Giovanni Boldini e la moda in mostra a Ferrara
«Giovanni Boldini viene celebrato con la mostra Boldini e la moda. Dialettica feconda. Dal 16 febbraio al 2 giugno 2019 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.»
Giovanni Boldini, maestro del Risorgimento, viene omaggiato a Ferrara con una mostra a lui dedicata. Boldini e la moda. Dialettica feconda è il titolo dell’esposizione che si terrà presso Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal 16 febbraio al 2 giugno 2019. Una mostra totalmente dedicata alla relazione tra uno dei più grandi artisti italiani dell’800, Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) e la moda.
Il focus centrale è proprio l’alta moda parigina. L’artista ha amato profondamente Parigi, città in cui si trasferì nel 1872, diventando uno dei più stimati e richiesti ritrattisti della città. Rimase folgorato piacevolmente dalla vita mondana parigina, dal suo sfarzo e dalla frivolezza che la caratterizzava immergendosi a pieno nell’epoca. Non a caso Giovanni Boldini è stato un grande esponente della Belle Époque.
Nella sua opera la moda ha rivestito un ruolo essenziale: colta inizialmente per quel suo essere quintessenza della vita moderna, elemento che lega l’opera alla contemporaneità, la moda – intesa come abito, accessorio. Ma anche sofisticata espressione che trasfigura il corpo in luogo del desiderio – diviene ben presto un attributo essenziale e distintivo della sua ritrattistica. La sua pittura è molto elegante e la donna è il soggetto principale delle sue opere. È facile intuire che Giovanni Boldini è stato un vero e proprio amatore della bellezza femminile che viene risaltata in ogni ritratto che ha eseguito. Nessun dettaglio veniva lasciato al caso. Dall’inclinazione della gamba, alla posa delle mani fino alle pieghe dei meravigliosi abiti indossati dalle modelle. Abiti che per quanto sono ben realizzati è possibile captarne la ricchezza dei tessuti.
Giovanni Boldini ha dato vita così ad una formula ritrattistica chic e “alla moda” con la quale ha immortalato i protagonisti e le celebrities di un’epoca mitica. Da Robert de Montesquieu a Cléo de Mérode, da Lina Cavalieri alla marchesa Casati. Ferrara celebra questo artista del Risorgimento italiano e esponente della Belle Époque.
La mostra
Giovanni Boldini e la moda: un binomio elegante esposto negli spazi del palazzo ferrarese in sezioni tematiche. Ogni sezione è patrocinata da letterati che cantano la grandezza della moda, vista come vera e propria forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio. La mostra indagherà il lungo e fecondo rapporto tra Boldini e il sistema dell’alta moda parigina. Rapporto che ebbe il riverbero nella sua sua opera di ritrattista e su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu.
La rassegna dedicata a Boldini propone un percorso avvincente tra dipinti, meravigliosi abiti d’epoca e preziosi oggetti dalla valenza iconica che racconteranno i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque. Il visitatore si immergerà nelle atmosfere raffinate e luccicanti di Parigi e in tutto il suo elegante edonismo. Le opere raccontato direttamente i rapporti tra arte, moda e letteratura durante la Belle Époque. Periodo storico e socio culturale che va dagli ultimi vent’anni dell’Ottocento fino all’inizio della prima guerra mondiale. Gli abiti sono ritratti con cura ed attenzione al dettaglio e dominano l’opera conferendole una magica sensualità.
Barbara Guidi è la curatrice della mostra con la collaborazione di Virginia Hill. Il percorso espositivo racconterà per la prima volta la storia di questo legame unico che lo portò ad essere definito come «Colui che sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori». Così lo definisce Cecil Beaton, tra i più celebri fotografi di moda del novecento. Femminilità sempre seducente, classe, raffinatezza e cura dei particolari. Senza cadere mai in volgarità.
Ambizione e fascino
Giovanni Boldini ritrae la voluttuosa eleganza dell’elité cosmopolite del tempo. Ne celebra le ambizioni, gli sguardi, gli abiti di seta e di tulle ed il loro narcisismo, raffinato e del tutto spontaneo. La vitalità e il romanticismo della Belle Époque trovano vita nei ritratti e dipinti dell’artista con le sue opere dal fascino vaporoso. La moda riveste un ruolo essenziale perché la Parigi dell’epoca è un vero e proprio polo dell’eleganza e della modernità. Si avverte un cambiamento rispetto al passato, ormai dimenticato.
È il periodo delle linee sciolte, dei merletti, degli abiti elaborati e innovativi. Anche dal punto di vista tecnico si ricercano tessuti con cura e passione: l’abito è segno di distinzione ed elemento cruciale del periodo. La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara
Francesca Tantillo