Tè da passeggio? A Bologna (ora) si può
Il mero gesto di bere il caffè al bar si è adattato ai ritmi frenetici dei nostri giorni. Da diversi anni, all’estero, è presente la possibilità di gustare un caffè, una cioccolata calda o un’altra bevanda mentre si passeggia o si è sulla strada per andare al lavoro.
Marina Catuogno si è laureata in biotecnologie mediche e successivamente ha lavorato in un’erboristeria. Dopo questa esperienza ha deciso di avvicinarsi al mondo del tè, trasformando la sua passione di consumatrice in un lavoro, aprendo così il negozio “La Pentola del Tè” nel cuore di Bologna (a metà strada tra Piazza Maggiore e le Torri, situato in via Caduti di Cefalonia 4/C). Un vero e proprio store del tè, dove è possibile scegliere tra una vastissima selezione di tè -arrivando fino a 140 tipi- in foglia da gustare in purezza, di rooibos e di tisane. Inoltre c’è la possibilità di acquistare anche accessori, dolcetti e specialità per accompagnare la degustazione del tè. Molti turisti, dopo aver visitato il negozio- dove la giovane titolare è riuscita a creare un’atmosfera rilassante e accogliente – hanno dato l’input per l’originale idea: il tè da passeggio.
Dal 1° ottobre sarà possibile acquistare la bevanda, tramite l’utilizzo dei pratici bicchieri, come recentemente accade per il caffè e per altri tipi di bevande calde all’estero. L’idea di bere il tè è spesso radicalizzata in un rituale sofisticato, considerandola esclusivamente un prodotto da “tavolo”; questa immagine stereotipata si modernizza con l’innovativa idea di Marina di rendere fruibile una bevanda ricca di benefici: per la prima volta in Italia sarà possibile gustare un tè o un infuso salutare e di qualità, passeggiando tra i portici bolognesi, accontentando anche chi, purtroppo, non ha il tempo di gustarlo con calma e tranquillità.
Marina, da consumatrice, è riuscita ad appassionarsi alla pianta del tè, essendo carica di storia e di leggende – alcune narrano che il tè sia presente dal 2737 a.C., altre dal 543 d.C., la storia ufficiale fa risalire il suo consumo ai primi secoli della nostra era. Dal punto di vista storico può essere accostato al vino, visto che le loro radici affondano in un lontano passato. Ma non solo, per poter assaporare a 360° il tè come il vino, bisogna istruire i propri sensi e le proprie papille gustative ad una giusta percezione, in modo da riuscire a cogliere le diverse sfumature che vengono regalate al nostro palato.
Sicuramente il progetto di Marina rivoluzionerà quello che per decenni è stato trasmesso dagli inglesi al mondo intero, adattando il rituale statico del tè a dei sorsi certamente più movimentati.
Chiara Brugiolo