cammini in trentino
04 Maggio 2019   •   Federica Portoghese

Cammini in Trentino: trekking e paesaggi mozzafiato

«Con il progressivo aumento delle temperature, le settimane bianche lasciano spazio al trekking, a cominciare dalla mezza montagna. Tra il capoluogo e le pendici del Brenta, ecco i Cammini in Trentino da non perdere»

Dagli sci agli scarponi. Con l’arrivo della primavera iniziano a liberarsi dalla neve i sentieri più bassi delle montagne trentine, da percorrere a passo lento, per scoprire le tracce di antiche storie e spiritualità. Dal capoluogo della Provincia Autonoma, e precisamente dalla Cattedrale di San Vigilio, parte il Sentiero San Vili che unisce Trento a Madonna di Campiglio, la Valle dell’Adige alle Dolomiti di Brenta. Uno dei tanti cammini in Trentino che utilizza  antiche mulattiere e nuove ciclopedonali e che, pur iniziando appena fuori la realtà urbana, offre a chi lo percorre tutto il fascino della montagna  più vera.

Il cammino di San Vili

È lungo circa cento chilometri, suddivisi  in sei tappe, ciascuna delle quali costituisce già di per sé un’escursione completa e appagante, e  costeggia le Dolomiti di Brenta, alternando carrarecce tra i campi e strade forestali, sentieri su cenge panoramiche a passaggi attraverso vecchi borghi, poco conosciuti e ancora scarsamente frequentati dai turisti. Il sentiero segue  in gran parte l’antica via romana che la tradizione vuole sia stata percorsa nel 400 da Vigilio, vescovo di Trento, e successivamente dalle sue spoglie dopo il martirio in Val Rendena, attraversando i paesi del fondovalle sino a raggiungere Madonna di Campiglio. I più sportivi possono anche cimentarsi nella variante “alta” dell’itinerario, con dislivelli più impegnativi e quindi adatta a camminatori ben allenati.

Il Cammino Jacopeo d’Anaunia

Da Sanzeno, il cuore religioso della Val di Non, parte il Cammino Jacopeo d’Anaunia, uno dei più spirituali cammini in Trentino, reso ancora più suggestivo in questo periodo dalla fioritura dei meleti.  Si tratta di un percorso ad anello lungo circa 170 chilometri, che si sviluppa in sette tappe all’interno della Val di Non, toccando i maggiori luoghi sacri della zona, seguendo gli antichi sentieri di pellegrinaggio di fede in Trentino.

Il fascino e la storia di Sanzeno

Il paese di Sanzeno, punto di partenza e di arrivo è il luogo dove, nel 397 d.C., furono martirizzati Sisinio, Martirio e Alessandro, i missionari fondatori del cristianesimo in queste vallate alpine. Il cammino, che tocca  Madonna di Senale,  il Santuario di San Romedio – tra i monumenti sacri più belli d’Europa – Terzolas,  Cles e Vigo di Ton, è interamente tracciato con una segnaletica che riporta la conchiglia stilizzata e la freccia gialla, ed è adatto a tutti perché non ci sono tratti pericolosi, anche se è richiesto un po’ di allenamento. Ne esiste anche una versione breve  fatta di sole tre tappe per un totale di 64 Km di sviluppo ad anello attorno al paese di Sanzeno.

Il cammino all’interno della Val di Cembra

Il Sentiero del Dürer o Dürerweg, si snoda invece per una ventina di chilometri sui monti della Val di Cembra. Si narra che il celebre pittore originario di Norimberga, durante un  viaggio verso Venezia, venne sorpreso da una piena improvvisa del fiume Adige mentre da Bolzano viaggiava alla volta di Trento. Così percorse il facile sentiero che da Egna arriva fino alle piramidi di Segonzano, in Val di Cembra, passando nei pressi di un castello tutt’ora esistente e ritratto dall’artista. L’itinerario completo si percorre in circa sei ore, partendo dai vigneti di Pochi di Salorno, in Alto Adige, e arrivando alle  Piramidi di terra di Segonzano, dopo avere superato un dislivello in salita di 400 metri.

Cammino di San Romedio

L’ultimo tra i cammini in Trentino, forse il più emozionante, è anche il più impegnativo e va affrontato a fine primavera, dato che, a causa dell’altitudine dei valichi alpini, è possibile trovare neve fino a fine maggio e che i rifugi sono aperti solo a partire da metà giugno. Dodici le tappe di quello che è conosciuto come Cammino di San Romedio,  lungo 180 chilometri con dislivello complessivo di  ben 9.600 metri. Un itinerario transnazionale, capace di trasmettere a chi lo percorre momenti di pace e raccoglimento, che parte da Thaur, in Tirolo e, passando dall’Alto Adige, raggiunge il Trentino  attraverso sette passi, diverse dolci vallate, frutteti, vigneti e città storiche. Un percorso di grande spiritualità che nulla ha da invidiare a cammini ben più noti e frequentati in altre parti d’Europa, da affrontare con la giusta preparazione, un buon allenamento e studiando con attenzione il meteo.

Con l’arrivo della bella stagione il trekking è quasi d’obbligo. Fatevi catturare dai paesaggi mozzafiato percorrendo i cammini in Trentino.

Federica Portoghese