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20 Giugno 2018   •   Snap Italy

Giovani imprenditori italiani: ecco 5 nomi da non perdere di vista

«Uomini e donne di business, innovatori, self made e, ormai più raramente, eredi di un’azienda già al top del mercato da diversi anni. Loro sono i giovani imprenditori italiani e questi sono 5 nomi da continuare a monitorare in vista del prossimo anno.»

Molto intraprendenti, disposti a rischiare, per certi versi visionari e, più in generale, startupper emergenti. Hanno meno di 30 anni, qualcuno addirittura è poco più che 20enne, e a caratterizzarli è la loro voglia di cambiare il mondo. I tantissimi impegni e lo stress non li spaventa, così come la concorrenza spietata che l’Italia e l’Estero gli mettono di fronte. Vi parliamo dei giovani imprenditori italiani, uomini e donne del mondo del business che con le loro idee e sfrontatezza stanno provando a conquistare il mercato, riscrivendo senza paura le regole del gioco. Ognuno ha una storia molto interessante alle proprie spalle, caratterizzata da un pizzico di arroganza, da tanta sicurezza e dalla voglia costante di migliorarsi.

A raccontarcele è stata Forbes, che nel numero del Marzo scorso, in una super classifica, ha raccolto 100 italiani, tutti abbondantemente sotto i 30 anni, che si propongono di reinventare e riscrivere il futuro, il proprio e quello di chi li seguirà nel loro ambiziosissimo progetto. Nella maggior parte dei casi, come anticipato, devono ancora avvicinarsi alla soglia degli “enta” (l’età media si aggira attorno ai 25 anni, ndr), con una netta prevalenza del sesso maschile (più del 70%, ndr). Quasi il 40% di queste 100 menti brillanti ha fondato una startup innovativa o un’impresa da zero, mentre poco meno del 30% si è costruito su internet e/o sui social, capendo con largo anticipo le potenzialità della Rete. Ripercorrerne il cammino, vista la concorrenza crescente, non sarà affatto semplice, ma seguendo qualche piccolo trucco sicuramente qualche vantaggio lo avrete anche voi.

5 trucchi per diventare giovani imprenditori di successo

Inutile nasconderlo: anche solo seguendo questi consigli la strada verso il successo resterà lunga, piena di insidie, e ricca di curve molto pericolose. Tuttavia, come vedremo in seguito, tutti possono farcela, a patto che la fortuna non si volti dall’altra parte. Ecco, quindi, 5 buoni consigli per diventare giovani imprenditori di successo:

  1. Avere un’idea: è banale ma il punto di partenza non può essere che questo. La maggior parte delle imprese, in effetti, partono da idee convincenti ed innovative, in grado di fornire un servizio nuovo o di migliorare un qualcosa di già esistente. Nel mondo del business le idee sono fondamentali…
  2. Conoscere il mercato: anche in questo caso il concetto è semplice. Una buona o un’ottima idea hanno bisogno di un mercato accondiscendente, che sappia valorizzarla e svilupparla nel miglior modo possibile.
  3. Creare un business plan: Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita, che in molti casi può fare tutta la differenza del mondo. Più nello specifico è un piano che descrive le modalità con cui deve operare un’azienda, in cui trovano spazio anche un’analisi di mercato (preferibilmente con alcune previsioni sul futuro finanziario dell’azienda) e una descrizione dettagliata del prodotto o del servizio proposto. Se sperate di attirare investitori, un software business plan è d’obbligo.
  4. Creare una rete di contatti: Partecipate a eventi dedicati al vostro settore aziendale, parlando con gli espositori e facendovi conoscere. Non solo: costruite una rete di contatti con altri imprenditori, sia sulla Rete (i social network rappresentano un ottimo database) sia di persona.
  5. Costruire una brand identity: Dovrete comunicare in maniera efficace ciò di cui si occupa la vostra impresa, e questo vuol dire donare al vostro marchio un’identità. Dal biglietto da visita al sito web, senza dimenticare i profili sui social network (Twitter, Facebook, Pinterest, YouTube, ecc.) tutto deve avere un aspetto professionale, comunicando in maniera coerente mission e core business.

5 giovani imprenditori di successo da monitorare con attenzione

Tenuti presenti i nostri consigli vediamo 5 profili di giovani imprenditori italiani da monitorare in vista dei prossimi mesi. Come anticipato si tratta di uomini e donne di business molto innovativi, che nell’ultimo periodo hanno accresciuto notevolmente la propria fama, attaccando con decisione il mercato di riferimento. Scopriamo di chi si tratta.

