosa vedere nei dintorni della Serenissima

Non si vive solo della Serenissima: intorno al capoluogo veneto, infatti, di tesori ce ne sono tantissimi. Sono Murano e le sue sorelle, le imperdibili isole di Venezia che almeno una volta nella vita vale la pena visitare.»

Venezia è un insieme di isole, tant’è che molto spesso si parla delle isole di Venezia. Ma in un ambiente così particolare e così tanto legato al territorio, anche pochi chilometri di distanza possono segnare una differenza d’identità. Intorno alla laguna di Venezia galleggiano numerose altre isole. Ognuna rivendica fiera un proprio nome e una propria indipendenza: Murano, Burano, Torcello e altre ancora a discrezione del visitatore.

Per raggiungerle si può approfittare del traghetto che parte dalle Fondamenta Nuove a Venezia e che ferma in tutte le isole. Anche in questo caso, il viaggio può essere un momento entusiasmante quanto l’arrivo: il traghetto attraversa tutta Venezia, passando sotto il Ponte di Rialto e davanti a quei palazzi di cui si nota ancora di più la porta che si apre sull’acqua. Arrivati sulle isole di Venezia, l’architettura è radicalmente differente: i palazzi lussuosi lasciano il posto a casette colorate da pescatori, le folle di turisti si diradano e lasciano spazio alla vita degli abitanti, le eleganti gondole a barchette in legno scrostato.

Murano, l’isola del vetro

Murano è la prima delle isole di Venezia di cui vale la pena parlare. Si riconosce perché ad accogliere alla fermata c’è un imponente faro bianco.

Ricordo di aver studiato a scuola che i veneziani avevano rinchiuso i mastri vetrai su quest’isola per proteggere i segreti della lavorazione del vetro. Questa è ancora la missione dell’isola. Proteggere il suo vetro, rimarcarne la superiorità. Esistono tantissime altre fabbriche del vetro ormai, ma solo a Murano i turisti pagano per assistere al processo di lavorazione. Sarà perché vedere un uomo che soffia su un fluido caldo per farne uscire figure colorate e fragili dà l’impressione di aver appena assistito a una magia. Le fabbriche di vetro sono tante, e ognuna offre la possibilità di fare un tour di scoperta. Tutto questo vetro è perfettamente integrato con l’identità di Murano. Le fabbriche sui canali vicino all’acqua, la Torre dell’Orologio più verso l’interno ma comunque lungo il canale intorno al quale si è sviluppato il “centro storico”, con il Ponte Lungo che collega le due rive.

Burano, l’isola del merletto

La leggenda racconta che il merletto sia nato dal tentativo delle isolane invidiose di copiare il velo di schiuma di una sposa sirena. Circolano tante leggende in questa laguna, leggende che forse stonerebbero nella mercantile Venezia, ma che tra queste casette silenziose si integrano perfettamente. C’è un legame talmente forte con l’isola che sembra quasi che i suoi abitanti siano i custodi di un magico segreto, nascosto ai visitatori.

L’isola di Burano è ancora un po’ più appartata, più piccola e privata rispetto all’isola più vicina a Venezia. Ha le stesse casette colorate di Murano, le casette disegnate da un artista del posto che gli isolani consigliano a chi vuole portare a casa un ricordo legato all’isola. Attraversando un ponte e una vigna sovrastata da un campanile pendente e dall’aspetto bucolico ma un po’ straniante, si arriva all’Isola di Mazzorbo, la cui particolarità è proprio quella di essere raggiungibile solo attraverso questo passaggio.

Torcello, l’isola del primo insediamento

Si dice che su quest’isola si sia stabilita la prima comunità di quella che è diventata oggi una delle città più belle del mondo. Forse è proprio per questa sua antichità che oggi l’isola di Torcello appare come una delle più primitive. Pochissimi abitanti, pochissime costruzioni. Un ponte, chiamato Ponte del Diavolo come tanti altri in Italia, a cui è legata, di nuovo, una leggenda. Una cattedrale dell’epoca bizantino-romana, come ci dicono i mattoncini color terra bruciata, ormai troppo grande per i pochi abitanti dell’isola. Tutto il resto, l’isola preserva la natura piatta e acquitrinosa della laguna, in un’ambiente che fa dimenticare di essere vicino ai marmi colorati di Venezia ma che riporta alla quotidiana meraviglia della semplicità.

Cattedrale bizantino-romana di Torcello

Visitare le isole di Venezia è un viaggio dentro al viaggio, per quanto di base possano sembrare simili, ognuna ha una propria identità che vale la pena scoprire.

Sara Giannessi