21 Luglio 2020   •   Redazione

Corrispettivi elettronici: per l’invio basta un click

«Tutte le novità inerenti ai corrispettivi elettronici o telematici: per il loro invio, infatti, ormai basta solo un click

Lo scontrino elettronico è una delle novità digitali introdotte dall’Esecutivo e da agenzia delle Entrate come metodo per combattere l’evasione fiscale. Insieme alla fatturazione elettronica, i corrispettivi elettronici o telematici mirano a diminuire drasticamente, se non addirittura debellare, tutti quei comportamenti con i quali i contribuenti cercano di non pagare (o pagare meno) tasse.

Recenti indagini e stime hanno messo in evidenza che nel nostro paese l’evasione fiscale si aggira addirittura attorno ai 300 miliardi di euro l’anno (tra evasione di imposte dirette, lavoro nero ed economia sommersa). Un danno economico molto profondo e difficile da sanare. Di conseguenza per arginare questo fenomeno, sono stati adottati sistemi di controllo più serrato ed attento. Tra questi appunto i corrispettivi elettronici. Per facilitare l’adempimento a tutti, la procedura è stata notevolmente semplificata. Oggi infatti è possibile inviare lo scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico. Vediamo come.

Cos’è lo scontrino elettronico

Partiamo dal principio. Lo scontrino elettronico altro non è che la versione digitale del buon vecchio scontrino cartaceo. La formula su carta era redatta ed emessa dai registratori di cassa al momento in cui la transazione per beni e/o servizi si concludeva. In buona sostanza i corrispettivi telematici sono la stessa cosa, ma sotto forma digitale. Il documento fiscale online, infatti ha mantenuto la propria funzione e anche il contenuto. Infatti tutti i dati che prima erano obbligatori sulla carta, lo sono ancora oggi sullo scontrino elettronico. Ma dov’è allora la differenza? È possibile riassumere la risposta a questa domanda in una semplice parola: immediatezza. Sì, la differenza sta tutta nella tempista di comunicazione ad Agenzia delle Entrate. Lo scontrino elettronico infatti, una volta compilato ed emesso, è subito inoltrato ad AdE (Agenzia delle Entrate). Rapido, semplice e immediato. Non ci sono più tempi morti di attesa, durante i quali era facile che qualcuno si “dimenticasse” di comunicare tutte le attività di cassa.

Come è possibile emettere e trasmettere gli scontrini elettronici?

Principalmente in tre diversi modi, due dei quali messi a disposizione e in auge proprio da Agenzia delle Entrate.

  • Il primo metodo passa attraverso il portale del Fisco dedicato a Fatture e Corrispettivi. I contribuenti possono accedervi con credenziali personali (SPID o CNS) e da lì seguire le direttive di comunicazione.
  • Il secondo modo invece è quello che prevede l’ausilio di supporti telematici esterni, vale a dire i registratori di cassa telematici. Dai vecchi meccanici sistemi di cassa, a quelli più moderni e innovativi che sfruttano la connessione di rete per collegarsi ad AdE e trasmettere tutti i dati.
  • Infine l’ultimo, ma non per importanza, metodo è quello che prevede l’invio dello scontrino elettronico senza registratore fiscale telematico. Innovativo, pratico, semplice e veloce è una tipologia di sistema alla portata delle capacità (e delle tasche) di tutti.

Gli svantaggi del portale AdE e dei registratori di cassa

Chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia, annessi e connessi, troverà poco pratico il portale di AdE. A partire dalla registrazione e accesso, capace di far saltare i nervi ai più placidi, fino al macchinoso e contorto iter da seguire per una comunicazione tanto banale. È vero che si tratta di un sistema gratuito e a disposizione delle masse, ma c’è da tener conto che non tutti nella massa sono in grado di saperlo utilizzare. Le procedure e i manuali messi poi a disposizione dall’Agenzia, non sono esattamente lineari e facili come le tabelline di prima elementare.

Passiamo invece ora all’utilizzo dei registratori telematici. Sicuramente un esercente che ha sempre avuto a che fare con una normale cassa, preferirà partire proprio da qui per tentare la comunicazione dei corrispettivi giornalieri. Questo sistema è effettivamente più facile del precedente, ma nasconde qualche insidia. Prima fra tutte sicuramente da citare il costo. I registratori telematici sono degli strumenti costosi e delicati. Sul mercato esistono vari modelli e diversi prezzi, tutti sempre molto “interessanti”. Inoltre per funzionare necessitano continuamente di una ottima connessione internet e si trasformano in soprammobili praticamente inutili quando questa viene a mancare. E l’ultima alternativa?

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Inviare i corrispettivi elettronici senza registratore fiscale telematico

Diciamolo chiaro e tondo, è il metodo più semplice, veloce e meno dispendioso che gli esercenti possano adottare. Prima di tutto non c’è bisogno di comprare un registratore di cassa telematico (e già con questo sono diversi soldi risparmiati). In secondo luogo non prevede complicate manovre di settaggio, o articolate procedure per compilare ed inviare i corrispettivi. Il tutto funziona piuttosto linearmente.

Una piattaforma informatica dedicata permette di emettere lo scontrino elettronico, compilato in ogni sua parte. Al termine dell’emissione la richiesta è inviata direttamente ad Agenzia delle Entrate. Il collegamento è veloce e diretto. AdE risponde subito emettendo il numero progressivo dello scontrino elettronico e un documento pdf predisposto per il rilascio al cliente. Il numero progressivo può essere facilmente stampato anche in bluetooth, mentre il documento in formato pdf è da spedire al cliente per email, oppure per chat. Il grande vantaggio di questo metodo, oltre all’evidente risparmio di soldi e di tempo, è il fatto che è proprio come se la stessa agenzia emettesse il documento commerciale online. Di conseguenza è AdE che assolve, per conto dell’esercente, gli obblighi normativi e fiscali del soggetto.