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20 Agosto 2018   •   Redazione

Visitare Tivoli: una giornata tra antichità e natura

«Visitare Tivoli, alle porte di Roma, e scoprire le bellezze che offre è un ottima idea per trascorrere una giornata di fine agosto»

Dopo la gita fuori porta a Subiaco oggi vi consigliamo di visitare Tivoli (sito istituzionale), semplicemente raggiubile da Roma sia in macchina che con i mezzi pubblici. La fondazione di questa città risale ad un’epoca antichissima e visitandola vi meraviglierete di quante testimonianze del passato ci sono ancora oggi. Noi vi portiamo alla scoperta di alcuni luoghi che dovete assolutamente vedere, quindi che aspettate per scegliere una data per visitare Tivoli?

⦁ Villa Gregoriana

Vogliamo iniziare il nostro tour tra la storia di Tivoli da un luogo un pochino fuori dal centro. Si tratta di Villa Gregoriana, un parco dall’inestimabile valore ambientale ed artistico allestito nel 1834 su commissione di Papa Gregorio XVI. Villa Gregoriana è stata per anni in uno stato di degrado e di abbandono tanto che nel 2002 venne concessa al Fai. Grazie alle operazioni di recupero di questa organizzazione il parco è tornato allo splendore originario e dal 2005 è di nuovo visitabile. Subito dopo l’entrata nel parco girando a destra vedrete il punto in cui il fiume Aniene si getta formando una cascata di circa 130 metri d’altezza. A questo punto dovete raggiungere il “Ferro di cavallo”, cioè una piccola terrazza dalla quale potete ammirare la cascata in tutta la sua potenza. Altre due bellezze naturali si trovano nella parte centrale di Villa Gregoriana: parliamo della Grotta di Nettuno e di quella delle Sirene, entrambe cavità naturali che il fiume ha scavato attraverso la pietra. Passeggiare per Villa Gregoriana significa attraversare bellezze naturali, percorrere sentieri antichi e vedere da lontano i templi romani. La bellezza del parco era tale che in passato fu una delle mete predilette del Grand Tour di artisti e letterati.

⦁ L’acropoli

Dopo questa prima visita bisogna osservare più davicino i meravigliosi templi romani. Vi consigliamo di fermarvi un attimo sul Ponte Gregoriano e vedere da lontano l’acropoli. Sia di giorno che di notte la vista da qui non vi deluderà. L’acropoli è il posto più antico della città, un vero e proprio simbolo di Tivoli. Vedrete innanzitutto il Tempio di Vesta, dea del focolare. Ha una pianta rotonda e delle diciotto colonne corinzie originarie ne rimangono oggi quattro. Anche se gran parte della struttura non è più visibile, il tempio conserva ancora moltissimo fascino. Poco distante si trova il Tempio della Sibilla che è andato in gran parte perduto. Come il vicino Tempio di Vesta è stato edificato nel II secolo a. C., delle quattro colonne iniziali oggi ne possiamo vedere ancora due. Entrambi i templi in epoca medioevale vennero utilizzati come chiese.

A questo punto vi consigliamo anche di visitare il Tempio d’Ercole Vincitore. Anche se non rientra nel territorio dell’acropoli è un complesso monumentale che risale alla stessa epoca. È composto da un teatro, una piazza delimitata da portici e infine dal tempio dedicato ad Ercole, dio guerriero e protettore del commercio.

⦁ Rocca Pia

È il castello di Tivoli. Costruito nel XV secolo da papa Pio II Piccolomini, sorge in una posizione rialzata al centro della città. Il suo ruolo fu originariamente difensivo, da qui infatti si poteva controllare chi si avvicinava dall’esterno lungo la via Tiburtina e si potevano gestire allo stesso tempo le tensioni interne. Sfortunatamente l’interno non è visitabile ma recatevi comunque sul posto per vedere dall’esterno questo bell’esempio di fortezza composto da quattro torrioni. Adiacente alla Rocca è l’anfiteatro di Bleso, altra antichità tiburtina.

