A tutta birra con il Birrabus e il Birracamper !

L’idea di “Birrabus” nasce dal progetto “Birra di classe”. La passione di Loris Marcheselli per la birra sfocia nell’impegno di voler far conoscere il settore artigianale. Il suo primo progetto porta il nome “Birra di Classe”, dove l’aspetto didattico si sposa con quello legato al mondo della fermentazione del luppolo.

Abbiamo avuto il piacere di parlare con Loris Marcheselli, ideatore del nuovo modo di assaporare la birra grazie alla presenza del Birrabus: uno scuolabus del’89 , “pimpato” dalla storica Carrozzeria Augusta 1966 di Castel San Pietro Terme (Bologna), che da Maggio del 2014 gira per l’Italia permettendo di conoscere le migliori birre 100% Made in Italy.

«Una volta creato il nome “Birra di classe”- primo shop on-line in Italia dedicato alla microproduzione artigianale nostrana- tutto il resto è arrivato di conseguenza: gli eventi esterni comportavano uno spostamento e da questo è nata l’idea del Birrabus, mentre per una sede fissa ho aperto un locale nel 2014 “Aula, birra e merenda” – a San Giovanni in Persiceto- , tutto il resto è sempre giocato sullo schema del vintage e della scuola. Prima di questa realtà avevo un magazzino di autoricambi, ma il mio sogno era aprire un microbirrifcio, però mi sono reso conto che era più impegnativo di quanto immaginassi. Parlando con i birrai ho capito che c’erano altri modi di lavorare con la birra artigianale: mi sono reso conto che mancava una figura che seguisse gli eventi per portare in giro la birra poiché se i birrai fossero stati impegnati con le manifestazioni si sarebbe interrotto il ciclo di produzione, visto l’impegno che comporta spostarsi da un evento all’altro. Il numero del mondo della birra artigianale Made In Italy è in crescita: tra microbirrifci e i beer firm si contano ad oggi circa 1000 operatori, quindi un numero consistente. Ormai anche la birra artigianale italiana viene esportata all’estero, essendo molto apprezzata e viene riconosciuto al 100% il Made in Italy per quanto riguarda questo tipo di prodotto, infatti sono appena rientrato con il Birrabus da Bruxelles dove è stato organizzato l’evento delle birre artigianali italiane.

La fortuna dell’Italia è quella di avere una grande varietà di prodotti della terra, infatti i microbirrifici spesso producono birre legandosi al territorio ergo ai frutti della coltivazione locali: per esempio ne esiste un tipo fatta con la ciliegia bella di Garbagna, o ancora si può trovare la birra fatta con la varietà di fragola profumata di Tortona.

Senza nulla togliere al settore enologico, a livello di abbinamenti, la birra ormai riesce ad arrivare dove il vino invece fatica, per esempio accostare il vino con dei piatti a base di carciofo è praticamente impossibile, mentre con la birra abbinare una bitter, di stile inglese e leggermente amara, come accostamento può riuscire a tavola. Ci sono talmente tante varietà che si riescono a scoprire nuovi confini, come per esempio con il pesce: ci sono tipi fatte con acqua di mare- una viene prodotta anche in Italia- che si sposano bene perché leggermente sapide e citriche».

Che tipo di birre vengono spillate sul birrabus?

«Collaboro regolarmente con cinque birrifici, inoltre quando mi reco in una zona seleziono un microbirrificio locale e carico sul Birrabus le loro birre, quello che ne rimane lo portiamo all’evento successivo in modo che vengano conosciute le birre di quel territorio in un’altra zona. Come tipologie spilliamo un po’ tutti gli stili avendo 17 rubinetti e tre pompe inglesi, quindi offriamo l’opportunità alle persone di spaziare da un paio di classiche bionde- già diverse tra di loro- ad arrivare fino a tipologie di birre particolari, come per esempio quella con note di peperoncino».

Ha qualche progetto per il futuro?

«Aula è un progetto che funziona in modo autonomo e continua per la sua strada, probabilmente nel corso del prossimo anno apriranno altri locali in franchising. Per quanto riguarda i furgoni, il Birrabus e il Birracamper, le idee ci sono per realizzarne altri con diversi temi ma ci vuole il tempo per rendere possibile ciò, visto che partecipare ai vari eventi è molto impegnativo anche dal punto di vista delle tempistiche.»

http://www.birradiclasse.com/

Chiara Brugiolo