sheket
07 Dicembre 2018   •   Redazione

Sheket, il locale più cool nel cuore di Roma

«Design ricercato, cucina dal respiro internazionale e anima poliedrica: è Sheket, lo Slow Club cosmopolita e raffinato nato nel cuore di Roma da una partnership esclusiva per offrire al cliente un’esperienza unica e totale, dall’aperitivo al dopocena».

Siamo in via delle Botteghe Oscure, 33. È qui, nella zona del Ghetto, che nello storico Palazzo Caetani sorge Sheket (in ebraico שקט, Silenzio), il club cosmopolita nato dalla partnership tra figure di spicco del panorama capitolino: Izhak Nemni, proprietario di Baccano e La Zanzara, Riccardo Sargeni e Gianluca Sette (già partner di locali quali Cohouse Pigneto, Terrazza di San Pancrazio e Voodoo Bar). Siamo andati a scoprire Sheket in una speciale serata dedicata alla stampa, un’esperienza a 360 gradi in cui abbiamo sperimentato in toto le tre anime del locale: cucina, cocktail bar e live club. Pronti ad immergervi in atmosfere dal gusto internazionale?

Interior design

Nel bel mezzo delle rovine dell’antica Roma, varcando la soglia di Sheket vi sembrerà infatti di essere catapultati in un club in perfetto stile londinese o parigino: pareti policrome, divani in velluto, luci e colori caldi ed emozionali che tendono al rosa conferiscono all’ambiente un’atmosfera familiare ma al tempo stesso trendy e contemporanea. L’arredamento, curato dal designer Alfredo Cianchetta che per gli esclusivi spazi di Sheket si è lasciato ispirare dall’immaginario di Wes Anderson, è curato nei minimi dettagli, risultando elegante e raffinato. Attraverso la rivalorizzazione di elementi già esistenti, come il grande lampadario della sala centrale, e pezzi di arredo creati ad hoc come le lampade in japan style e il bancone in ceramica smaltata, Sheket si configura come un luogo ricercato e senza tempo.

Food & Beverage

Sheket racchiude al suo interno un ristorante raffinato e un cocktail bar con una vastissima selezione di spirits, vini e champagne. La cucina, affidata all’executive chef Marco Milani, propone un viaggio culinario capace di unire tradizione, modernità e creatività. Con un’attenzione maniacale alle materie prime, quello che troverete nel menu sarà un “assaggio del mondo”, attraverso un mix di tecniche e elementi multietnici. Come per le cucine di Baccano e de La Zanzara, i piatti dello chef colpiscono per eleganza e raffinata cura al dettaglio. Italiano e rinomato per la sua conoscenza delle più disparate culture culinarie, quello che Marco Milani propone da Sheket sono sushi e tempura, gyoza di verdure o di carne oltre a specialità al grill come yakytory di pollo, piccoli anticucho peruviani e kushiyaki di pork belly e churrasco di agnello.

Un menu dal respiro internazionale a cui si affianca la vasta proposta del bar. Alle spalle dell’imponente bancone presenziato dal capo barman Matteo Dedde, trovano posto whisky provenienti da ogni parte del mondo, gin, mezcal, tequile e rhum. Dai “Predinner”, passando per i “Fresh Anytyme”, fino ad arrivare agli “Our Classic”, potrete scegliere tra una ventina di cocktail homemade, realizzati con ingredienti freschi e sapientemente miscelati. Da provare lo Shinano, a base di sakè e lemon grass. Bene anche per gli amanti dei vini e delle bollicine; mescite e bottiglie di grande qualità come Viognier Independants o Salon Delamotte, ma anche degli eleganti Jermann o Sassicaia, fino ad arrivare ad un porto Don Pedro Ximenes del 1987.

Live club

Nel cuore della città eterna, Sheket si ritaglia uno spazio d’onore nel panorama dei locali notturni grazie anche alla sua ricca selezione  musicale che, declinando tutti i sottogeneri della black music, tocca il groove, il blues e il funk. Dal mercoledì sera fino al weekend si alternano da Sheket live e dj set a cura di artisti internazionali del calibro di Joshua Jack, Chelsea Como, Lydia Lyon, oltre ad alcuni tra i dj’s più in del momento come Spiller e Lele Sacchi.

Sheket è tutt’altro che “silenzio”. Esclusivo, poliedrico e cosmopolita fa parlare molto di sé e rappresenta un unicum nel panorama romano per gli amanti della cucina, del bere e della musica.

Marcella Scialla