⦁ Villa d’Este

Molti scelgono di visitare Tivoli perchè hanno sentito parlare di Villa d’Este, che fa parte del patrimonio UNESCO. Si trova al centro della città sebbene non sia visibile dall’esterno, per visitarla bisogna entrare infatti da un portone che si trova a Piazza Trento. La villa è un autentico capolavoro del Rinascimento italiano edificato per volere del cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia ed innaugurato nel 1572. La villa venne abitata sempre da personalità illustri che la arricchirono con collezioni d’arte, affreschi e decorazioni. La villa appartené a lungo alla famiglia d’Este, successivamente passò invece agli Asburgo. L’edificio visse così un lungo periodo di degrato dovuto al disinteresse della corte austro-ungarica. che finì nella metà del XIX secolo quando a curare il palazzo fu il cardinale Gustav von Hohelohe. L’ultimo proprietario della villa fu l’arciduca Francesco Ferdinando. Dal 1918 Villa d’Este è proprietà dello Stato italiano che dopo le opere di restauro l’ha aperta ai visitatori. Entrando dal portone di Piazza Trento passerete per un cortile interno per poi visitare le ampie sale che oggi ospitano varie manifestazioni. Nelle stanze potrete osservare affreschi e decorazioni ad opera di vari artisti del tardo manierismo romano.

Sebbene la villa in sé sia stupenda, il vero gioiello è senz’altro il giardino. Ci arriverete scendendo dal palazzo attraverso una scalinata dalla quale il panorama è stupendo. Il giardino è stato realizzato da Alberto Galvani sul progetto dell’architetto Pirro Ligorio. A rendere unico questo luogo sono le numerose fontane che custodisce. Tra quelle indimenticabili ci sono le cento fontane, tutte disposte su un viale lungo cento metri. La particolarità del posto è tale che venne scelto per le riprese del film Ben- Hur. La Fontana di Nettuno è quella più grande e scenografica che sicuramente non passa inosservata. Il progetto di quest’opera era in origine di Gian Lorenzo Bernini ma venne poi modificata nel XX secolo. Ai lati della cascata si innalzano gli zampilli d’acqua, tra questi giochi d’acqua si trova la statua del dio Nettuno. Sopra c’è la barocca Fontana dell’Organo. Oltre le colonne e le statue che donano fascino alla fontana, il dettaglio che la rende unica è il fatto suona! Il flusso d’acqua genera dei suoni che ricodano quelli dell’organo, da qui il nome della fontana. Non lasciate Villa d’Este prima di aver fatto una bella foto ricordo tra le fontane.

⦁ Villa Adriana

Visitare Tivoli significa anche visitare Villa Adriana. Si tratta di un grandioso complesso voluto dall’imperatore Adriano, costruito nel II secolo con varie funzioni, ad esempio quella residenziale, di servizio e di rappressentanza. Questa Villa è una dei più spettacolari esempi di architettura romana che occupa ben 300 ettari. Adriano volle far ricostruire nella sua villa gli edifici sparsi per l’impero che lo avessero particolarmente impressionato. In realtà non si tratta di una semplice villa, anzi si potrebbe parlare di una vera e propria città costituita dal palazzo reale, alloggi per la servitù, piazze, terme e teatro. Tra le aree più belle vi segnaliamo il Pecile, ossia una piazza quadrata limitata da colonnati al cui centro c’è un bacino d’acqua. Passate poi al bellissimo Canopo, che ricorda uno degli affluenti del Nilo. La piscina è limitata da un elegante colonnato e dalla presenza di alcune statue di stampo greco che si rivolgono verso lo specchio d’acqua. Vistate per bene Villa Adriana, un luogo talmente ricco di storia che nel 1999 è stato proclamato patrimonio UNESCO.

Visitare Tivoli è un’esperienza della quale non vi pentirete! Sfruttate bene gli ultimi giorni di ferie visitando le bellezze del nostro Paese.

Giulia Pepe