Alimenti gluten free: vivere bene senza rinunciare alla vera cucina italiana

«Nonostante soffriate di intolleranza al glutine, gustare la vera essenza della cucina italiana… si può! Basta scegliere gli alimenti gluten free giusti, in cui ritrovare il sapore della vera pasta e non solo…»

Lo sviluppo conosciuto negli ultimi anni dalle aziende che si occupano di pasta integrale senza glutine e altri prodotti per chi soffre di malattie e intolleranze alimentari esprime l’attenzione riposta dall’industria verso questa categoria di consumatori, in costante crescita. In Italia siamo del resto abituati alla buona cucina, un’arte culinaria in cui sapori si fondono in armonie irripetibili. La nostra tradizione enogastronomica è riconosciuta come una delle più autorevoli al mondo e ancora oggi, nonostante le influenze della globalizzazione, esistono gusti autentici che meritano di essere assaporati. La prospettiva di dire no, per sempre, ad alcuni stuzzicanti piaceri della tavola è avvilente. E proprio perché in molti lo ritengono un prezzo troppo alto da pagare, è nata una fiorente offerta di prodotti (gli alimenti gluten free per fare un esempio), realizzati da imprese italiane, creata appositamente per coloro che non possono mangiare certi alimenti.

Numeri in crescita

È un mercato importante non solo per qualità ma anche per quantità. L’ultima relazione annuale del Ministero della Salute, che ha per oggetto l’anno 2016, rileva oltre 15mila nuovi malati di celiachia, 5mila in più rispetto al 2015. Il report stima in poco meno di 200mila i celiaci nel nostro Paese, ma il fatto più sorprendente è che, in base a quanto appurato dalla ricerca, ammonterebbero a circa 408.000 i celiaci non ancora diagnosticati.

Alla luce delle caratteristiche della celiachia e dei numeri correlati è facile capire l’importanza di alimenti gluten free (come ad esempio la pasta integrale senza glutine). E per fortuna del consumatore, molte aziende italiane hanno lavorato sul valore dell’offerta, proponendo alimenti appetitosi e ben bilanciati sul piano nutrizionale. Insomma, selezionando con cura, oggi non c’è più bisogno di rinunciare al gusto.

Gluten sensitivity e altre patologie

Il celiaco è comunque costretto a escludere il glutine dal suo regime alimentare, perché la celiachia rappresenta una condizione infiammatoria permanente. Stiamo parlando di un fenomeno patologico che rientra nell’ambito delle malattie croniche e interessa persone geneticamente predisposte. Ne viene colpito circa l’1% della popolazione. Ad essere colpite più di frequente sono le donne: a fronte di 198mila casi, circa 140mila riguardano il pubblico femminile. Nel nostro Paese siamo a un terzo delle diagnosi eseguite. Perché cresca il numero di soggetti celiaci identificati è fondamentale il contributo delle nuove tecniche e una maggiore sensibilizzazione. Adottare una dieta senza glutine è essenziale poiché costituisce il solo trattamento efficace nei confronti della celiachia.

Ci sono poi patologie intestinali, come ad esempio la gluten sensitivity, associate all’eccessiva assunzione di glutine. Parte della responsabilità sarebbe da ricondurre ai cereali raffinati, che forniscono un apporto di glutine nettamente superiore a quanto l’organismo sa gestire. Non stupisce quindi l’ascesa del mercato gluten free, composto prevalentemente da articoli confezionati (pasta integrale senza glutine, farina senza glutine, preparati per dolce, eccetera). Non sono altrettanto apprezzati i prodotti freschi, questo perché di frequente presentano un’alta quantità di conservanti e addensanti chimici. E vista l’attenzione riposta da questa categoria di acquirenti nei confronti della qualità, il settore dei prodotti freschi viene percepito con una certa diffidenza. Se vengono consumati cibi non bilanciati, un regime alimentare aglutinato può persino condurre a problematiche di sovrappeso.