aprire un ecommerce
08 Ottobre 2019   •   Redazione

Aprire un ecommerce: passo dopo passo ecco come allestire un negozio virtuale

«Avete una piccola attività e dopo diversi ripensamenti avete deciso di “aprirvi” al mercato virtuale? Se la risposta è sì ecco una piccola guida su come aprire un ecommerce, il passo fondamentale per avere successo anche in rete.»

Se avete un’attività in crescita e un discreto budget da investire è arrivato il momento di “aprirsi” al mercato virtuale. Gli acquisti online, infatti, continuano a vantare numeri in crescita, avvicinando una fetta di pubblico sempre maggiore. Dalla comodità nella scelta alla facilità di pagamento, davvero tanti i vantaggi nell’aprire un ecommerce, così come molte aziende hanno già potuto appurare. Se anche voi volete iniziare a far parte di questo business, è arrivato il momento di iniziare a prendere confidenza con i termini di riferimento e con i trucchi del mestiere, perché mai come ora il mondo dell’ecommerce è un’opportunità da cogliere al volo, in grado di arricchire il vostro network e, perché no, anche le vostre finanze.

Come anticipato si tratta di un sistema che offre innumerevoli vantaggi: è rapido, estremamente comodo e può essere sfruttato anche da chi non ha ancora a disposizione un negozio “fisico” nel quale esporre i propri prodotti. Per quanto riguarda la vendita online potete perseguire due strade: appoggiarvi a piattaforme come eBay o Amazon (stando ovviamente alle loro regole) oppure aprire un ecommerce da zero, mettendo in piedi uno spazio virtuale tutto vostro e seguendo i vostri gusti, tecnologia e legge permettendo. Per quanto un pizzico complicata, vi consigliamo senz’altro la seconda strada, in grado di regalarvi maggiori soddisfazioni al netto di un dispendio economico e di tempo sicuramente maggiore.

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Primo passo: sbrigare l’iter burocratico

Sì, sarebbe bello, ma anche in questo caso non se ne può fare a meno. Se volete aprire un ecommerce, infatti, come prima cosa dovete occuparvi dell’iter burocratico, seguendo tutti i procedimenti del caso. Perciò, così come è d’obbligo per tutte le attività commerciali, anche per quel che riguarda l’apertura di un negozio online sono d’obbligo questi pochi passaggi:

  • Aprire una Partita IVA;
  • Inviare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate;
  • Inviare una comunicazione analoga all’INPS;
  • Iscriversi alla Camera di Commercio;
  • Iscriversi al SUAP del vostro Comune di riferimento.

Trattandosi di pratiche un po’ spinose è consigliabile affidarsi ad un commercialista: sarà lui ad occuparsi di tutto, rendendo la mole di lavoro un po’ meno complessa e senz’altro più leggera, soprattutto per quel che riguarda le comunicazioni all’Agenzia delle Entrare. Detto questo ricordate che per vendere online è necessario seguire la specifica normativa italiana ed europea, che a prescindere da tutto dovrete conoscere per intero. Infine, dopo aver “creato” la società ed aperto Partita Iva potrete finalmente emettere fatture, chiudendo di fatto l’iter burocratico. Ora, però, vi servono un buon piano marketing e uno spazio virtuale, di cui vi parleremo nelle prossime righe.

Gli aspetti tecnici: la piattaforma del tuo ecommerce

Terminata la “teoria” arriva finalmente la pratica. In questa fase, infatti, vi occuperete della scelta della piattaforma, del catalogo, dei metodi di pagamento e, last but not least, della consegna. Scelte tutt’altro che banali e molto importanti, perché il successo del vostro negozio online passa anche, se non soprattutto, da queste delicate scelte. Perciò, andando con ordine, iniziamo dalle piattaforme, che si differenziano in 3 grandi tipi:

  • Sistemi open source: sono piattaforme regolamentate dalla Licenza GNU (General Public License), caratterizzate da un codice sorgente libero e completamente modificabile. Se ne avete le competenza è il modo migliore per rendere reali le vostre idee;
  • Piattaforme in affitto: in questo caso potete aprire un ecommerce pagando un canone mensile, che in base al pacchetto scelto di darà accesso a determinati servizi. Ovviamente più le richieste sono specifiche e più il sito potrebbe costare, ma se siete novizi col mondo dei computer è il modo migliore per tirar su un negozio virtuale da zero.
  • Sito web proprietario: è la soluzione più onerosa, perché il vostro sito verrà sviluppato, seguendo le vostre linee guida, da alcuni programmatori, in grado di “lanciarlo” da zero.

