cucina di montagna
26 Gennaio 2018   •   Redazione

Cucina di montagna: le ricette più buone delle vette innevate

«Periodo di settimane bianche e gite sulla neve, ma cosa mangiare quando ci si trova sulle vette? Oggi vi suggeriremo alcune ricette gustose della cucina di montagna che, se già non conoscete, vorrete assolutamente provare»

Le vacanze in montagna sono bellissime ma spesso non ci si rende conto che, andando a praticare sport anche pesanti come sci e snowboard o comunque facendo delle belle passeggiate tra i colli innevati il corpo necessita di un’alimentazione adeguata. Ecco quindi una serie di consigli su come e cosa mangiare, con una carrellata di gustosi piatti di cucina di montagna provenienti dalle vette italiane: dalla Valtellina al Trentino Alto Adige passando per la Valle d’Aosta, questi piatti vi faranno venire voglia di partire subito per i monti italiani!

Come mangio quando sono in montagna?

  • L’idratazione è fondamentale: in alta quota e a basse temperature, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ci si disidrata più facilmente. Via libera quindi a moltissima acqua ma anche a infusi, succhi di frutta, the e tisane. L’acqua è fondamentale, oltre che per l’idratazione, anche per le prestazioni: anche una semplice camminata, se fatta senza aver bevuto adeguatamente prima, costerà maggiore fatica. L’acqua, infatti, è necessaria per digerire e assorbire gli alimenti, facendo si che i nutrienti siano correttamente digeriti e pronti all’utilizzo nel nostro organismo.
  • La prima colazione è fondamentale: la colazione deve essere sostanziosa e consumata almeno un’ora prima dell’inizio delle attività sportive. È bene che non manchino latte e yogurt – ricchi di calcio. Per quanto riguarda il resto della giornata bisogna mangiare frutta, verdura e legumi integrandoli con pane, riso e pasta alternati. Carne e pesce vanno mangiati almeno una volta tutti i giorni. Altra cosa fondamentale, mai stare a digiuno: anche non avendo fame è importante tenere il metabolismo attivo mangiando anche solo dei piccoli spuntini ogni 3-4 ore massimo, alternandoli ai pasti principali. Solo seguendo scrupolosamente un’alimentazione sana e bilanciata si avranno le energie sufficienti per gli sport di montagna.
  • Scegliere alimenti digeribili, energetici e protettivi: via libera a cibi ricchi di antiossidanti, vitamine con preferenza per frutta e verdura di stagione. Un suggerimento: scegliete i prodotti specialità del posto dove siete, non ve ne pentirete! Avrete garanzia della massima qualità e della genuinità del prodotto.

Cucina di montagna: 5 piatti da non perdere

Fonduta valdostana: piatto della cucina di montagna che rappresenta appieno la convivialità dopo una bella giornata in giro per i monti. Questa piacevole variante proveniente dalla Valle D’Aosta e si fa con la fontina valdostana DOP. La ricetta prevede di legare la fontina con tuorli d’uovo, profumarla con tartufo – quando è di stagione – e mangiarla direttamente dal tegamino posto a centro tavola su un fornelletto intingendo dei crostini di pane tostato.

Zigoiner: questo spiedo di carne proviene dalla Valtellina e consiste in un bastoncino di legno attorno a cui si arrotolano fettine sottili di lombata di manzo e pancetta. Il tutto viene cotto alla brace e servito al piatto o, tradizionalmente, direttamente sullo spiedo a tavola. Lo spiedo va afferrato alle estremità e la carne va srotolata con i denti.

Polenta concia (Valle d’Aosta) e taragna (Valtellina): entrambe le versioni sono delle ottime varianti della cucina di montagna. La prima vede come ingrediente principale la fontina su una bella polenta fumante: ogni tegamino individuale vede strati alternati di polenta e fontina con una colata finale di burro fuso. Da servire ben calda. La versione valtellinese, invece, vuole la polenta preparata con un misto di farina di mais e grano saraceno. Verso fine cottura alla polenta va aggiunta un’abbondante quantità di formaggio Casara e, anche in questo caso, il burro.

Canederli: tipici del Trentino Alto Adige, i canederli sono dei grossi gnocchi tradizionalmente composti di pane bianco raffermo, speck, cipolla, erba cipollina e prezzemolo. Queste polpette vengono cotte in brodo e servita in scodelle o scolate e ripassate al burro e salvia. Una vera delizia! Oltre la versione tradizionale ne esistono parecchie varianti: al formaggio, alla zucca, alle erbe, agli spinaci. E ognuna, ne vale assolutamente la pena, va assaggiata e gustata!

Strudel di mele: concludiamo col classico dolce da montagna. Che sia di sfoglia, di frolla o di pasta strudel, questo dolce è buono in tutte le sue versioni. Il ripieno, invece, non varia mai e sia in Trentino che in Alto Adige prevede mele, pangrattato rosolato, cannella, pinoli e uvetta. La ricetta classica ha poi, ovviamente, numerose variazioni lungo tutto l’arco alpino: chi aggiunge mandorle, chi cioccolate e chi frutti rossi, questo piatto è versatile e buono in molti modi. Da assaporare tiepido e abbinato, secondo stagione, a creme o gelato.

Ilaria Roncone