2Hire
11 Luglio 2016   •   Snap Italy

2Hire, l’ecosostenibilità viaggia su due ruote

Arriva nella capitale il primo servizio di scooter sharing elettrico, un piccolo grande inizio per combattere il problema dell’inquinamento romano

Ancora una volta è la creatività dei più giovani a vincere nel mercato italiano. Siamo a Roma, dove tre ragazzi hanno dato vita ad un progetto nato nella loro città e per la loro città. Si tratta del servizio di scooter sharing più veloce ed ecologico che ci sia. Rivoluzione, semplicità e sostenibilità sono le parole chiave di 2Hire. Il progetto garantisce rapidità e semplicità di guida, accesso libero alla Ztl, maggiori possibilità di parcheggio ed ecosostenibilità. Uno degli obiettivi di questi ragazzi è far conoscere il mercato secondario dell’elettrico, diffonderlo, invitare i clienti ad aderire a questo tipo di alimentazione che, in futuro, potrebbe portare notevoli agevolazioni per combattere il problema dell’inquinamento.

Noi di Snap Italy abbiamo intervistato Filippo Agostino, Co-founder e CEO di 2Hire

Chi siete e quando nasce il progetto ?
Il progetto è nato un anno e mezzo fa, dall’idea di tre ragazzi romani, io, Matteo Filippi e Andrea Verdelocco. È nato per trovare una soluzione al traffico di Roma e alla poca mobilità della città stessa. L’ambizione era quella di portare un servizio più leggero e meno inquinante nella capitale. Questo è stato il punto di partenza, poi le nostre idee si sono pian piano evolute; oggi siamo in 7, quattro ingegneri, due economisti e un ragazzo che si occupa dei social media, stiamo crescendo e vogliamo crescere ancora.

Quali osservazioni sulla realtà attuale vi hanno portato a realizzare questo progetto ?Essenzialmente il problema di Roma con il traffico in generale, con il trasporto pubblico, con il parcheggio. Solo passeggiando per la città si capisce quale sia la portata di questi limiti e come questi, in un certo senso, pesino sulla vita del cittadino e della città stessa.

Servizio di scooter sharing, una valida alternativa al car sharing; quali sono i vantaggi ?
Il vantaggio più grande è sicuramente il tempo di noleggio, molto più breve rispetto ad un car sharing, dal momento che trovare parcheggio è molto più semplice viaggiando su due ruote. Poi, in generale, l’agilità di movimento nel traffico e oltre. E infine l’ecosostenibilità, qualità da non sottovalutare. In questo momento infatti molti stanno cercando di passare all’elettrico ma si tratta di un mercato ancora chiuso.

Quali sono i punti forti di 2Hire ? cosa offrite al vostro pubblico ?
Il nostro punto di forza è soprattutto lo sviluppo di un software che ci permette di portare l’interazione tra cliente e veicolo ad un livello superiore. Infatti non solo apriamo, sblocchiamo il mezzo, ma lo accendiamo, apriamo il bauletto, tutto direttamente dall’applicazione, eliminando completamente l’uso della chiavi. Si tratta inoltre di un software che può essere applicabile anche ai veicoli a tre, quattro ruote. Perciò non abbiamo puntato tanto sul mezzo, quanto sulla visual experience, sull’esperienza che il cliente dovrebbe vivere, affinché il servizio fosse il più facile e veloce possibile.

Come funziona 2Hire ?
È molto semplice. Bisogna registrarsi sul sito e poi scaricare l’applicazione; da qui il cliente cerca il motorino più vicino sulla mappa, si reca nel punto prescelto e sblocca il mezzo, apre il bauletto, si mette il casco e lo accende, tutto tramite app. Ovviamente la sicurezza in primis, quindi ogni veicolo è dotato di casco con annesse cuffiette igieniche.

Quali sono i costi del servizio ?
Ancora non ci sono ma saranno omologati a quelli presenti sul mercato.

Per quanto riguarda l’ecosostenibilità, quanto potrebbe essere incisivo l’utilizzo di mezzi più leggeri e soprattutto elettrici in una società come questa, afflitta dal problema dell’inquinamento ?
Il peso di un motorino rispetto a quello di una macchina è inferiore, quindi il nostro progetto è soprattutto un’iniziativa volta a cambiare la mentalità, per spingere i consumatori in generale a scegliere l’elettrico. Si tratta di un mercato ancora secondario e questo potrebbe essere il primo passo per cercare di estendere l’elettrico ad ogni veicolo. Indubbiamente a livello di incidenza sull’inquinamento, non saranno i nostri motorini a cambiare la situazione generale, ma potrebbe essere un buon inizio.

Chi vi fornisce gli scooter ?
Collaboriamo con una società che si chiama Energeko. Ci hanno fornito i mezzi e hanno realizzato delle modifiche su di essi per permettere l’inserimento del nostro software.

Chi finanzia il vostro progetto ?
Questo primo progetto pilota viene da Luiss, è l’università ad averci finanziati. Facciamo parte di un progetto più ampio, Green Mobility Luiss, che ha come punto chiave l’ecosostenibilità. Ovviamente questo potrebbe portarci ad attirare altri finanziatori, con l’obiettivo di espandere così il nostro servizio. Attualmente, infatti, siamo operativi soltanto nel mondo Luiss; si tratta di un servizio per studenti e professori.

Progetti per il futuro ?
Innanzitutto espanderci su tutta Roma, come un servizio di scooter sharing a flusso libero, e poi indubbiamente anche in altre città. Inoltre, essendoci focalizzati sul software e su tutto quello che c’è intorno, vorremmo poi, in futuro, applicarlo anche alle macchine, realizzando un qualcosa di ancora più grande.

Chiara Rocca