faber nostrum
06 Maggio 2019   •   Ilaria Pettenò

Faber Nostrum: la tracklist completa del tributo a De André

«Nonostante per molti i classici del cantautore genovese siano proibiti da rivisitare, alcuni degli artisti della scena indie italiana ci provano.  Lo fanno con Faber Nostrum… perché De André appartiene a tutti noi»

Faber nostrum è l’album tributo con cui gli artisti indie italiani porgono omaggio a Fabrizio De André. Il progetto coordinato da Massimo Bonelli di iCompany e condiviso dalla Fondazione Fabrizio De André vede la partecipazione di alcuni degli artisti italiani più influenti del momento.

Faber Nostrum: canzoni e artisti

Gazzelle – Sally

Ex-Otago – Amore che vieni, amore che vai

Willie Peyote – Il bombarolo

Canova – Il suonatore Jones

CIMINI feat. Lo stato sociale – Canzone per l’estate

Ministri – Inverno

Colapesce – Canzone dell’amore perduto

The Leading Guy – Se ti tagliassero a pezzetti

Motta – Verranno a chiederti del nostro amore

La Municipàl – La canzone di Marinella

Fadi – Rimini

The Zen Circus – Hotel Supramonte

Pinguini Tattici Nucleari – Fiume Sand Creek

Artù – Cantico dei drogati

Vasco Brondi – Smisurata preghiera

L’album era stato anticipato da Inverno, re-interpretata dai Ministri e Canzone dell’amore perduto di Colapesce, uscito in occasione dei 20 anni dalla morte di De André lo scorso gennaio.

Il progetto è accompagnato da un sito ufficiale dove gli artisti coinvolti nel tributo hanno raccolto i loro pensieri e le loro motivazioni dietro alla scelta del brano reinterpretato. Gazzelle presenta così il brano: «Ho scelto Sally perché parla degli emarginati, degli outsider, degli esclusi dalla società che spesso ne diventano vittime.»

Continuano I Ministri: «I classici sono canzoni che non hanno bisogno di presentazioni, sottotitoli, didascalie. Hanno qualcosa, nella forma e nel contenuto, che sembra parlare di un tempo che non passa mai»

Vent’anni senza Faber

L’11 gennaio 1999, ad un mese dal suo 59esimo compleanno, si spegneva l’artista che è stato in grado di segnare profondamente non solo la sua generazione ma anche quelle che sarebbero venute dopo. Non era solo un cantautore ma un poeta che con la sua delicatezza graffiante ha cantato la società, nei suoi pregi e in tutti i suoi difetti. Ha cantato dell’amore e delle ingiustizie. Le speranze di una generazione che stava vivendo il ’68 tra rivendicazioni e cortei in piazza. Ha dato dignità a tutti i personaggi delle sue poesie da Piero a Bocca di Rosa. Ha fatto animare questi personaggi e li ha resi vivi nella nostra immaginazione per tirare fuori le nostre di emozioni.

Le iniziative per ricordarlo

Tante sono state le iniziative per ricordare il racconta-storie genovese; a Genova a Palazzo Ducale molti artisti tra cui Neri Marcorè, Morgan, Fabio Fazio insieme a Dori Ghezzi, moglie di Faber, hanno raccontato il cantautore grazie a proiezioni e testimonianze.

Anche la Rai gli ha dedicato una prima serata ricordando l’artista attraverso spezzoni di interviste e concerti direttamente dai propri archivi. Andato in onda su Rai Uno l’anno scorso, rimane indimenticabile l’interpretazione di Luca Marinelli nei panni di Fabrizio De André in una delle fiction prodotta dalla Rai di più successo. Restano comunque immortali i suoi capolavori che vivono tra la nostalgia dei più grandi e i sogni dei più giovani. In Faber Nostrum riprendono vita le sue parole, pronte ad essere incise nella nostra anima di nuovo.

Ilaria Pettenò

Foto copertina: Archivio Greguoli Venini