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30 Novembre 2020   •   Redazione

Ermes: la startup italiana anti phishing sbarca in Spagna

«Una nuova sede a Barcellona e importanti collaborazioni nella Penisola Iberica per Ermes, la startup italiana anti phishing sempre più sulla bocca di tutti.»

Ermes – la startup anti phishing nata a Torino – continua a crescere e sbarca in Spagna con una nuova sede all’interno del Barcelona Tech City, polo tecnologico della città catalana e punto di incontro tra startup, aziende e istituzioni. A guidare la branch spagnola sarà Luca Emanuel, nel ruolo di Country Manager, con Enrico Castellani come Presidente. «La Spagna, e la Penisola Iberica in generale, sono per noi mercati molto interessanti, per certi aspetti simili a quello italiano, ma con un’economia ancora più dinamica e delle enormi potenzialità strategiche verso il continente americano» sottolinea Hassan Metwalley, CEO e cofondatore di Ermes.


Proprio in quest’ottica, Ermes ha attivato una collaborazione con l’acceleratore portoghese BGI, spin out della MIT Portugal Entrepreneurship Initiative, programma di collaborazione internazionale che ha l’obiettivo di investire in scienza, tecnologia e istruzione per generare un impatto positivo sull’economia.  La connessione diretta con il MIT di Boston apre scenari importanti per l’internazionalizzazione di Ermes e la diffusione oltreoceano della tecnologia nata in seno al Politecnico di Torino per combattere i nuovi attacchi informatici. Sistemi sofisticati – il cosiddetto spear phishing – che passano dal browser e dai device dei dipendenti per colpire le aziende causando devastanti perdite di dati. L’algoritmo sviluppato dagli ingegneri informatici Ermes sfrutta l’intelligenza artificiale per individuare e bloccare le minacce legate alla navigazione internet, su qualsiasi dispositivo.

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La sicurezza ai tempi del Coronavirus

Un pericolo in aumento, cresciuto con lo smart working e l’emergenza Coronavirus, come ha messo in evidenza una recente ricerca condotta da Dimensional Research su 411 professionisti dell’It e della sicurezza a livello globale. Il 95% dei professionisti It afferma infatti di aver dovuto affrontare ulteriori problemi di sicurezza informatica a causa della diffusione del Covid-19.