atlante dei cammini
08 Aprile 2019   •   Claudia Cavalier

Atlante dei cammini: una nuova idea di passeggiare!

«Se camminare è la vostra passione, l’Atlante dei cammini vi aiuterà a valutare qual è il percorso più adatto a voi.»

Il 2016 è stato proclamato “Anno dei Cammini” dal ministro Dario Franceschini. L’intento di questo gesto è quello di valorizzare il grandissimo patrimonio offerto dal nostro paese. L’Italia infatti ha una rete di cammini storici, culturali e religiosi che la attraversano da nord a sud. L’Atlante dei cammini vuole valorizzare un patrimonio italiano, forse ancora troppo poco conosciuto, ma incredibilmente ricco e peculiare.

L’Atlante dei cammini

Con un occhio di riguardo al il turismo lento, l’Atlante dei cammini è uno spazio dove poter apprezzare un’offerta alternativa di intrattenimento del Bel Paese. Ecco come è nata questa rete di vie verdi che si diramano lungo tutto lo stivale. L’Atlante dei cammini è stato promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. L’idea è quella di offrire una dimensioni di turismo a passo d’uomo, adatto a esperti della camminata ma anche ai curiosi che non hanno mai provato un’esperienza simile. Offre infatti la possibilità di muoversi lungo tutta la penisola provando una dimensione di turismo che si adatta alla personalità di ogni viaggiatore.

I percorsi e le vie presenti nell’Atlante dei cammini sono state delineate sulla base della direttiva ministeriale del Comitato Cammini, coordinamento inter-istituzionale formato da MiBACT, Regioni e Provincie autonome. I percorsi e i punti di interesse sono aggiornati con regolarità da Regioni e Province autonome. Sono infatti questi gli unici enti che possono notificare l’inserimento di nuovi cammini nell’Atlante.

La mappa

Per rendere efficiente al massimo la navigazione nel sito della Direzione Generale Turismo, la mappa illustrativa è stata il soggetto di alcune modifiche. Con questa versione 2.0 accedere alla rete di itinerari offerti dal nostro territorio è molto semplice ed intuitivo. Una parte importante del turismo italiano ad un click di distanza. Uno strumento nuovo che si evolve con viaggiatori e curiosi alla ricerca di un turismo nuovo che si allontani dalle grandi città, ormai oggetto del turismo di massa. Questo progetto vuole infatti valorizzare altre realtà culturali, storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.

L’Atlante dei cammini archivio da: http://www.turismo.beniculturali.it

L’Atlante dei cammini ospita ben 42 percorsi. Questi sono quello che, ad oggi, soddisfano tutti i requisiti necessari per entrare a far parte della mappa. Inoltre, l’Atlante comprende anche 500 punti d’interesse come snodi, borghi e grotte contraddistinti tutti da un colore diverso all’interno della mappa. I punti d’interesse di colore rosso identificano tutti i luoghi d’interesse legati al progetto (capitali italiane, siti EDEN e UNESCO, Cimiteri Storici Monumentali ecc), i punti in verde sono gli snodi (Ciclo vie Turistiche, binari senza tempo, cammini d’Italia, ecc) e infine quelli grigi segnano le maggiori porte di accesso sulla mappa (stazioni ferroviarie, porti e aeroporti, ecc). Per creare questa nuova mappa è stata fondamentale la collaborazione dell’Atlante dei cammini con il Piano Straordinario della Mobilità Turistica, adibito a disegnare un quadro del sistema della mobilità in Italia.

Lo scopo

L’obbiettivo è quello di creare una ragnatela di percorsi che possa offrire una variegata offerta turistica. Non si parla solo infatti di turismo naturalistico. Le persone possono infatti optare per percorsi culturali, incamminandosi tra vie e borghi storici, o percorsi enogastronomici, godendosi la magnificenza del panorama italiano contemporaneamente alla bontà dei suoi prodotti. I Cammini sono infatti considerati degli “itinerari culturali” di rilievo europeo e nazionale. Essi possono essere percorsi a piedi o con altre tipologie di mobilità dolce e rappresentano l’occasione per valorizzare il patrimonio culturale italiano riscoprendo il piacere del turismo lento.

L’Atlante dei cammini regala una nuova visione d’insieme della mobilità nella penisola. L’interconnessione dei diversi percorsi non è solo un modo per far conoscere il patrimonio italiano ma è anche l’occasione per comprendere la connessione  tra i percorsi e la storia del paese. Un turismo lento, creativo e sostenibile, con l’obbiettivo di offrire nuovi modelli di funzione e gestione delle attività culturali offerte dal Bel Paese. I visitatori e i cittadini stessi hanno infatti ora un ulteriore strumento per arricchisce le proprie risorse per orientarsi all’interno di questo grandissimo patrimonio.

Claudia Cavalier