Laura Pergolizzi
17 Agosto 2018   •   Cecilia Gaudenzi

Laura Pergolizzi in arte LP. Eh sì, sei il mio Levitator

«LP è Laura Pergolizzi, la cantautrice americana dalle origini italiane che ha scalato le classifiche di tutto il mondo. L’abbiamo conosciuta con Lost On You nel 2016 ma la sua carriera è cominciata molto prima. Misteriosa, poetica, androgina. Scopriamola insieme.»

Laura Pergolizzi in arte LP, sei il mio Levitator! Non è solo un titolo, dell’articolo o di una sua canzone ma un dato di fatto, per me chiaramente! Quella che vi racconto oggi non è solo la biografia, ancora tutta in divenire, di LP, ma un vero colpo di fulmine. Quale? Ma quello mio con lei! La prima volta che ho sentito la sua voce è stata alla radio nel 2016. Ero in macchina, cambiavo stazione quando zac, becco questa canzone alle ultime strofe. Fulminata. Mi sono fermata (sì in mezzo alla strada, ma voi non fatelo!) per shazammarla ed ecco il titolo, Lost on you. Poi leggo il nome dell’artista, LP (Facebook, Instagram). Bah non mi diceva niente, allora guardo la foto e dico “cacchio carino questo!”.

Ricci neri sul volto, fisico minuto ma asciutto, una camicia che lascia intravedere un veliero tatuato sul petto. Somigliava al mio primo fidanzatino (lui conferma) veliero a parte. Poi però ci ripenso un attimo e non poteva essere che un ragazzo avesse quella voce e allora cominciano le prime ricerche (sì, ero sempre in mezzo alla strada) e mi rendo conto che LP si chiama Laura, dunque si trattava di una lei e non di un lui. Cuore in frantumi. In realtà solo per un attimo perché a me continua a piacere lo stesso. Da quel momento in poi quella canzone non me la sono più tolta dalla testa, non vedevo l’ora di risentirla e farla sentire agli altri. Tornata a casa la prima cosa che faccio è mettere il video su youtube. Ipnotizzante, affascinante, misteriosa. Mi chiedevo come mai non avessi sentito prima quella cantante e volevo saperne di più.

Leggo che LP si chiama Laura Pergolizzi e nasce ad Huntington nello stato di New York il 18 marzo 1981. Americana ma con nome italiano e del segno dei pesci (proprio come me!). Sempre più curiosa, vado avanti. Le origini sono nostrane, mamma napoletana e papà siciliano, lei non parla una parola di italiano ma il legame con il nostro paese c’è. La passione per la musica la eredita da entrambi i genitori, la madre che ci teneva molto alla sua istruzione, faceva la cantante lirica e ha sempre sostenuto il talento della figlia, il padre invece le fa amare Elvis Presley, Buddy Holly e i Beatles.

Scopro altre sue canzoni. La voce, l’ukulele e quel fischio inconfondibile che solo lei sa fare mi appassionano sempre di più. C’è Levitator, una splendida canzone d’amore e di salvezza; Fighting With Myself che parla di un amore difficile, non corrisposto; Wasted Love invece racconta una delusione, un amore finito male e ti da la carica giusta per dire basta a chi non merita il nostro amore. Il tema delle sue canzoni è senz’altro l’amore, raccontato in tutte le sue sfumature, da quelle rosee dell’innamoramento a quelle più scure che dipingono la fine o meglio la consapevolezza della fine. Sono testi profondi, emotivi, dai quali si percepisce che quello che canta la riguarda e lo ha tirato fuori da se stessa. Un anno prima si era lasciata con la sua fidanzata dopo sei anni di relazione e capisco che probabilmente quelle canzoni ne erano un po’ il frutto. Laura Pergolizzi, la LP dal look androgino, maschile ma dolce allo stesso tempo scrive per le donne e delle donne, a partire da quelle della sua vita. Omosessuale dichiarata, militante per i diritti LGBT ha una relazione dal 2015 con la cantante Lauren Ruth Ward, vivono insieme a Los Angeles e si sposeranno in Italia.