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Come anticipato in precedenza, se non avete specifiche competenze in merito, vi consigliamo di affidarvi ad agenzie di comunicazione in grado di creare il vostro sito seguendo le vostre linee guide, anche perché improvvisarsi esperti… non è mai una buona idea. D’altro canto, se cercate qualcosa di meno dispendioso, potreste pensare di affidarvi ai marketplace, ovvero quei portali di vendita che permettono di aprire al loro interno piccoli spazi destinati ai singoli rivenditori. Tra i migliori trampolini di lancio in assoluto questo tipo di piattaforme, a loro volta, si differenziano in:

  • Verticali: tanti rivenditori specializzati in un unico campo;
  • Orizzontali: tanti rivenditori per tanti prodotti. I casi più famosi sono i già citati Amazon ed eBay.

Il catalogo: completo e veritiero

Dopo aver scelto la piattaforma arriva uno dei momenti più delicati, ovvero l’organizzazione del catalogo. A questo proposito è di fondamentale importanza scegliere quali prodotti mettere in vendita, dividendoli per categorie. Del resto un cliente sceglie di acquistare online per comodità ed è nel vostro interesse far sì che un prodotto sia facilmente reperibile. Perciò vi consigliamo di inserire nell’ecommerce solo prodotti che gestite direttamente, arricchendo le schede prodotto con foto in alta risoluzione e descrizioni del prodotto molto dettagliate. Infine ricordatevi di assegnare ad ogni prodotto un codice identificativo univoco: così facendo avrete contezza di quali prodotti abbiano effettivamente scelto i clienti, evitando errori durante la fase di spedizione e consegna.

Aprire un ecommerce: metodo di pagamento

Se volete essere competitivi in un mercato di questo tipo dovete permettere ai vostri clienti di acquistare i vostri prodotti scegliendo il metodo di pagamento che preferiscono. Dal bonifico bancario al contrassegno, passando per le carte di credito e prepagate fino al ritiro nel punto vendita, assicuratevi che i vostri clienti non abbiano problemi e possano pagare in sicurezza, così come avviene con PayPlug, la proposta di pagamento completa ed intelligente. In quest’ottica avere varietà di scelta vi permette di attaccare una fetta di pubblico di particolare rilevanza, facilitando il lavoro del vostro ecommerce.

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L’importanza della consegna

Dispiace dirvelo, ma una volta ricevuto il pagamento il vostro lavoro non è ancora finito del tutto. Anzi, per certi versi siete soltanto all’inizio: la parola fine su un ordine, infatti, potrete metterla soltanto quando il cliente, salvo particolari situazioni, avrà messo le mani sui prodotti ordinati. Guai, quindi, a sottovalutare una fase così delicata, in cui è di fondamentale importanza, scegliere il corriere giusto per le vostre esigenze. Perché no, uno non vale l’altro…

SEO per ecommerce

Bello il contenuto e bello anche il contenitore, ma come faccio a rendere reperibile il mio negozio online su internet? Domanda più che lecita, cui possiamo rispondere con le 3 letterine magiche: SEO. Una volta lanciato il sito, infatti, dovrete preoccuparvi che questo sia rintracciabile sui motori di ricerca, operazione resa possibile soltanto da un’accurata ottimizzazione in ottica SEO. A questo proposito, se volete scalare velocemente le SERP di Google, vi consigliamo di seguire i consigli del colosso americano. Al contrario, se non avete idea di cosa sia la SEO, affidatevi un SEO Specialist: lui saprà sicuramente aumentare la vostra visibilità online.

Aprire un ecommerce: l’importanza del marketing online

Chiudiamo la nostra piccola guida con un approfondimento sul marketing online, di cui mai come ora si parla tantissimo. Partiamo da un assioma incontrovertibile: il vostro ecommerce ha come obiettivo (unico?) vendere. L’obiettivo, estremizzando il concetto, è convertire l’utente in un vero e proprio cliente. Farlo non è semplice ma è possibile: dopo aver creato un sito accattivante ed user-friendly è necessario dedicare parte del budget a campagne pubblicitarie a pagamento. Da Google a Facebook i canali in cui impegnarsi sono molteplici, ognuno dei quali con diversi pro e contro. In quest’ottica studiate il pubblico di riferimento e poi partite, evitando salti nel vuoto. Avere successo anche in rete è possibile: basta avere risorse, buone idee, voglia e tempo per metterle in pratica. Lo stesso, ve lo assicuriamo, vale anche per voi…