02 Giugno 2015   •   Snap Italy

Alla Farnesina i pop-up restaurant si sfidano

«Abbiamo incontrato due protagonisti del This is Food alle Officine Farneto»

È partita il 29 Maggio, la tre giorni gourmet di This is Food, dedicata alle firme più importanti dello scenario street food romano, per terminare domenica 31 maggio. A fare da palcoscenico alle eccellenze gastronomiche, sono state proprio le Officine Farneto, in via monti della Farnesina. Numerosi gli appuntamenti di questa manifestazione, tra corsi di cucina per i grandi e per i più piccini, il tutto accompagnato da musica selezionata. Le parole chiavi dell’evento sono state, cibo di qualità, design e soprattuto gusto. Grandi firme, hanno completato l’insieme dei street-fooders: da Gabriele Bonci, famoso pizzaiolo, maestro della pizza da strada, la cui fama non ha bisogno di descrizioni, al Porto Fluviale con i suoi Gazpacho all’amatriciana e le sue Crocchette di Maialino speziate. Dal Salotto Caronte, locale del rione Monti dove servono tartare di Chianina e Fakeburger di lenticchie, riproposti in chiave finger per l’occasione, ai gelati di Frigo, il nuovo camioncino di Cristina Bowerman e Fabio Spada. Oltre a tutto questo piacevole gusto, nell’edizione di quest’anno, This is Food ci ha sorpresi, facendo partire un concorso per startup emergenti, come Container, che prevedeva l’invio di un progetto, di street food innovativo e semplice, mediante Business Plan, con la successiva scelta di due aziende, per creare un pop-up restaurant, durante la tre giorni ed aggiudicarsi il premio di 2000 euro per il più apprezzato. Alla fine, tra le migliaia di proposte inviate, sono state selezionate, due realtà molto distanti fra loro. Frysell e Stick Stock. La Puglia che fa la guerra alla città eterna, Roma.

Frysell Apulia Urban Food Piatto di punta: Friselle. I tre soci dietro a questa startup sono Fabio, lo chef, che si occupa della parte gourmet, creando i vari abbinamenti per le friselle, Laura, la designer, si è presa la responsabilità di disegnare loghi e arredamenti, per allestire il container e Francesca, la communication manager, che si occupa di gestire la parte della comunicazione e di organizzare gli eventi del container. Una startup giovane, ma con alle spalle, già un idea avviata, che sta utilizzando il concorso per testare l’indice di gradimento del prodotto e che sarà solo un trampolino di lancio per qualcosa di più grande nel futuro. Alla base della loro cucina, c’è la tradizione culinaria pugliese, ricreata dal loro chef Fabio, originario di Taranto.

Li abbiamo intervistati per capire meglio chi siano questi nuovi startupper di Frysell.

Friselle, piatto povero e abbastanza semplice, cosa c’è alla base di quest’idea?
Fabio lo chef, è di origini pugliesi, quindi abbiamo puntato tutto su di lui. La frisella è un piatto unico, semplice, tuttavia grazie all’utilizzo di ingredienti d’eccellenza, come Olio Evo, pomodori San Marzano e la stracciatella di burrata di Andria che acquistiamo direttamente dal produttore. Spesso accompagnamo le nostre friselle con condimenti gourmet, ad esempio il polpo, che rendono il piatto molto più innovativo.

Come ha accolto il pubblico, questa idea delle friselle proposte in una chiave più ricercata?
Il pubblico ha accolto con calore e in modo molto positivo il nostro container, sicuramente la più apprezzata è stata la frisella classica con mozzarella e pomodoro, mentre ci ha stupito piacevolmente anche l’apprezzamento che abbiamo riscontrato, per quella con il polpo.

Avete intenzione di continuare l’avventura di Frysell anche dopo This is Food?
Assolutamente sì, continueremo con Frysell, difatti abbiamo già due eventi in programma, uno è imminente, il prossimo giugno, mentre l’altro, è a settembre. Tutti e due si terranno in Emilia Romagna. A breve creeremo un calendario, sui nostri social network e sul nostro sito internet, dove poter seguire tutti i nostri spostamenti e perché no, venirci anche a trovare.

Stick Stock Una realtà nuova, nata per gioco e per provare una nuova avventura. Francesca, Cecilia e Mauro, tutti romani, tutti nati nel decennio del 1980. Hanno voluto dare un restyling all’idea del pollo fritto, un classico senza tempo. Hanno iniziato ad immaginare, il gelato di un tempo, i vecchi gelati su stecco, intramontabili, che nella memoria dei più, ancora riaffiorano sulle papille gustative. Hanno pensato: “…e se provassimo a produrre il pollo fritto come se fosse un gelato?”. Dapprima pensavano ad uno spiedino, ma lavorando e provando, hanno preferito adattarlo ad uno stecco, capendo che era la soluzione più fantasiosa e stuzzicante.

I tre giovani startupper ci hanno raccontato Stick Stock.

Un pollo fritto simile ad un gelato. Come siete arrivati a questa idea?
Inizialmente, abbiamo pensato all’essenza dello street food, un piatto semplice, pratico e che sopratutto non deve sporcare. Quindi, da qui, siamo partiti per creare il nostro prodotto. Volevamo rendere pratico anche un semplicissimo pollo fritto, che non si mangia più con le mani, ma comodamente da uno stecco, senza ungersi. Tuttavia anche il gusto vuole la sua parte, quindi abbiamo deciso di creare delle salse gourmet e ricercate, per guarnirlo, come la salsa con yogurt, menta e tahina, oppure la nostra salsa BBQ, autoprodotta, seguendo una antica ricetta americana.

Come vi ha accolto il pubblico di This is Food?
Sicuramente in modo molto positivo. Sembra che il prodotto attiri molta clientela e che la gente torni soddisfatta. Una piccola nota di orgoglio, l’abbiamo avuta quando un cliente è tornato a complimentarsi, quindi possiamo dire che anche il feedback, è positivo.

Avete intenzione di continuare questa avventura?
È sicuramente un idea in divenire. Dobbiamo analizzare il consenso avuto in questi giorni dal pubblico e successivamente capire se è possibile un continuo nel tempo. Sicuramente per adesso, abbiamo capito che è un’idea che piace.

Silvia Risitano