20 Settembre 2016   •   Snap Italy

Scarpe Fragiacomo: il primo esempio di archivio diffuso

«Dal 21 settembre e per tutta la settimana, Fragiacomo, il brand Made in Italy leader nel settore delle calzature, sarà a Milano per la seconda tappa dedicata alla costruzione del suo heritage. Una speciale raccolta non solo di scarpe, ma anche di fotografie e filmati amatoriali che grazie alla giornalista Fabiana Giacomotti ed al suo team di ricercatori della Sapienza, andranno a ricomporre i tasselli dell’identità del marchio.»

Dal 21 settembre, durante la prima giornata della Fashion Week meneghina, e per tutta la settimana, Fragiacomo insieme a Fabiana Giacomotti e al team di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma da lei coordinati, saranno impegnati nella raccolta di tutto il materiale necessario per costruire l’archivio storico di Fragiacomo, azienda leader nel settore delle calzature Made in Italy, lanciato con il progetto: “Fragiacomo live action”.

Uno speciale desk sarà allestito nella boutique di Via Turati, per poi spostarsi nuovamente dal 26 al 30 settembre, presso lo store di Via sant’Andrea con una speciale vetrina dedicata. Calzature, fotografie e filmati, siete chiamati a portare tutto ciò che possedete per aiutare l’azienda, che proprio quest’anno festeggia i suoi sessant’anni di attività e si vede impegnata nella costruzione dell’archivio storico dove il contributo di appassionati e affezionati clienti è fondamentale per ricomporre l’identità del marchio nato nel 1956 a Milano.

Un’occasione per riscoprire le origini ma anche per instradare un nuovo percorso creativo, come è accaduto per esempio con la “luggage bag”, un’edizione limitata dell’iconica borsa in pelle Fragiacomo, rieditata direttamente dall’archivio aziendale per omaggiare Paolo Sorrentino, James Franco e Jude Law in occasione dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia con il premio “Fondazione Mimmo Rotella”, assegnato a quei personaggi che in qualche modo si distinguono nell’ambito della ricerca nel campo delle arti visive.

Con questo evento Fragiacomo è il primo esempio di archivio diffuso, dove il contributo, di privati e collezionisti è estremamente importante: “Ogni singolo oggetto o documento può rivelarsi prezioso, oltre che motivo di orgoglio per chi accetterà di cederlo o anche solo di prestarlo per attività di ricerca, mostre, eventi e pubblicazioni. Quello di Fragiacomo sarà dunque il primo esempio di archivio diffuso, fondato grazie al supporto di chi l’ha comprato negli anni, dei loro eredi o degli appassionati. Solo grazie a loro, infatti, sarà possibile integrare un patrimonio di eccellenza artigianale.”

Oltre ad un omaggio per il ruolo svolto, il prestatore ricoprirà spesso un ruolo fondamentale in tutta quest’avventura. Sarà infatti coinvolto in una serie di attività che lo vedranno protagonista anche dopo il rilascio della ricevuta della presa in consegna del materiale presentato, il quale, sarà ulteriormente selezionato da curatori ed esperti del settore calzaturiero insieme agli addetti dalla stampa specializzata, per stabilirne un eventuale acquisto o verificare la disponibilità nel prestare direttamente a Fragiacomo gli articoli in occasione di mostre o altri eventi. Inoltre grazie al “social call for action”, chiunque in qualsiasi parte del mondo, possieda una calzatura Fragiacomo, è piacevolmente invitato a fotografarla o a mettersi in posa con essa, per poi caricare il post sui canali dedicati di Instagram e Facebook.

Già durante la prima tappa del progetto, partito quest’estate durante le sfilate di Altaroma, sono stati coinvolti ben cento, tra collezionisti e appassionati del brand, che hanno permesso di recuperare alcuni pezzi originali degli anni Settanta e Ottanta. L’evento presso la boutique romana in Via delle Carrozze, ha visto tra gli altri la presenza della giornalista Cinzia Malvini, l’esperta di comunicazione Consuelo Aranyi che tra l’altro ha portato con sé un modello da lei acquistato negli anni Novanta e il direttore generale di Altaroma, Adriano Franchi.

Alessandro Iacolucci