arte urbana
14 Giugno 2022   •   Redazione

Arte urbana a Mantova: al via Without Frontiers

«L’arte urbana torna a Mantova e lo fa in grande stile: dal 13 al 19 giugno torna Without Frontiers, il festival organizzato da Caravan Setup.»

Dal 13 al 19 giugno 2022 torna Without Frontiers | Lunetta a Colori, uno dei più longevi festival di arte urbana della penisola. Caravan Setup organizza da sette anni una manistestazione artistica e sociale che prende vita a Lunetta a Mantova. Per una settimana i migliori artisti della scena internazionale contamineranno creativamente il quartiere realizzando opere d’arte su grande scala. Quest’anno partecipano Corn79, Vesod, Luca Zamoc, Sara De Lucia, Elisa Veronelli.

Without Frontiers | Lunetta a Colori è la riscossa di un ex quartiere dormitorio che sta sviluppando un’identità propria, fatta di diversità culturale e libera espressione del talento. Non si tratta di un’operazione “cosmetica” o decorativa, ma di un progetto che infonde energia e porta nuovi contenuti. Questo anche grazie a un programma di eventi collaterali che, nei giorni in cui si celebra l’annuale festa di quartiere, promuovono la cultura, l’arte e la partecipazione.

Credit: @Giulia Giliberti

L’edizione 2022: l’idea curatoriale

L’edizione 2022 si sviluppa intorno al tema del Per-Durare. Si indagheranno la costanza, la fedeltà, la persistenza che hanno consentito al festival di raggiungere il traguardo del settimo anno. Il titolo gioca sulla doppia valenza della parola, che richiama tanto il trasporto sentimentale – quello generato riappropriandosi di spazi, colori e immaginazione – che il concetto di fine temporale. Dal 2016 Without Frontiers | Lunetta a Colori partecipa al tessuto associativo del quartiere, semina idee e aiuta gli abitanti a riscrivere la propria storia. Questa edizione è un invito ad amare, e quindi a prendersi cura, riparare e tutelare ciò che nasce da questa esperienza, per rendere profondo e durevole il cambiamento.

La bellezza richiede tempo. È un processo di co-creazione che merita un’attenzione protratta, in modo da acquistare valore e stratificarsi lentamente nella memoria collettiva. Questo accade da sempre nei centri storici, destinatari di tanti progetti culturali. Ora la dimensione della temporalità e della memoria viene associata anche alla periferia, ribaltando la consueta narrazione che la vedrebbe spoglia di contenuti, impersonale, vuota di significati. L’arte e la cultura abbattono le frontiere, legando la città alle aree marginali: è la scommessa di questo festival, che vuole creare un ponte tra il centro, culla della cultura rinascimentale, e ciò che la periferia rappresenta per i suoi abitanti. Attraverso l’arte pubblica Lunetta perdura, alimentata dall’amore dei suoi abitanti – permanenti o transitori, come gli artisti che la abitano per una settimana. Perché come scriveva Lacan «La domanda d’amore è una domanda infinita. La domanda dell’amore è “ancora!”».