maker faire 2016
17 Ottobre 2016   •   Snap Italy

Maker Faire 2016: il più grande evento sull’innovazione in Europa

«Si è conclusa la quarta edizione della Maker Faire Rome 2016, andata in scena dal 14 al 16 ottobre negli spazi della Nuova Fiera di Roma. Ancora una volta il più grande evento europeo sull’innovazione ha avuto un successo straordinario.

Più di 700 espositori con progetti di grande valore provenienti da tutta Europa, centinaia di conferenze, seminari e workshop formativi sono andati in scena al Maker Faire 2016 affrontando temi di grande attualità come la robotica, i droni, le stampanti in 3D, la domotica e ioT (internet delle cose). Dopo il grande successo dell’edizione 2015 il Maker Faire è riuscito a miglioriarsi ancora… come? Lo scopriamo con i numeri e tutte le curiosità.

Special Area Kids

Grande spazio anche ai giovanissimi, con oltre 8mila mq dedicati a bambini e ragazzi con laboratori organizzati nell’apposita “Area Kids. I piccoli apprendisti maker hanno avuto cosi la possibilità di esprimere tutta la loro creatività, nella realizzazione di prototipi funzionanti, con il supporto dei maker più grandi, come bracci robotici, giochi da tavolo, sensori e programmazione di un videogame. Infine divertentissima l’area dei giochi interattivi, gentilmente offerta grazie alla collaborazione della Marina Militare, Ferrovie dello Stato e Polizia di Stato, in cui i bambini hanno potuto sperimentare diversi “smart game” con l’ausilio della realtà virtuale.

Fiera e Organizzazione padiglioni

Il Maker Faire 2016, organizzato su 6 padiglioni in base alle tematiche, era così suddiviso:

  • Move: dedicato a droni volanti, acquatici e terrestri, mezzi di trasporto e soluzioni innovative nelle aree urbane, robot e tecnologia animata.
  • Life: dedicato alla vita con progetti inerenti la salute, la disabilità, fino alla vita vegetale e animale e infine un’area dedicata alle diverse forme di alimentazione.
  • Interaction: dedicato all’elettronica, domotica, giochi, invenzioni e wearable.
  • Fabrication: dedicato al futuro della manifattura, con artigiani innovativi, bracci robotici, stampanti in 3D, macchinari e progetti di riciclo e riuso.
  • Young makers: dedicato alle scuole e agli under 20, con giochi e workshop per i più piccoli.
  • Universities: area dedicata alle università italiane e internazionali con i progetti di ricerca più meritevoli tra i loro studenti.

Miglior Progetto Maker esposto al Maker Faire 2016

Talking Hands è l’invenzione che si è aggiudicata il R.o.m.e. Prize, il premio da 100 mila euro per il miglior progetto maker esposto alla Maker Faire 2016. Si tratta di un guanto capace di tradurre in parole il linguaggio dei segni, ed è stato realizzato dai due ragazzi marchigiani Francesco Pezzuoli e Dario Corona.

Vincitori dello “Startup Contest

I 75mila euro messi in palio da Digi-Key Electronics per il miglior progetto dedicato allo sviluppo di prodotti elettronici è andato a GlareSmile, lo spazzolino intelligente che garantisce un’accurata igiene dentale in pochi secondi di utilizzo.

Gli altri progetti in gara

  • Maker economy starter kit: costruire abitazioni con materiali reperiti sul territorio, naturali o riciclati. Grazie a questa tecnologia tutte le conoscenze accumulate fino ad oggi possono essere replicate infinite volte e comunicate ovunque attraverso la rete.
  • Ultrabike: un kit che permette a persone di tutte le età non vedenti o ipovedenti di andare in bicicletta.
  • K-Now Casting: progetto di monitoraggio ambientale che ha sviluppato un sistema innovativo di monitoraggio in tempo reale su intensità e localizzazione delle precipitazioni meteorologiche.
  • Esoscheletro per droni: esoscheletro provvisto di un’unità di volo per il soccorso e la gestione delle emergenze.
  • BautifulBox: la prima consolle di gioco intelligente che utilizza tutti i sensi del cane per intrattenerlo mentre non sei in casa.
  • Baby on Board: l’incubatrice neonatale open source, stampata in 3D e a basso costo.
  • Koruza: sistema ottico wireless, open source per trasmettere dati in contesti urbani.
  • Parkinson’s Disease Watch: un dispositivo indossabile da impiegare per supportare la diagnosi del morbo di Parkinson in soggetti a rischio, per monitorare il decorso temporale della malattia.

