Accorciamo le distanze
24 Luglio 2023   •   Redazione

Accorciamo le distanze: quando i piccoli Comuni fanno la differenza

«Sostenere la residenzialità e il turismo in montagna grazie ai fondi europei del PNRR. L’esempio virtuoso di uso del bando NextGeneration con “Accorciamo le distanze”, progetto del  territorio  dell’Unione Montana Alpi Graie.»

PNRR, un tema di costante attualità. E ora se ne ricomincia a parlare grazie al recente annuncio di sblocco della trattativa tra Governo e UE sull’erogazione dell’attesa terza rata. L’intesa raggiunta con Bruxelles prevede il versamento di 519 milioni di euro e lo spostamento di un obiettivo dalla terza alla quarta rata, una soluzione che assicura all’Italia tutti i 35 miliardi previsti nel 2023. Il PNRR per il nostro Paese è una risorsa, ma per accedervi le difficoltà burocratiche sono molte. Eppure i casi di successo, soprattutto da parte di piccole realtà, grazie all’associazionismo, esistono. “Accorciamo le distanze”, ad esempio, è un progetto di sviluppo socio assistenziale per sostenere residenzialità e turismo in montagna.

Sostenere la residenzialità e il turismo in montagna. È l’obiettivo del progetto vincitore del bando europeo NextGenerationAccorciamo le distanze” che interessa il territorio dell’Unione Montana Alpi Graie, provincia di Torino. 3.900 residenti dei Comuni di Ceres, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Traves, Usseglio, Viù, per un’area di circa 390 kmq, nonché la popolazione turistica che frequenta queste zone di montagna, usufruiranno di nuovi servizi sanitari, amministrativi, culturali e sportivi.

Grazie a tecnologie innovative, tra cui la telemedicina, il progetto consente letteralmente di “accorciare le distanze” tra chi vive in questi territori più isolati e i servizi a disposizione e di fornire, in loco, infermieri di prossimità oltre che autisti e mezzi, per facilitare gli spostamenti brevi dei residenti, anche disabili. “Accorciamo le distanze” è un progetto iniziato nel mese di giugno che entrerà nel vivo con l’estate con l’arrivo dei turisti, e proseguirà per almeno due anni. L’iniziativa consentirà quindi di potenziare i servizi socio assistenziali, al fine di garantirne una maggiore capillarità.

Gli obiettivi del progetto

Il finanziamento ricevuto dall’Unione Alpi Graie, pari a 1 milione di euro, ha permesso l’acquisto di apparecchiature di telemedicina e domotica per l’erogazione dei servizi di assistenza a distanza, destinati al benessere psico fisico della persona, l’acquisto di due autovetture a utilizzo degli infermieri di comunità operanti sul territorio dell’Unione per interventi domiciliari e  di due minibus, per i trasporti finalizzati a trasferimenti per visite, disbrigo pratiche, partecipazione a concerti, attività sportive e culturali dedicati ai soggetti più fragili. Sono inoltre stati attivati operatori socio-sanitari di supporto: un autista soccorritore, in convenzione con la Croce Rossa locale, due operatori sociali e quattro infermieri di comunità, di cui due attivi presso gli ambulatori ASL di Ceres e Viù nei mesi estivi, anche a servizio della popolazione turistica.

Per il coordinamento del personale e delle risorse, al fine di integrare in modo sinergico i nuovi servizi con i preesistenti, è stato creato presso la sede dell’Unione Montana, un centro di coordinamento dedicato al pubblico per la prenotazione dei servizi stessi  e per la richiesta informazioni.

Una boccata di ossigeno per i piccoli comuni italiani: PNRR e il bando NextGeneration

Per tutti i piccoli Comuni italiani, con risorse economiche spesso limitate anche per gestire ordinarie necessità, il Piano Nazionale di ripresa e resilienza è una grande opportunità di crescita e sviluppo ma l’accesso a questi fondi risulta spesso difficile. La mancanza di competenze tecniche, per formulare la richiesta in maniera ottimale, ostacola infatti le buone volontà di molti e la scadenza prevista per il 2026, anno limite in cui è possibile spendere i finanziamenti, non aiuta. Eppure i piccoli enti locali potrebbero utilizzare i fondi per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza; a questi spetterebbero infatti investimenti per oltre 87 miliardi di euro.

L’Unione Montana Alpi Graie è una delle ottantotto realtà selezionate per la prima edizione di NextGenerationWe, il bando della Fondazione Compagnia di San Paolo lanciato nel 2021. Quest’ultima lavora  per creare le condizioni affinché gli enti pubblici territoriali del Nord-Ovest (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) possano attrarre e gestire in maniera efficace le opportunità di finanziamento rese disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), elaborato dal Governo e trasmesso alla Commissione Europea, e dai programmi europei, nazionali e regionali.

Il Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale del Piemonte Gianluca Vignale, presente all’evento di inaugurazione a inizio giugno, ha dichiarato: «L’iniziativa rappresenta un modello di potenziamento della sanità territoriale in area montana da replicare in altri territori. L’integrazione tra fondi dedicati alla Sanità del PNRR uniti a quelli delle Aree Interne, fa sì che si creino i presupposti per una sperimentazione interessante di avvicinamento della sanità ai cittadini e non di trasferimento degli stessi verso le sedi ospedaliere. Se a questo aggiungiamo che sono previsti servizi di telemedicina e telemonitoraggio, questo investimento risulta avere una natura di prevenzione in termini sanitari in aree in cui è indispensabile garantirla».

Daniela Majrano, sindaco di Viù, responsabile di Accorciamo le distanze  per conto dell’Unione, ha spiegato:«Questo progetto rappresenta una vera e propria sfida per l’Unione Montana Alpi Graie. Sette piccoli Comuni di area interna hanno messo insieme le loro forze e, sostenuti dalla Compagnia di San Paolo, hanno creato una progettualità che parte dal basso, dai bisogni socio-sanitari della popolazione e dalla rarefazione dei servizi sul territorio. L’impianto delle azioni progettuali risponde alla necessità di ordire una rete che eviti lo sradicamento degli anziani, favorisca l’insediamento di nuove famiglie e  offra a tutti i giovani la possibilità di raggiungere punti di erogazione di servizi sportivi e culturali. L’ausilio fornito dalla telemedicina e dalla domotica – continua Majrano – ritengo sia davvero un traguardo importante per il territoriosu indicazione dei sanitari, delle farmacie e degli infermieri di comunità che operano qui, sarà da oggi possibile fornire a domicilio, alle persone che vivono sole o che presentano un basso grado di autonomia, apparecchiature che, collegate a una piattaforma controllabile, rivelino lo stato di benessere psico-fisico del paziente».