treni storici
23 Marzo 2018   •   Redazione

Treni Storici: viaggi senza tempo fra paesaggi incontaminati

«Paesaggi incontaminati, panorami suggestivi e atmosfere d’altri tempi: questo ed altro troverete a bordo dei treni storici, alcuni dei quali percorrono meravigliosi luoghi della nostra penisola»

In un mondo abituato alle frecce rosse, i treni storici sono davvero un toccasana per le nostre anime. Grazie ai treni ad alta velocità in poche ore riusciamo ad arrivare anche da Nord a Sud del nostro paese, senza perdere tempo e permettendo alle nostre vite di continuare a scorrere con la solita fretta e frenesia. Ma Viaggiare con la v maiuscola, come ci insegna il nostro Claudio Pellizzeni, significa specialmente osservare i luoghi che attraversiamo, non solo arrivando in un batter d’occhio in una città, ma badando a tutto ciò che abbiamo percorso per giungervi.

treni storici

I treni storici permettono di farlo, e permettono di ammirare i luoghi più incontaminati e i paesaggi più suggestivi del nostro splendido paese. Tanti i percorsi che permettono ancora di percorrere quelle vecchie ferrovie, caratterizzate certamente dalla lentezza, ma anche da splendide visioni che solo i viaggi in treni storici possono regalarci.

I Treni Storici della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane

La Fondazione FS, costituita nell’ambito del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha uno scopo principale molto nobile, ossia quello di preservare, valorizzare e consegnare integro, a vantaggio anche delle generazioni future, un Patrimonio di storia e di tecnica. La Fondazione dispone di 357 treni d’epoca, di cui 302 operativi e 55 esposti al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che si trova in uno spazio di 36mila mq nelle ex officine borboniche dell’Opificio Meccanico e Pirotecnico. La voglia di ammirare lo splendore paesaggistico italiano si manifesta nei dati raccolti: la Fondazione FS, infatti, ha dichiarato che nel 2017 sono stati oltre 68mila i viaggiatori che hanno scelto i treni storici, e oltre 111mila in visitatori al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

Grazie al progetto binari senza tempo, la Fondazione FS ha riaperto 9 meravigliose linee ferroviarie, dedicate esclusivamente ai treni storici-turisti, quali la Ferrovia del Lago, Ferrovia della Val d’Orcia, Ferrovia del Parco, Ferrovia dei Templi, Ferrovia della Valsesia, Ferrovia del Tanaro, Ferrovia dell’Irpinia, Benevento – Bosco Redole, Maniago – Gemona. Vecchie linee che costituiscono un vero e proprio “museo dinamico che la Fondazione FS Italiane intende preservare e valorizzare. Tra queste, ve ne sono tre, che per la bellezza dei loro luoghi, meritano una menzione particolare.

Ferrovia della Val d’Orcia (Asciano – Monte Antico)

Questa splendida ferrovia attraversa una delle zone più belle del nostro paese da un punto di vista paesaggistico, ossia le campagne e le Crete Senesi, e il Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La Ferrovia nasce  nel 1996, grazie all’associazione FTI – Ferrovie Turistiche Italiane in collaborazione con la Fondazione FS; da quell’anno FTI organizza, con l’appoggio dell’Amministrazione provinciale di Siena e del Parco Artistico Naturale e culturale della Val d’Orcia, il Treno Natura, che dal 2011 è gestito da Terre di Siena.

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@Giuliano Sodi – Archivio Fondazione Fs Italiane (1)

Il Parco della Val d’Orcia è uno dei tesori inestimabili del nostro paese, e da questo treno potrete goderlo in tutto il suo splendore. Il Treno Natura presenta carrozze centroporte, sbuffi, fischi: un gigante completamente nero che vi porterà in un’atmosfera di altri tempi. Gli itinerari organizzati sono tanti, e permettono tutti quanti di godere di straordinarie viste paesaggistiche incontaminate sullo splendido territorio senese. Diversi anche gli eventi organizzati, e da segnalare assolutamente quello prossimo del 22 aprile 2018 – San Quirico d’Orcia, adatto ai wine lovers: infatti non solo potrete viaggiare in uno dei più bei treni storici in Italia, ma anche degustare uno dei vini più buoni del nostro paese. Qui per maggiori info.

Ferrovia del Tanaro (Ceva-Ormea)

La Valle Tanaro è un meraviglioso territorio ricco di fascino e contrasti: sospesa tra mare e montagna, Piemonte e Liguria, Italia e Francia, è caratterizzata da eccellenze botaniche e naturalistiche, beni storici e culturali. La linea ferroviaria Ceva – Ormea venne inaugurata per fasi tra il 1889 e il 1893. Con il progetto Binari senza tempo promosso dalla Regione Piemonte e da Fondazione Ferrovie dello Stato (con il supporto dell’Unione Montana Alta Val Tanaro) l’intera tratta è percorsa da treni storici calendarizzati, che hanno lo scopo di promuovere le eccellenze paesaggistiche e culturali dell’intero territorio. Un percorso curvilineo che incrocia e attraversa l’omonimo fiume nove volte, per mezzo di suggestivi ponti, come quello in entrata ad Ormea, costituito da circa una quarantina di archi, la cui bellezza e ingegneria vi lascerà sicuramente senza fiato. E’ l’ideale specialmente in inverno, in quanto l’immensa bellezza di queste terre si fonde con il candore della neve.

La Ferrovia del Tanaro (Linea Ceva-Ormea) è stata ufficialmente riconosciuta come turistica nel 2017  e la sua valorizzazione è oggi affidata all’Unione Montana Alta Val Tanaro. La direzione tecnica dei viaggi e la vendita dei biglietti sono invece affidate a   V. I.C. Tour Operator di Alba, professionista scelto appositamente dall’Unione Montana.

Ferrovia del Parco (Sulmona-Carpinone)

La Ferrovia del Parco è il secondo punto più elevato della rete FS dopo la stazione di Brennero, da cui si gode di una vista davvero mozzafiato. Salendo a bordo di carrozze d’epoca attraverserete il meraviglioso Parco Nazionale della Majella, in una ferrovia lunga 76 km che si adatta armoniosamente ad un territorio per sua natura poco incline ad essere ospitante.

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@Lorenzo Di Iorio – Archivio Fondazione Fs Italiane

La ferrovia parte da Sulmona, la splendida città dei confetti, e il treno costeggia i fianchi della montagna, passando per note località quali Cansano, Roccaraso e Rivisindoli. Grazie a questa meravigliosa ferrovia potrete ammirare stupendi panorami, le ricchezze naturali del Parco della Majella e anche del Gran Sasso. Capirete bene perché la Ferrovia del Parco si è guadagnata l’appellativo di Transiberiana d’Italia! Maggiori informazioni sul sito di FS.

Foto copertina: Credits @Francesco Valerio – Archivio Fondazione Fs Italiane, Ferrovia del Lago (3)

Francesca Celani