 

Dopo una settimana di LP full immersion decido che devo assolutamente sentirla dal vivo. Si sarebbe esibita un paio di mesi dopo ad Atene, una delle prime o forse la prima tappa europea, sicuramente la più vicina visto che le altre erano negli Usa. Insomma escono le date e prendo subito il volo. Che fomento. Sarebbe bello poter raccontare di quel live, ma no! Sarebbe stato troppo facile e come al solito non si fa in tempo a vedere una gioia che puf, svanita. Data del concerto rimandata. Che sfigata cacchio, avevo preso pure il volo…e così mi consolo con le sue canzoni e continuando a documentarmi.

L’album di esordio di Laura Pergolizzi – LP è del 2001, Heart-Shaped Scar, del 2004 il secondo, Suburban Sprawl & Alcohol che nonostante le critiche positive non ottiene il successo sperato. Nel 2006 firma con la Island Def Jam di L.A. Reid e comincia a scrivere per altri artisti finchè nel 2007 passa alla SoBe. Qui scrive canzoni per i Backstreet Boys, Heidi Montag, Erick Hassle. Nel 2010 LP firma per la 2101 Records e scrive Cheers (Drink to That) per Rihanna raggiungendo la popolarità. Poi scrive Beautiful People per Christina Aguilera, contenuto nella colonna sonora del film Burlesque.

Nel 2011 co scrive Afraid To sleep per la finalista di The voice che scala la classifica di Itunes. A settembre dello stesso anno firma con la Warner Bros. Records, poco dopo esce il suo primo Ep solista Into The Wild e l’omonima canzone interpretata da lei, viene usata in una campagna televisiva. Nel 2014 esce il suo terzo album,  intitolato Forever for Now, Night Like This fu il primo singolo estratto, seguito da Someday e Tokyo Sunrise.

Laura Pergolizzi

Passano i mesi e da agosto si fa dicembre. Ok che Atene non era andata ma io non mi ero arresa e quando vengo a sapere che LP (una settimana dopo) sarebbe stata ospite alla semifinale di XFactor 2016 e un’anima pia mi rimedia due pass!! Mi sarei trascinata mia cugina che avevo contagiato e che all’epoca era persa di Alvaro Soler, tra i giudici del talent. La trasferta per Milano era organizzata ma non è tutto. Il giorno prima della partenza mi dicono che LP avrebbe suonato e cantato l’ultimo album in imminente uscita a Radio2 a Roma quella sera. Ci dovevo assolutamente essere. Un’altra anima pia mi rimedia altri due pass. La ruota stava finalmente girando! Acciuffo mia cugina e ci fiondiamo al concerto. Pazzesco, stavamo sotto al palco a cantare a squarcia gola tutte le sue canzoni. Un’esibizione pazzesca, completa eee avevo anche avuto la foto con lei! Sì, perché LP ai fan ci tiene moltissimo e durante i live non si risparmia avvicinandosi al pubblico, salutandolo e scattando foto insieme. Ovviamente dici ti fai la foto della vita e che non vieni malissimo?! Vabbè…ero strafelice e la sera dopo l’avrei rivista.

A XFactor ha cantato due canzoni, l’allora neo uscita Other People e insieme ai finalisti Lost On You. Poteva forse bastarmi? No! Avevamo l’ingresso al backstage, che fai non ci provi ad andare a salutarla… Sgattaioliamo oltre quella magica porta e mentre mia cugina piantonava il camerino di Alvaro io vado a cercare lei. Mi dicono che se ne è andata. Hmm… e infatti ecco che si apre la porta del suo camerino ed esce, fischiettava, birra in mano e mi fa Ciaaao! Missione compiuta.

Il giorno dopo usciva il suo quarto album, Lost on You, 10 tracce tra cui Muddy Waters, utilizzata in una scena cruenta del finale della 4′ stagione di Orange Is The New Black.

Laura Pergolizzi è amatissima in Italia e dopo varie esibizioni è tornata a Roma per uno dei concerti dell’estate più significativi. Ovviamente c’ero, grazie a un’altra anima pia con la quale condivido la passione per LP. La Cavea dell’Auditorium era gremita, posti a sedere ma appena è apparsa sul palco, chi ce l’ha fatta a stare seduto e non si sa come eravamo sotto palco, di nuovo!

Cecilia Gaudenzi