Conto trading
11 Maggio 2020   •   Redazione

Conto trading: come aprirlo e i consigli giusti da seguire

«Dopo un po’ di reticenza iniziale il trading online e i suoi segreti hanno avuto spazio e successo anche in Italia, spingendo un numero sempre maggiore di persone ad aprire un conto trading: ecco come aprirlo e qualche consiglio utile.»

Fare trading” è divenuta, al giorno d’oggi, la frase prediletta dalla maggior parte dei risparmiatori, italiani e non. Tuttavia, ancora diverse persone non sanno esattamente cos’è il trading online e cosa implichi l’apertura di un conto trading, nonostante se ne parli in maniera diffusa un po’ ovunque. Questo termine inglese, in concreto, significa investire tramite la grande rete telematica, sfruttando i canali remoti come pc, smartphone o tablet, approcciando ad una serie plurima di mercati: dai già noti comparti azionari ed obbligazionari, fino ad altri divenuti famosi grazie ad Internet come Forex, CFD, ETF e Criptovalute.

Aprire un conto trading: quali sono gli step da seguire?

La prima mossa da effettuare, in tal senso, è quella dell’apertura di un conto trading collegato ad un normale conto corrente: da quest’ultimo devono essere trasferite le somme al conto trading per poter investire nei mercati finanziari mediante le piattaforme finanziarie ad esso collegate. Operare nel mondo del trading online, consente – a patto che quel determinato titolo o mercato sia liquido – di effettuare operazioni di compravendita con estrema celerità, sfruttando tutte le infinite potenzialità della tecnologia: soprattutto ai tempi del Coronavirus, ad esempio, tramite telefonino è possibile fare trading sdraiati sul divano o mentre si naviga con qualche mezzo di trasporto pubblico. Aprire un conto trading è molto semplice e può essere acceso presso qualsiasi broker finanziario autorizzato dalla Consob. I documenti da sottoscrivere sono essenzialmente quattro: privacy; contratto del conto; presa visione del documento informativo; questionario MIFID.

La sottoscrizione di questi documenti obbliga il broker a custodire ed amministrare i titoli del trader, consentendo allo stesso di poter effettuare tutte le operazioni desiderate nei mercati finanziari. È compito dell’intermediario finanziario, inoltre, distribuire gli interessi o dividendi erogati dalle società detenute in portafoglio dal cliente, oltre a renderlo edotto di eventuali operazioni straordinarie in corso, come diritti di opzione piuttosto che offerte pubbliche di acquisto o scambio relative a quel determinato titolo. Un aspetto di forte appeal dei conti trading riguarda, senza alcun dubbio, l’aspetto economico. A differenza di quanto normalmente avviene in banca, la maggior parte dei broker online non applica le spese di tenuta al conto trading: l’unica spesa applicata, di fatto, riguarda quella imposta dell’erario, ovvero lo 0,20% del controvalore dei titoli posseduti ad una determinata data, coincidente di norma con la periodicità dell’invio dell’estratto conto titoli.

Conto trading

Conto demo: una grande opportunità gratuita e senza rischi

Non c’è molta omogeneità, invece, per quanto riguarda i costi da sostenere quando si effettuano le operazioni di compravendita sui mercati: pur essendo decisamente più convenienti dello sportello bancario, le differenze in questa voce di spesa sono decisamente sensibili e variano da broker a broker. Il trader più acuto, però, non si limita ad osservare il costo fine a sé stesso, a meno che – per quanto ovvio – la differenza non sia esorbitante: talvolta, infatti, un costo leggermente superiore può essere giustificato da un’ottima assistenza fornita all’utente, che può beneficiare di utili strumenti – come guide, strategie e contact center – per investire adeguatamente e consapevolmente i propri risparmi. Quando si apre un conto trading, di conseguenza, è buona norma valutare, compiutamente, quali siano le reali necessità, al fine di individuare quello più consono.

La concorrenza fra broker, d’altronde, è assai agguerrita, con tutti i benefici che ne conseguono per l’utente. È bene sapere, inoltre, che i titoli possono essere trasferiti da un broker ad un altro senza dover obbligatoriamente venderli; qualora il trasferimento fosse eseguito su conti trading parimenti intestati, non è previsto inoltre alcun costo fiscale. Prima di scegliere un broker, tuttavia, è buona norma provare, a titolo gratuito, le funzioni che ciascun portale finanziario offre ai propri utenti. Leggere, ad esempio, come aprire conto demo su etoro, consente al risparmiatore di capire quali siano le potenzialità delle piattaforme finanziarie, senza rischiare, all’ingresso, alcun soldo di tasca propria.