01 Novembre 2017   •   Snap Italy

Intervista a Rachele Morello, promessa della pallavolo italiana

«La fascia da capitano in Nazionale? Tante responsabilità e un po’ di pressione, ma anche un grande onore» – Rachele Morello

Tanto giovane quanto determinata la protagonista della nostra rubrica di sport di questa settimana. Parliamo di Rachele Morello (FB), palleggiatrice della Club Italia Crai. Diciassette anni da compiere il prossimo 7 novembre, 1.82 di altezza e una fascia da capitano al braccio. Per Rachele la pallavolo è passione e tradizione familiare, oltre un impegno che, con amore e difficoltà allo stesso tempo, concilia con il suo dovere principale, la scuola. Un fiore ancora giovane ma che ha tutte le carte in regola per sbocciare.

Leggete cosa ci ha raccontato.

Rachele Morello

Rachele, raccontaci come è iniziata la tua avventura con la pallavolo
È iniziata fin da subito. Sia mia madre che mia zia giocavano a pallavolo, quindi fin da piccola sono entrata nel mondo di questo sport e non sono mai uscita dal “giro”.

Qual è il tuo ruolo in campo e come ti alleni?
Sono una palleggiatrice. Gli allenamenti sono di diverso tipo: facciamo molti esercizi in sala pesi e poi in campo lavoriamo sulla tecnica e sulla tattica. Poi in genere quello che alleniamo di più sono qualità come la determinazione e la voglia di lavorare con tanto impegno. Si tratta di qualità essenziali per raggiungere i propri obiettivi.

Sei giovane, vai ancora a scuola. Come riesci a coniugare sport e studio?
Faccio il Liceo Scientifico qui a Milano. In genere dopo la scuola torno al Centro Pavesi, riposo un po’ e poi vado all’allenamento: il tempo per lo studio è tutto concentrato alla sera, dopo cena. Non è facile ma con un po’ di impegno si riesce a fare tutto.

Quanto è importante in uno sport di squadra come questo il “tutti per uno, uno per tutti”?
È essenziale essere molto unite, sia dentro il campo sia fuori, e aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà. Ho un bellissimo rapporto con le mie compagne di squadra. Vivendo tutte insieme per gran parte dell’anno si costruiscono bei legami, alcuni dei quali durano anche da diversi anni.

Cosa vuol dire per Rachele Morello essere capitano della squadra nazionale? 
Tante responsabilità e un po’ di pressione, ma è anche un grande onore ricoprire questo ruolo nella Nazionale Under 18. Ricordo ancora la prima convocazione. È stata diversi anni fa proprio qui al Centro Pavesi. Un momento molto emozionante.  Ho pianto sempre: prima, durante e dopo l’allenamento.

Quest’anno con l’Under 18 avete fatto il pieno: medaglia d’argento agli europei e oro ai mondiali. 
È stato un anno stupendo, iniziato ad Aprile con gli Europei, in cui abbiamo perso soltanto in finale per 3-2. Un percorso bellissimo che si è concluso nel migliore dei modi, con i Mondiali in Agosto. La medaglia d’oro è stata un’emozione straordinaria, credo non ci dimenticheremo mai le sensazioni che abbiamo provato in Argentina.

Giochi in Serie A. Com’è la pallavolo a quei livelli?
Tutto un altro mondo rispetto al settore giovanile. Affrontare giocatrici di questo livello e con tante esperienze alle spalle, ti dà sempre tantissimo.

Perché Rachele Morello gioca con la maglia numero 4?
Era il numero con cui giocava mia zia, per cui ho deciso di proseguire la tradizione di famiglia. Poi noi giocatrici di pallavolo siamo abbastanza scaramantiche. Abbiamo tantissimi riti, sia di squadra che individuali prima di una gara.

Hai degli idoli nel mondo della pallavolo?
Ammiro moltissimo Eleonora Lo Bianco (Fb), storica palleggiatrice della Nazionale, ora alla Pomì Casalmaggiore.

Che differenza c’è per Rachele Morello tra la pallavolo maschile e quella femminile?
Le differenze sono tantissime, prima di tutto la potenza fisica e la velocità del gioco. Poi a livello di seguito non saprei dire quale delle due è più seguita, io sicuramente consiglio di seguire quella femminile!

Rachele Morello fuori dalla pallavolo.
Non ho molto tempo libero al di fuori dello studio e della pallavolo, ma quando posso mi piace frequentare i miei amici di Settimo Torinese, con cui ho mantenuto i rapporti. E poi passare del tempo con la mia famiglia, soprattutto con le mie due sorelle più piccole.

Il tuo obiettivo è una carriera nella pallavolo?
Sarebbe un sogno continuare a giocare a questi livelli, mi piacerebbe moltissimo. Intanto mi preparo al meglio per i prossimi appuntamenti che sono il campionato di Serie A2 con il Club Italia e poi le qualificazioni agli Europei con la Nazionale Under 20.

Foto: https://www.facebook.com/rachele.morello

Chiara Rocca