adotta un museo
20 Novembre 2017   •   Carolina Attanasio

Adotta un museo, la campagna di ICOM per l’arte d’Italia

«Come si adotta un museo ? C’è un modo facile in cui potete dare il vostro contributo per prendervi cura dell’arte e aiutare a riportare allo splendore originario i capolavori danneggiati dai terremoti nel Centro Italia»

Prosegue il crowdfunding di Adotta un museo (sito ufficiale), la campagna attivata da ICOM lo scorso settembre per aiutare i Musei e le opere d’arte colpite dal sisma degli scorsi mesi in Centro Italia. Tra agosto 2016 e gennaio 2017, l’area appenninica tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo è stata colpita dal più importante fenomeno sismico avvenuto in Italia negli ultimi tren’anni. Questi territori sono custodi di uno dei principali paesaggi culturali del nostro Paese e ospitano un immenso patrimonio artistico, il cui valore non può essere quantificato. Oltre 30 musei, in queste zone, sono stati pesantemente danneggiati e molti professionisti museali, che hanno lavorato negli anni per lo sviluppo di queste istituzioni, si trovano oggi impossibilitati a proseguire il loro lavoro.

ICOM ha deciso di attivare Adotta un Museo, un crowdfunding online attivo sul sito di GoFundMe attraverso cui chiunque può sostenere il progetto di ricostruzione e rivalutazione delle aree colpite. Chi è ICOM? The International Council of Museums è l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali, il cui compito principe è preservare e comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, sia presente che futuro, sia materiale che immateriale. Come dire, è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. ICOM è stata fondata nel 1946, è un’organizzazione senza fini di lucro associata all’UNESCO e riunisce oltre 30.000 aderenti in tutto il mondo. Il Comitato Nazionale Italiano di ICOM è la principale associazione professionale del settore museale in Italia, il cui core è lo sviluppo e la difesa della professione.

Ma torniamo alle cose serie, come si adotta un museo ? La campagna, sviluppata sulla base delle richieste degli stessi musei, punta ad avviare progetti concertati e sostenuti da altre istituzioni, disponibili a offrire il loro aiuto. È stata pensata nel dicembre 2016, per supportare 34 musei danneggiati dai terremoti del 24 agosto, 26 agosto e 30 ottobre: scosse di assestamento, condizioni climatiche avverse e mancanza di lavori di pronto intervento hanno contribuito ad aggravare una situazione già delicatissima, vista l’antichità e la fragilità di alcuni siti.

ICOM metterà in contatto le offerte di solidarietà esterne con le esigenze di ogni singolo museo, il progetto è sviluppato secondo quattro macroaree.

  1. Restauro e valorizzazione dei beni danneggiati
    Qui gli interventi prevedono il restauro dei beni mobili con organizzazioni di laboratori all’interno degli stessi musei, il restauro in collaborazione con i centri di diagnostica, lo sviluppo di ipotesi su come valorizzare l’attività di restauro, l’organizzazione di mostre itineranti con i beni restaurati, con conseguente sviluppo di una logica di network, nonché lo sviluppo di un database e siti contenenti documenti e conoscenze acquisite durante i lavori di restauro.
  1. Restauro e recupero degli edifici museali
    Qui si parla di messa in sicurezza urgente degli edifici parzialmente colpiti, mediante la realizzazione di presidi specifici. Sono previsti anche interventi di recupero delle strutture museali colpite, che puntino al miglioramento antisismico, il restauro degli apparati decorativi e degli impianti danneggiati e la revisione e rifacimento degli allestimenti.
  1. Sostegno agli istituti museali per la ripresa dei servizi
    L’obiettivo, qui, è creare progetti speciali dedicati alla comunità, sul tema della memoria, della conoscenza dei rischi legati al terremoto, della ricostruzione, degli stili di vita rispetto alla sicurezza. Si prevede la messa a disposizione di una struttura mobile, che fornisca servizi culturali itineranti sul territorio; si prevede anche la possibilità che i musei limitrofi ospitino temporaneamente le opere di quelli danneggiati. È in calendario, inoltre, la creazione d’iniziative culturali sul territorio museale, che possano valorizzare i musei in circuiti che coinvolgano gli operatori museali.
  1. Valorizzazione del museo e del territorio di riferimento
    Si prevede di moltiplicare le iniziative culturali a tema con i paesaggi delle zone colpite dal terremoto, attraverso la creazione di punti di promozione territoriale in altri musei d’Italia e del mondo. Verranno realizzati dei prodotti multimediali di valorizzazione dei paesaggi culturali colpiti, adatti a una promozione di tipo virale. Verrà dato sostegno alle forme di comunicazione che vorranno contribuire a promuovere il paesaggio culturale e i prodotti editoriali dedicati, come campagne fotografiche o video sulle zone interessate.

Adotta un museo chiede il supporto di tutta la comunità museale internazionale, attraverso la realizzazione di piccole mostre didattiche accanto alle opere provenienti dalle aree terremotate, con l’ausilio di un tabellone esplicativo sul terremoto che ha colpito il Centro Italia e il posizionamento di un box per la raccolta fondi in loco, con le indicazioni per partecipare anche al crowdfunding online.

Se volete contribuire a recuperare l’immenso patrimonio artistico e mettere in sicurezza una delle più belle zone d’Italia, potete farlo qui.

Carolina Attanasio