cosa vedere ad Alghero
09 Aprile 2019   •   Federica Portoghese

Cosa vedere ad Alghero, il paese sardo di cultura e bellezza

«Tra i luoghi più belli della Sardegna, scoprite cosa vedere ad Alghero, il mix perfetto in cui poter assaporare cultura e bellezza. Fatevi stregare dal suo fascino e dai suoi paesaggi mozzafiato, come per il Parco di Porto Conte.»

Scogliere a picco sul mare – una di queste, Cala della Barca, fece da scenografia al ritorno di fiamma degli ex coniugi Elizabeth Taylor e Richard Burton, che nel 1967 si ritrovarono in Sardegna, di nuovo insieme, per girare il film La scogliera dei desideri – , grotte da esplorare, acqua cristallina dove immergersi e fare snorkeling. E poi tanta natura, fra animali selvatici, piante spontanee e sentieri dove perdersi fra mille passeggiate. In poche parole, la Sardegna in tutte le sue sfumature. È quello che offrono i 5350 ettari del Parco Regionale di Porto Conte di Alghero che, lo scorso 26 febbraio, ha compiuto 20 anni dalla sua istituzione. Era infatti il 1999 quando la Regione Sardegna decise che questo territorio dovesse essere tutelato con un’apposita legge. E, da quel momento, il Parco è diventato una delle mete più amate dai turisti in visita nella Riviera del Corallo, un luogo incantevole non solo nei mesi estivi, ma anche in quelli delle stagioni più fredde, grazie all’offerta variegata proposta dagli operatori che se ne occupano. Parte proprio da qui il nostro viaggio alla ricerca di cosa vedere ad Alghero.

Un viaggio nella storia del Parco di Porto Conte

A cominciare da Casa Gioiosa, ora “quartier generale” del Parco, colonia penale agricola tra il 1941 e il 1962. È possibile rivivere la storia dei detenuti attraverso un percorso multimediale che ricrea quelle che erano le condizioni dell’epoca attraverso gli oggetti dei galeotti, filmati storici e documenti, le loro lettere ai familiari e quelle che furono le celle. In una di queste, dedicata all’isolamento dei detenuti in punizione, si legge un messaggio straziante lasciato sul muro da un prigioniero: “Mamma, qui mi fanno morire di fame”.

Tuttavia, poiché il Parco è visitato da molti bambini, è prevista anche un’attività più ludica, pensata proprio per loro: una tappa dove i più piccoli possono divertirsi a scattare la loro foto segnaletica da carcerati e infine un percorso a tempo dove possono provare a “evadere” dalla prigione. Ma questa è solo una delle tante proposte dedicate ai bambini. Una delle più suggestive è sicuramente quella dedicata a Il piccolo principe, il famosissimo personaggio creato da Antoine De Saint-Exupery che proprio qui, a Porto Conte, visse per due mesi assieme ad altri suoi commilitoni francesi e al fotoreporter John Phillips. Il biondo protagonista e gli altri personaggi, come la rosa e la volpe, sono gli accompagnatori virtuali di un tour interattivo che si snoda in due sale – una delle quali al buio – alla scoperta dell’ambiente locale e dei suoi abitanti, per insegnare ad adulti e bambini come rispettare la natura e cosa vedere ad Alghero.

Cosa vedere ad Alghero: sostenibilità ambientale

Un tema fondamentale, questo, su cui Porto Conte ha investito molto, dedicando altre due sale tematiche alla vita delle api e alle miniere. La prima per mostrare l’importanza che questi piccoli insetti hanno non solo per le piante, ma per l’intero ecosistema, e come siano sempre più in pericolo a causa dei cambiamenti climatici e dei pesticidi. Una parte del Parco ospita alcune arnie, e il miele prodotto viene venduto nel suo emporio: un negozio che offre prodotti enogastronomici rigorosamente bio e a chilometro zero, grazie a un accordo con i contadini e i pastori algheresi. L’altra sala, incentrata sulle attività di estrazione mineraria, spiega ai visitatori uno dei mestieri più importanti per l’economia sarda, che ha dietro sé una tradizione centenaria.

Aria marina di Capo Caccia

Ma la parte più suggestiva riguarda sicuramente Telèia, la sala multimediale immersiva che trasporta i visitatori nelle acque dell’area marina protetta di Capo Caccia: un’esperienza a 360% dove a chi entra sembrerà di essere davvero immerso nel blu, mentre nuota fra pesci e tartarughe e ammira i colori delle piante subacquee. Il mare è protagonista, infine, anche del centro del C.E.A.MA.T., il Centro di Educazione Ambientale Marino e Terrestre, sede di un progetto sperimentale internazionale che studia come produrre energia utilizzando il moto ondoso, per mantenere l’equilibrio fra l’ecosistema del Parco e la crescita del territorio.

Federica Portoghese