Pane di Altamura, con Biscò la tradizione pugliese sulle vostre tavole

«Una giovane azienda artigianale nata dall’amore per la cultura e la tradizione pugliese porta sulle vostre tavole biscotti, pane di Altamura e tanto altro ancora»

Biscò è stata fondata 27 anni fa grazie all’esperienza acquisita sin dalla piccola età da Luigi Picerno nel territorio pugliese, esattamente nella città di Altamura famosa per il suo pane. Questa azienda produce da sempre nel rispetto della tradizione locale, infatti la passione per i biscotti è cominciata proprio con la scoperta di quaderni, pieni di ricette di famiglia custodite e tramandate dalla nonna, contenenti segreti e tecniche di impasto, cottura e mantenimento. Negli anni, poi, con l’aumentare della clientela sono nati anche prodotti da forno salati e sempre all’insegna della tradizione. Grazie al lavoro e alla passione, Biscò oggi è diventata un’azienda leader nel suo settore, grazie anche alla collaborazione di un team affiatato che è accomunato dall’idea che il prodotto, come il Pane di Altamura, ad esempio è fatto da persone e non da macchine.

Ne parliamo con Luigi Picerno, proprietario dell’azienda

In che modo ha iniziato ad occuparsi di questo settore?
Sin da piccolo ho sempre lavorato, come operaio, presso aziende produttrici di pane e prodotti da forno in genere. In seguito, dopo aver acquisito esperienza in ambito produttivo, mi sono dedicato alla compravendita di prodotti da forno, gestendo, contemporaneamente, il servizio trasporto per conto di una grossa azienda di Altamura, leader nella produzione di prodotti da forno a livello industriale. Presa coscienza delle potenzialità di questo settore ho fortemente voluto, contro la volontà dei miei parenti, investire il capitale caparbiamente accumulato, in una piccola azienda, che in quel momento era in vendita. Tale scelta, è stata condizionata anche dalla volontà di creare prodotti di qualità differenti da quelli che in quel periodo si trovavano in commercio.

Come descriverebbe i vostri prodotti?
I nostri sono prodotti che tendono a valorizzare le risorse del nostro territorio, con la ricerca costante di ingredienti a chilometri zero e attenti alla salute del consumatore. La Puglia è una terra ricca di risorse, e spesso ho l’impressione che sia più facile per tutti ignorarne l’esistenza. Quando mangio un biscotto, o un pezzo di Pane DOP, chiudo gli occhi e cerco di ritornare bambino, ricordando quando mia nonna o mia madre producevano tutto in casa. Questo è possibile solo se si rimane aggrappati alle proprie tradizioni.

Quali sono state negli anni le difficoltà incontrate?
Le difficoltà in ambito imprenditoriale sono quelle conosciute da tutti gli Imprenditori che fanno dell’etica una missione. Concorrenza sleale, costi troppo di gestione elevati, reperire materie prime di qualità. Queste difficoltà sono state superate grazie ai nostri clienti che giorno dopo giorno ci hanno sempre sostenuto. Clienti attenti alla qualità e ad un rapporto di fiducia nei confronti della nostra azienda.

Avete pensato di espandere la vostra attività anche all’estero?
L’estero oggi rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per le aziende italiane, specie in ambito agroalimentare. Non potevamo restare a guardare, e da qualche anno stiamo investendo molte delle nostre risorse nell’export. Oggi siamo presenti in Francia, in Inghilterra, in Belgio, Germania, USA, Canada, Venezuela.

Qual è la vostra filosofia?
“Mordi la vita con gusto” non è solo il nostro slogan, ma anche la nostra filosofia aziendale, ottenendo giorno dopo giorno un gusto sempre autentico e genuino che conferiamo ai nostri prodotti, selezionando attentamente solo i migliori ingredienti ed i giusti processi produttivi per ottenere sempre prodotti fragranti e ricchi di gusto.

Quali sono le vostre sfide future?
La sfida che oggi, ho più a cuore, da Presidente del Consorzio Pane di Altamura DOP, è quella di poter portare sulla tavola di tutti gli italiani questo prodotto ricco di storia e di salute, informando il consumatore sulle reali qualità del Pane di Altamura DOP e come poterlo distinguere dai falsi.

Argia Renda