Realtà Virtuale: tutte le novità

La realtà virtuale, per sua stessa definizione, simula la realtà effettiva. L’avanzamento delle tecnologie informatiche permette di navigare in ambientazioni foto realistiche in tempo reale, interagendo con gli oggetti presenti in esse. Al Maker Faire 2016 esperienze uniche e interattive, disponibili in diversi stand durante la fiera, hanno appassionati i più grandi e i più piccoli, in quelle che in molti ritengono la nuova frontiera dell’intrattenimento. Tra le periferiche indossabili all’evento quello più in voga era il visore, un casco in cui gli schermi vicini agli occhi annullano il mondo reale dalla visuale dell’utente. Il visore conteneva inoltre dei sistemi per la rilevazione dei movimenti, in modo che girando la testa da un lato, si ottenesse la stessa azione anche nell’ambiente virtuale.

R1, il tuo “Personale Umanoide”

Il primo robot pensato per operare negli spazi domestici e professionali, realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia, composto per il 50% in plastica, progettato per essere piacevole e sicuro a livello di interazione con l’uomo, dotato di un intelligenza artificiale e di una pelle speciale sulle mani e gli avambracci che gli permette di avere il senso del tatto. Sarà prodotto, grazie alle peculiarità dei materiali impiegati, nei prossimi anni su larga scala ad un costo accessibile al pubblico.

Bilancio finale

Riccardo Luna, Digital Champion italiano e neo-direttore dell’Agenzia Giornalistica Italia, colui che dal 2013 ha importato in Italia la manifestazione che oggi anima la Capitale, curandola insieme a Massimo Banzi, intervistato in merito al grande successo dell’evento del Maker Faire 2016 si è cosi espresso: «Quella della Fiera di Roma è una sfida vinta, la cosa davvero bella è che c’è fila fuori ma non dentro, segno che questo è lo spazio giusto per un evento del genere. C”è tutto quello che serve per passare un’intera giornata fra gli stand, in tranquillità, e godersi la manifestazione».

In quattro anni Maker Faire Rome è cresciuta in modo esponenziale. Alla domanda ora dove si vuole arrivare, Luna risponde cosi: «Non ci interessa dare vita a un evento ancora più grande, ci interessa farlo meglio. Da organizzatore mi accorgo di un sacco di cose che potrebbero essere migliorate. Se per Milano il Salone del Mobile è diventato uno strumento di crescita economica incredibile, perché porta investitori da tutto il mondo, Maker Faire potrebbe avere la stessa funzione per Roma, diventando un altro momento in cui la stampa internazionale si ritrova per vedere il meglio del made in Italy. Abbiamo capito che questo è un fenomeno grande, e va curato in qualità. E le istituzioni ormai hanno preso consapevolezza dell’importanza di tutto questo».

Massimiliano Colella, direttore generale di Innova Camera (Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma), uno fra i primissimi ad aver creduto in questa manifestazione, insieme a Massimo Banzi e Riccardo Luna, interviene cosi: «Con Massimo e Riccardo abbiamo iniziato quasi per scherzo e ogni anno ci siamo ritrovati a scommettere di aumentare le dimensioni della manifestazione. Oggi li ringrazio tanto, perché scommettere su una piccola squadra come Innova Camera nella pubblica amministrazione significa tanto. Ma significa soprattutto che certe cose a Roma e in Italia si possono fare».

Appuntamento al prossimo anno: «Certo che sì, ma dobbiamo creare una sinergia ancora maggiore con la città. Io credo che siamo stati in grado di annullare la distanza fra le parole e i fatti nel campo dell’innovazione, e che la gente se ne sia accorta. Questo significa mettersi al passo con i tempi».

Gabriele Ferrieri