attrici italiane
25 Novembre 2021   •   Snap Italy

Attrici italiane, un pezzo di storia del cinema nostrano

«“Che bella idea fare l’attrice, ti prendi la storia che vuoi, i personaggi che vuoi, qualche volta fai finire la tua storia come vuoi”. Parola di Monica Vitti, una delle attrici italiane più amate di tutti i tempi»

La donna nel cinema del Belpaese è stata da sempre presente grazie al lavoro delle tante attrici italiane che si sono susseguite nel corso della storia. Lo spettatore, però abituato a vedere diversi film tra loro, non fa caso al singolo significato che il regista vuole dare alla donna e quasi mai coglie l’evoluzione che essa ha rappresentato nel corso dei vari anni. Inizialmente le donne venivano rappresentate solo come mogli, madri o amanti, in seguito sono state descritte come donne forti e autonome pronte a competere in un mondo maschilista, donne eroine, guerriere e ancora sorelle, figlie, bambine prodigio e tanto altro.

Registe e attrici italiane che, dal cinema muto sino ad oggi, hanno scritto e interpretato stili di vita, sogni e valori, storie al femminile, drammi sociali che descrivono la differenza e il cambiamento dei ruoli maschili e femminili, come la prostituzione, la gravidanza, l’aborto e la preferenza sessuale. Esse hanno dato e danno alle spettatrici la possibilità di guardare dal di fuori il proprio mondo.

Francesca Bertini

Una delle prime è stata Francesca Bertini, nome d’arte di Elena Seracini Vitiello (1892-1985), attrice dell’epoca del cinema muto, incarnava la donna passionale, straziante e fatale che andava allora di moda; la sua bellezza e la sua presenza la resero la prima diva cinematografica. Interpretò grandi personaggi letterari e teatrali come la Tosca, La Signora delle Camelie e Assunta Spina. Il suo primo film, girato nel 1910, si intitolava Il Trovatore. La giovane attrice era caratterizzata da una sgradevole voce gutturale, ma la sua determinazione, unita all’insofferenza per la vita infelice da commediante, le diede il coraggio di fare il salto di qualità spostandosi a Roma, dove trovò il successo definitivo.

Sophia Loren: tra le più grandi attrici italiane

Le dive italiane con il loro fascino e talento determinano l’epoca d’oro del nostro cinema, pensiamo subito a Sophia Loren. Ha lavorato con i più grandi, tra cui Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi e in particolare con Vittorio De Sica con cui forma un sodalizio completato dalla presenza anche di Marcello Mastroianni con cui girerà diversi film. Sullo schermo interpreta tanti e diversi tipi di donna: la pizzaiola nell’Oro di Napoli, la bella seduttrice di Pane, Amore e…. Indimenticabile la donna, madre distrutta e arrabbiata de La Ciociara, film ambientato durante la seconda guerra mondiale, che le valse il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista nel 1962, unito al secondo alla carriera nel 1991. Sono lavori come questi che la incoronano icona della bellezza italiana nel mondo, anche se lei continua a ripetere:“tutto quello che vedete, lo devo agli spaghetti”.

Monica Vitti

Molto apprezzata nella sua completa diversità dalla precedente è Monica Vitti, attrice romana, considerata il “quinto colonnello della commedia all’italiana” , con la sua voce roca, i suoi capelli biondi, il coraggio e i suoi silenzi è riuscita a dimostrare il suo eclettismo lavorando con tanti e diversi registi come Tinto Brass, Dino Risi, Antonioni, Monicelli e Corbucci, interpretando donne tormentate, tentatrici, donne misteriose e nevrotiche. Il suo sodalizio con Alberto Sordi ha fatto la storia, “lui la amava anche quando la picchiava”, come nel film Amore mio aiutami. Considerata da tutti la vera e unica mattatrice della commedia all’italiana, capace di tenere testa a tutti suoi colleghi maschi, la Vitti è l’attrice italiana rarefatta e popolare, inaccessibile e comunissima, insomma unica. Ha sempre dichiarato: “ La sincerità può essere uno stile? Non lo so”.

Virna Lisi

Virna Lisi, vero nome Virna Pieralisi, attrice di una bellezza perfetta, algida e aristocratica, diceva sempre: “spogliarsi troppo non serve mai: la vera ricchezza è possedere le cose e non mostrarle”. Considerata un’antidiva, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui due David di Donatello. Ottiene il successo grazie al suo Carosello, rimasto nella storia con lo slogan: “con quella bocca può dire ciò che vuole”. Questa frase diventò un vero tormentone e spesso, con quella bocca, la Lisi disse diversi “no”, tra cui il più sentito quello a Hollywood. Sono tanti i ruoli che ricopre alternando quelli brillanti a quelli drammatici: porta sullo schermo la donna seduttrice, ma anche matura, la bionda svampita, la bambola sexy, una nonna severa e molto altro ancora. Ha lavorato con Risi, Monicelli, Brusati e Bolognini. Senza dubbio una delle più grandi attrici italiane.

Anna Magnani

Per concludere, Anna Magnani, considerata una delle attrici italiane di maggior successo nella storia del cinema nostrano. Ad inizio carriera le vengono affidati diversi ruoli secondari che le permettono di rappresentare donne semplici e popolane; in seguito arrivano per lei dei veri capolavori: indimenticabile la donna straziata dal dolore che insegue il marito rinchiuso in un camion tedesco in Roma città aperta di Rossellini, come anche tra le tante la sua ultima apparizione nel film di Federico Fellini, Roma, in cui interpreta una donna dolorante e prossima alla morte che attraversa i vicoli della capitale, come a voler salutare la sua splendida città che tanto ha amato e per cui fu sempre considerata una delle attrici che meglio la rappresentò. Vincitrice nel 1956 di un premio Oscar come migliore attrice, la storia della Magnani non si conobbe mai per intero, forse perchè si raccontò solo nelle interpretazioni dei suoi film. Per tutti rimase sempre: “la diva fragile che aveva bisogno d’amore”.

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Il cinema italiano di quegli anni si ricorderà sempre con orgoglio di queste attrici italiane e sarà sempre da esempio per le donne del futuro, perché grazie ad esso si è raccontata la realtà e la vita della gente comune, del popolo e nello specifico delle donne che fino ad allora forse ancora erano poco considerate.

Argia Renda