conferenza stampa Simone cristicchi
07 Febbraio 2019   •   Redazione

Conferenza stampa Simone Cristicchi: «Voglio declinare la felicità»

«In un’originalissima conferenza stampa Simone Cristicchi ci ha rivelato qualcosa in più riguardo il suo nuovo singolo, dimostrando ancora una volta la sua continua ricerca antropologica che va oltre la semplice musica,  confermandolo come uno degli artisti italiani più meritevoli»

Conferenza stampa Simone Cristicchi 7 febbraio: La particolarità straordinaria di questo artista non si smentisce mai; non a caso come luogo per la sua conferenza stampa Simone Cristicchi ha scelto il Cinema Teatro Centrale Tabarin di Sanremo, e non la scontatissima Sala Stampa Lucio Dalla. Il tutto per ribadire anche il suo enorme amore per il teatro, arte in cui Cristicchi ama cimentarsi, e che gli riesce esattamente bene proprio come quella della musica.

conferenza stampa Simone cristicchi

Cristicchi, abbi cura di noi!

Abbi cura di me è il titolo del brano con cui Simone si presenta quest’anno a Sanremo, a 12 anni dalla sua vittoria. In questo estratto dall’omonimo album, che sarà una raccolta di tutti i più grandi successi del cantautore romano più due inediti (da domani esce in tutti i negozi e digital store), Cristicchi si mette veramente a nudo. L’ispirazione è nata dal suo nuovo spettacolo teatrale, Manuale di volo per l’uomo, diretto da Antonio Calenda. E «Abbi cura di me», dice Simone «vuole essere un manuale di istruzioni per volare, per essere felici. Ho avuto la necessità di prendere una parola e declinarla: questa parola è la felicità».

«Da quando viene scaraventato nella vita, fuori dal tepore del grembo materno, l’uomo ricerca quel primordiale senso di completezza, cercando di restare in equilibrio sulla parola insieme. Nelle mie intenzioni questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante ricerca d’aiuto. La constatazione che non esiste l’invincibilità, e che tutta la cultura, il denaro e il successo del mondo non valgono un granello di saggezza, e non bastano a disperdere quel senso di smarrimento insito in ogni essere umano.»

Questo il significato di Abbi cura di me, che in meno di 24 ore ha registrato oltre 100.000 stream su Spotify, oltre 100.000 visualizzazioni su YouTube, la top-3 dei brani più scaricati su i-Tunes, la top-10 dei video in tendenza su YouTube.

«Mi sono emozionato tantissimo quando ho eseguito per la prima volta la canzone sul palco dell’Ariston, al punto che temevo addirittura di sbagliare l’esecuzione. Probabilmente perchè con questo brano mi metto veramente a nudo e sento molto la responsabilità delle mie parole mentre lo canto. Non mi aspettavo questa calorosa accoglienza da parte del pubblico nei miei confronti, a tanti anni di distanza dalla mia ultima partecipazione al Festival. Abbi cura di me è una poesia in musica, una canzone speciale avvolta da una magia e mi fa molto piacere sapere che anche gli altri percepiscono le mie sensazioni.»

E subito dopo aggiunge: «E vedrete quanto Abbi cura di me vi arriverà venerdì sera grazie a Ermal». Infatti nella serata dei duetti Cristicchi canterà insieme all’ultimo vincitore del Festival di Sanremo Ermal Meta (che abbiamo intervistato al concerto del primo maggio), e non solo per ricambiare il favore dell’anno scorso, quando i MetaMoro invitarono Cristicchi sul palco dell’Ariston. Secondo Simone infatti il cantautore albanese riuscirà a dare ancora un tocco di profondità in più alla sua canzone. Inutile dire che non vediamo l’ora!

La ricerca della felicità secondo Simone

Ma il cantautore romano esce dagli stereotipi in tutto e per tutto, e in conferenza stampa Simone Cristicchi ci da un assaggio del suo documentario Happy Next – Alla ricerca della felicità, con la regia di Andrea Cocchi. E tutta la sala si commuove. In questo suo nuovo lavoro il cantautore cerca di rispondere in maniera personale e del tutto originale alla domanda che ogni essere umano si pone: “che cosa è veramente la felicità?” E lo fa, attraverso gli sguardi, le parole, le emozioni e anche le lacrime di personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, della gente comune, dei bambini, degli anziani, dei filosofi, delle suore, degli scienziati.

Spezzoni di vita di persone di ogni tipo, perché Simone è da sempre paladino della diversità, e ne è lui stesso l’emblema. Attore, cantante, scrittore, conduttore radiofonico, ma anche filosofo e antropologo. Artista poliedrico che della diversità ha fatto la sua bandiera. E oggi la unisce alla ricerca che accomuna ogni essere umano, la ricerca della felicità. Per questo abbiamo voluto chiedere a Simone quanto la paura della diversità di alcuni possa influenzare la felicità di altri, in un mondo così globalizzato, in cui siamo tutti così diversi ma così uguali. Ecco cosa ci ha risposto.

Francesca Celani e Cecilia Gaudenzi, inviate da Sanremo