attori italiani
29 Novembre 2015   •   Snap Italy

Attori italiani: dall’Italia a Hollywood il successo è assicurato

«“Per quanto mi riguarda cerco di portare la mia italianità, al di fuori degli stereotipi, nei film che faccio all’estero”. Musica e parole di Pierfrancesco Favino, uno degli attori italiani più famosi a Hollywood»

Da Marcello Mastroianni a Bud Spencer e Terence Hill passando per Raul Bova, oggi è Pierfrancesco Favino l’attore italiano che sta facendo innamorare Hollywood. Troppo spesso si ha l’abitudine di pensare che il grande cinema sia solo quello straniero, dimenticando i nomi e i volti degli attori italiani che hanno segnato la storia del grande schermo: Sophia Loren, Giancarlo Giannini e Monica Bellucci sono solo tre esempi.

È inevitabile ad esempio parlare di cinema e nominare Roberto Benigni, il quale grazie al suo Oscar per il film La vita è bella ha regalato grande fama all’Italia cinematografica, divenendo in brevissimo tempo uno degli attori italiani con più successo a Hollywood. E se l’attore e regista fiorentino viene preceduto dalla sua fama oltreoceano, stessa cosa si può dire per un’altra star italiana, Sophia Loren. Nonostante le richieste hollywoodiane di un eseguire un’operazione di ritocco al naso, che la Loren ha sempre rifiutato di fare, la sua bellezza meridionale non è passata inosservata nel cinema americano, e così la sua bravura, come dimostra il tributo alla carriera assegnato lo scorso anno in occasione dei suoi 80 anni. Italiana fino al midollo e per questo legata per soli pochi anni al cinema americano, la ritroviamo in film come Boy on a dolphin, The pride and the passion, a fianco di Frank Sinatra e Cary Grant, e nell’ancor più celebre Houseboat, in Italia noto come Un marito per Cinzia, prima del ritorno nella sua amata patria.

Chi non può certo provare invidia nei confronti del successo della Loren è Giancarlo Giannini, maestro nella sua arte che tra Il profumo del mosto selvatico (1995) e Hannibal di Ridley Scott (2001), ha fatto importanti apparizioni nel cinema americano. Come non nominarlo, ancora, in Casino Royale e ne I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg. Conoscere le lingue e imparare nuovi dialetti è stata la marcia in più che ha aiutato Giannini nell’acquisire fama e successo insieme alla sua presenza enormemente enfatica che lo ha reso uno degli attori italiani più rispettati all’estero degli ultimi anni.

In materia di attori italiani famosi anche oltreoceano, se si volesse invece parlare ancora del gentil sesso, non rimarrebbe nell’ombra una donna come Monica Bellucci, già amante del conte in Dracula di Bram Stoker nel 1992, ma le sue apparizioni in film stranieri non si fermano lì. Lavora infatti in Under Suspicion, diretto da Stephen Hopkins, e successivamente fa la sua apparizione in Matrix nei panni di Persephone, lavorando poi con Nicholas Cage ne L’apprendista stregone o a fianco di Gerard Depardieu in Asterix e Obelix missione Cleopatra, poi a rappresentare la bella Maria Maddalena ne La passione di Cristo, dove recita anche in aramaico ed infine a vestire i panni della Bond Girl in Spectre, l’ultimo film della saga di James Bond. Nonostante sia stata spesso scritturata per film americani, a rappresentazione di quanto la bellezza italiana e la sua presenza nei film sia continuamente richiesta, il suo cuore resta europeo, preferisce infatti lavorare tra Italia e Francia, dove compare in film come Irréversible, o Le Deuxième souffle, piuttosto che spostarsi oltreoceano.

Ultimo tra gli attori italiani più famosi all’estero, ma non per questo meno importante, è il già citato Pierfrancesco Favino, acclamato da Hollywood per la sua capacità di adattarsi ai ruoli più disparati (basta citare Una notte al museo, Le cronache di Narnia e Angeli e Demoni) e per la sua conoscenza delle lingue. Basta pensare che il provino per il ruolo che interpretato in World War Z¸ ora nelle sale, era indirizzato esclusivamente ad attori francesi. La capacità di adattarsi e farsi spazio è dunque una peculiarità tutta sua, come ricorda in un’intervista a Leggo: «Ho parlato con un leone in “Le cronache di Narnia”, ho avuto a che fare con strane sètte in “Angeli e demoni” e ora mi sono difeso dagli zombie. Non mi stupirei se domani mi trovassi di fronte un vampiro».

Imparare le lingue è stata dunque una fonte di guadagno sotto ogni punto di vista, a differenza di altri attori come Vittorio Gassman che non sono mai riusciti nell’intento, ma se c’è una cosa di cui dovremmo essere fieri è l’amore per le sue origini, e la sua ambizione di portare in alto il nostro paese: «Sono contento che grazie a me si noti che in Italia c’è grande professionalità».

Gloria Palladino