Conto corrente
19 Ottobre 2019   •   Snap Italy

Conto corrente: le soluzioni alternative al conto in banca!

«Se l’idea di avere un conto corrente proprio non vi piace ecco qualche soluzione alternative che terrà comunque al sicuro il vostro denaro, anche con condizioni vantaggiose.»

Le alternative al conto corrente acceso presso un istituto bancario sono legate, alcune volte, al timore di eventi negativi legati alle banche; ai costi fissi legati a tali rapporti; al desiderio di maggiori rendimenti per i propri risparmi; al desiderio di uno strumento più versatile per gli acquisti online.

I costi di un conto corrente sono considerati da molti troppo onerosi, a fronte di scarsi rendimenti sui fondi depositati: per questo motivo è sempre più frequente l’utilizzo di mezzi alternativi ad un conto bancario. Alcune soluzioni consentono di depositare denaro e vincolarlo per un periodo di tempo medio-lungo; altre permettono un’operatività maggiore e minori vincoli nello smobilizzo delle risorse finanziarie. Vediamo quali sono le migliori alternative al conto corrente.

Conto corrente Conto corrente

Carte prepagate

Le carte prepagate sono uno strumento con molte delle funzionalità operative tipiche di un tradizionale conto corrente, a fronte, però, di costi fissi minori. Le carte prepagate con IBAN sono indicate soprattutto per coloro che sono alla ricerca di una metodologia di pagamento flessibile e pratica, non hanno la necessità di effettuare operazioni presso uno sportello bancario ed effettuano preferibilmente acquisti online. Tra i vantaggi di questo strumento di pagamento, va annoverato l’esiguo costo di gestione: nella maggior parte dei casi non sono previsti canoni mensili o annuali; inoltre, le carte prepagate più evolute non hanno spese di ricarica, né per il prelievo di contante.

Per quanto riguarda gli acquisti online, esse sono uno strumento spesso preferito alle tradizionali carte di credito, in quanto hanno un plafond limitato al denaro caricato: in caso di frodi, pertanto, il livello di sicurezza è più alto, poiché è possibile mantenere in giacenza l’ammontare strettamente necessario a terminare le transazioni. Tra le funzionalità delle carte prepagate con IBAN vi sono quelle di effettuare e ricevere bonifici, effettuare acquisti online di beni e servizi, accreditare lo stipendio o la pensione. Per quanto riguarda gli svantaggi di tale strumento, il primo attiene al fatto che esiste un plafond massimo di utilizzo, oltre il quale la carta non può essere utilizzata.

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Inoltre, a differenza dei conti correnti, in cui il denaro in giacenza è protetto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che protegge l’intestatario del conto in caso di fallimento della banca, la carta prepagata non ha questa prerogativa: anche per questa ragione, tale strumento è adatto per gestire somme limitate di denaro. Sul mercato si possono trovare moltissime alternative: per questo, prima di effettuare una scelta, è sempre meglio consultare siti specializzati come carteprepagate.me per capire quale carta si adatta meglio alle proprie esigenze.

Libretto postale

Da considerare un’alternativa al conto corrente, il libretto di risparmio aperto presso un ufficio postale rappresenta un valido strumento di gestione della propria liquidità. Per quanto riguarda la possibilità di effettuare prelievi e versamenti, il libretto postale non prevede limitazioni. Inoltre, le Poste godono di un’ottima reputazione, assai diffusa tra i risparmiatori, che considerano questa azienda un’istituzione solida e affidabile.

I libretti di risparmio vengono aperti presso gli uffici postali, e sono disponibili in varie tipologie: ordinario, smart, dedicato ai minori, giudiziario. A seconda del soggetto beneficiario, è possibile valutare il migliore prodotto che risponda a specifiche esigenze. Tra gli elementi più apprezzati di questa alternativa al conto corrente bancario, va annoverato sicuramente il tasso di interesse sui depositi effettuati sul libretto postale: questi, infatti, sono più elevati rispetto a quelli garantiti dagli istituti bancari. Allo stato attuale, infatti, la rendita sulle giacenze si attesta tra l’1% e il 3% lordo annuo.