Nicolò Beretta

Giovane e con un talento innato nel mondo delle scarpe, tanto che sin da subito è stato considerato l’enfant prodige of footwear. Appena diciannovenne aveva già ricevuto diversi attestati di stima da parte dei mostri sacri della moda, come nel caso di Franca Sozzani e Manolo Blahnik, che lo aveva spinto a lanciare sul mercato la sua prima collezione di scarpe. Lui si chiama Nicolò Beretta, ma tutti lo conoscono come Giannico, il ragazzino prodigio che disegna scarpe dall’età di 15 anni e le vende in tutto il mondo. Da lì in poi un successo travolgente, che a suon di creazioni ha letteralmente stravolto i canoni classici dell’imprenditore di successo.

Elisa Maino

Tra i giovani imprenditori italiani è la più piccola, ma vanta già 2 milioni di follower. Lei è Elisa Maino, abita in Lombardia, a Riva del Garda, ed è la prima muser in assoluto in Italia, entrata da poco nella top ten mondiale di Musical.ly. Per chi non la conoscesse è l’app di video in playback che appassiona i giovanissimi e vanta già 2 milioni di utenti. In meno di 2 anni è diventata youtuber di successo e, più nello specifico, una delle prime 5 web star italiane (tra i suoi follower figura anche Fedez). Moltissime aziende, su compenso, le propongono di piazzare i prodotti nei propri video, ma Elisa non ha fretta. Sceglie in maniera accurata le proprie collaborazioni, mantenendo coerenza e il suo stile. È stata contattata anche da diverse case discografiche, con cui ha avviato una collaborazione per promuovere in anteprima alcuni brani. Un successo ritmato, alternato con la passione per la scuola.

Rocco e Christina Baldassarre

29 anni lui e 28 anni lei; di origine tedesca lei, leccese lui. Questo, in breve, l’identikit di Christina e Rocco Baldassarre, due giovani imprenditori italiani partiti sui banchi dell’Università Cattolica, più nello specifico dalla facoltà di Economia e Giurisprudenza. Da lì, partecipando al progetto che prevede lo svolgimento di una parte del proprio percorso accademico in Cattolica e una parte in un’università estera, non si sono più fermati, ottenendo un successo travolgente. In effetti parliamo dei cofondatori di Zebra Advertisement, azienda con sede a Miami che si occupa del marketing e della pubblicità online. Il loro successo, più di tutto, e nei numeri, con oltre un milione di dollari di utili e divese migliali di seguaci sui rispettivi social. Da Piacenza di strada (e di successo) ne hanno fatta davvero tantissima.

Mariano di Vaio

Si tratta di uno dei fashion blogger più seguiti al mondo, così come sottolineato dai suoi 5 milioni di follower.  Bello come pochi e con un senso per gli affari strepitoso. Vi parliamo di Mariano di Vaio, influencer, modello, icona di stile e chi più ne ha più ne metta. Un’eleganza e una fisicità fuori dal comune, che hanno richiamato il “like” di tanti uomini e soprattutto di tantissime donne. Nel 2012 ha fondato il suo blog, MDV style, raggiungendo vette  di notorietà clamorose, divenendo per molti la risposta a Chiara Ferragni. Tutti i giorni sui suoi canali social potrete trovare estratti della sua vita e gli outfit perfetti per ogni occasione. In  brevissimo tempo è diventato brand di se stesso, creando persino una marca di scarpe con il suo nome. Tutto ciò che indossa fa tendenza, e tutto ciò che pubblicizza raccoglie un successo davvero clamoroso. Tra i giovani imprenditori italiani sicuramente è il più glam.

Paolo Rotelli

Sicuro di se stesso e iper preparato, il dottor Paolo Rotelli sembra sicuramente molto più grande dei suoi appena 28 anni. In effetti, complice uno stile, molto ricercato, sembra un manager navigato, cui la responsabilità del ruolo ricoperto non pesa affatto. Si tratta del presidente e azionista di maggioranza del Gruppo Ospedaliero San Donato, il più grande gruppo ospedaliero privato italiano con oltre 2 miliardi di fatturato, 18 ospedali sparsi su tutto lo Stivale, 16 mila addetti e 4,3 milioni di pazienti all’anno. Un gruppo che, a tutti gli effetti, rappresenta un vero e proprio tempo stesso baluardo del sistema sanitario nazionale per cui il GSD dedica addirittura l’80% delle proprie attività. Ma il meglio deve ancora arrivare: dall’informatizzazione di tutti i processi alla ricerca costante dei migliori medici in circolazione, il San Donato è un brand già di livello, rafforzato da un piano di sviluppo internazionale. Di certo ne sentirete parlare ancora…