13 Maggio 2015   •   Andrea Fabiani

Duecentogradi: il panino di qualità a Roma

«La rivoluzione della panineria parte da Duecentogradi»

Lo street food, si sa, è ormai una delle soluzioni preferite dagli italiani che devono consumare un pasto rapido, ma che sono a volte costretti a rinunciare alla qualità in cambio di un servizio veloce.
A Roma, però, esiste un posto dove non si fanno compromessi tra qualità, quantità e rapidità del servizio, questo posto è la paninoteca Duecentogradi.
Posizionata in un angolo strategico della centralissima Piazza Risorgimento, ogni giorno serve migliaia di turisti e appassionati dello street food gourmet e dell’ampia selezione di panini, insalate, bevande e sfizi dolci offerti dal menù. I panini, che portano i nomi dei quartieri, delle piazze e dei monumenti di Roma, sono ovviamente l’asso nella manica di Duecentogradi, che propone combinazioni per ogni gusto, dal più raffinato al più deciso, dando anche la possibilità di personalizzare gli ingredienti.
Duecentogradi coniuga tradizione e inventiva al tempo stesso, senza trascurare la cura dell’ambiente, infatti all’interno del banco posto all’ingresso del locale c’è l’esposizione degli ingredienti, freschi di giornata e ricercatissimi, che andranno poi a comporre il panino insieme alle numerose salse messe a disposizione dalla panineria tra cui la celebre salsa 200°. Il servizio viene offerto con la massima cortesia e velocità all’interno di un ambiente arredato in maniera moderna e curata, con posti a sedere che permettono di mangiare comodamente nel locale che rimane aperto da pranzo fino a tarda notte.

Abbiamo intervistato Tatiana Donninelli, Resposabile della Comunicazione di Duecentogradi

Come nasce l’idea di aprire il 200°?
Duecentogradi nasce nel 2005 dall’inventiva e dall’entusiasmo di tre ragazzi Gianni Mancini, Mirko Napolitano e Christian Milone, che nel giro di poco tempo hanno stravolto il tradizionale concetto di panino, con un’attenzione particolare alla qualità. La loro idea era quella di creare a Roma un’alternativa alla classica paninoteca ed hanno iniziato proprio abbandonando questa dicitura e sostituendola con un nome originale che comunicasse nell’immediato ciò che faceva la differenza, ovvero Duecentogradi. Il pane utilizzato infatti, viene precotto in un forno esterno e poi ultimato all’interno del locale ad una cottura di 200°, che lo rende unico, soffice e ad alta digeribilità.

Com’è iniziata la vostra partecipazione a “La prova del cuoco”?
Diciamo che è iniziata letteralmente “prendendo per la gola” la conduttrice, nostra affezionata cliente e fan, che ci ha voluti come presenza costante nella sua trasmissione anche se oggi rispetto all’emozione dell’inizio, siamo, ma soprattutto, vogliamo essere scelti per la nostra filosofia, “IO#mangioduecentogradi”.

Cosa vuole comunicare “IO#mangioduecentogradi”?
Innanzitutto è l’etichetta del nostro mondo, un mondo street food che non vuole trascurare la qualità e che concepisce il momento del cibo, come percorso emozionale in cui si fondono insieme tanti aspetti.
IO#mangioduecentogradi rappresenta un progetto in continua evoluzione, alla cui base c’è una forte consapevolezza e rispetto per il cibo stesso e per chi lo consuma. Per tale motivo, dentro ogni panino, oltre a prodotti doc, troverete sempre anche la nostra costante ricerca verso la differenzazione e la nostra grande passione.

Ci sono novità in vista sul vostro menù?
Sì, il cambio di stagione ci ispira sempre molto e per l’estate (precisamente, Giugno) sono previste alcune new entry, tra cui una, che nasce dalla collaborazione tra un giovane emergente chef romano ed uno dei nostri fondatori, Mirko. Si tratta di prodotti a “chilometri zero”, formaggi fresci, bacche naturali, nuove insalate, salse gourmet e finger food, faranno da cornice ai due nuovi ingredienti di livello, il jamon iberico PataNegra e la bresaola cecina di Lèon.

Cosa vi differenzia dalle altre paninoteche?
Duecentogradi si profila come un locale di riferimento di natura “trasversale”, nel senso che, al di là di essere un indiscutibile punto di ritrovo, incontro e ristoro, nasce essenzialmente come luogo in  cui  poter trovare cibo di alta qualità, proposto in maniera semplice ed originale, col prezzo di un panino medio. Ma non solo. Sta diventando sempre più, un vero fenomeno sociale, come testimoniano le migliaia di persone che ci seguono sui vari social, che proprio come uno specchio, ti rimandano in maniera immediata l’immagine ed il gradimento suscitato e che ci convincono ogni giorno ad affinare e credere nella nostra filosofia IO#mangioduecentogradi.

Andrea Fabiani