Nino D'Angelo e Livio Cori
05 Febbraio 2019   •   Cecilia Gaudenzi

Nino D’Angelo e Livio Cori: la conferenza stampa prima del Festival

«Nino D’Angelo e Livio Cori sono in gara a Sanremo con il brano Un’altra luce. Ecco le dichiarazioni a poche ore dall’inizio del Festival!»

Nino D’Angelo e Livio Cori in conferenza stampa alla sala stampa Lucio Dalla del PalaFiori rilasciano anticipazioni e curiosità a poche ore dall’inizio del festival 2019. Nino D’Angelo, nome d’arte di Gaetano D’Angelo classe 1957, eccellenza italiana nel mondo è in gara a #sanremo2019 insieme a Livio Cori, classe 1990, una delle voci più intense e sorprendenti della nuova scena partenopea. Due generazioni a confronto in rappresentanza della canzone napoletana con il brano Un’altra luce.

Nino D'Angelo e Livio Cori

Nino D’Angelo & Livio Cori alla Sala Stampa Lucio Dalla

Il brano nasce a quattro mani da un’idea di Livio, un vero e proprio sogno del giovane rapper di realizzare un duetto con quello che ha sempre considerato il più grande maestro della musica napoletana, Nino D’Angelo il quale ha accettato volentieri, dimostrando di essere non solo un grande artista del passato ma anche del futuro. Il brano è nato prima della volontà di partecipare a Sanremo tanto che Livio Cori non avrebbe mai immaginato di arrivare sul palco più ambito del paese e non immaginava nemmeno che un pezzo del genere potesse anche solo provarci. Qui entra in gioco l’esperienza di Nino il quale fiducioso gli ha detto di fidarsi. Dimostrazione della sintonia della coppia Nino D’Angelo e Livio Cori.

Nino D'Angelo e Livio Cori

Nino D’Angelo & Livio Cori alla Sala Stampa Lucio Dalla

Le domande in conferenza stampa

Livio non fa che ringraziare Nino dell’opportunità di poter imparare da lui ma ai microfoni della Sala Stampa il maestro della canzone napoletana ci ha detto che l’opportunità l’ha data Livio a lui.

«Trovare un giovane che mi apre una strada nuova alla mia età, entrare a far parte di questo mondo di cantanti nuovo è per me una grande opportunità.»

Sanremo è sempre emozionante ma rispetto alla prima esibizione di Nino con Vai, l’approccio al Festival è cambiato.

«Con Vai, essendo la prima volta al Festival,  c’era un’emozione più forte. Qui sono venuto più pacato, con un compagno di viaggio meraviglioso, questo Sanremo è come giocare in Champion’s League!»

Livio Cori cosa ha preso dall’insegnamento di d’Angelo? L’insegnamento non è solo rispetto alla musica ma anche rispetto alla gestione di situazioni di vita.

«Nel brano dico:“Cerco una luce” ed effettivamente lui è la luce che riesce a illuminare il mio percorso, a fammi capire tante cose, a darmi un ottimo esempio a 360 gradi.»

E cosa Nino coglie da Livio Cori?

«Io penso che una persona della mia età debba imparare dai giovani d’oggi, che per me sono il mio futuro, il mio punto di riferimento. I giovani di oggi non sono mai stati così male, la colpa è la nostra che non siamo riusciti a costruire un futuro per i ragazzi italiani. Abbiamo fallito in questo, la mia generazione ha fallito nei confronti di quella di Livio e ora con lui sento di avere un’altra possibilità, quella di far trovare una luce ad un giovane, come un figlio.»

Nino D’Angelo e Livio Cori si esibiranno sul palco dell’Ariston con i Sottotono nel corso della serata dei duetti e Livio Cori dice di che il miracolo si è compiuto due volte.

«Oltre a Nino, pietra miliare della melodia napoletana, quindi del mio background, anche i Sottotono che hanno portato R&B nella musica italiana sono stati di grande ispirazione per me, averli entrambi sul palco per me è incredibile, siamo i fantastici quattro.»

E se Nino è abituato all’impatto sanremese per Livio è la prima volta.

«Un po’ di paura c’è. La paura a volte ti salva la vita, la devi conservare. Il mio album ha come sottotitolo “Core senza paura”, che è un po’ come un darsi coraggio da soli. Per questa sera ho ansia, ma non paura, o meglio una sana paura che prendo come aiuto. Per me è la prima volta, devo cercare di non pensare a tutto il contorno, dove mi trovo, devo pensare che è solo un palco, anche se solo un palco non è, cerco di concentrarmi sulla performance, sul brano, su quello che voglio trasmettere e sul farlo arrivare il più possibile alle persone.»

La coppia Nino D’Angelo e Livio Cori ci salutano con una frase di Nino che è tutto un programma.

«A me arricchisce lavorare con i giovani che sono il futuro della musica, quando ho sentito l’autotune pensavo “Marò”, ma mi ha convinto Livio come artista, che ha fatto di tutto per farmi fare tutto questo.»

E Livio replica:  «Alla fine non lo voleva togliere più l’autotune!».

Nino D'Angelo e Livio Cori

Cecilia Gaudenzi e Francesca Celani, inviate da Sanremo