trafila pasta
12 Agosto 2020   •   Francesca Tantillo

La pasta del futuro: Airlight è la prima tralifa Hi-Tech per la produzione della pasta

Airlight è la prima tralifa Hi-Tech per la produzione della pasta: si tratta di un progetto ideato e brevettato da un team di giovani della Start-Up AMT che  ha realizzato  il primo sistema al mondo che permette di gestire la temperatura della trafila in modo preciso ed efficace. Il risultato è il più alto standard di qualità e sicurezza con la prima trafila “smart” al mondo.

La pasta del futuro è già qui, ed è italiana al 100%: Airlight è il nuovissimo brevetto 4.0 per la prima pasta a trafila “smart” al mondo sviluppato dalla start up AMT.  Si tratta di un progetto nato dalla passione e dalla determinazione di un gruppo di giovani toscani che facendo un’analisi sulla storia della lavorazione della pasta, hanno evidenziato alcune lacune che, nonostante gli sviluppi tecnologici, ancora erano presenti. È così che è nata la trafila Airlight che porta la produzione della pasta su un altro livello. Airlight, in effetti, sfrutta le tecnologie di ultima generazione.

«La tecnologia ha avuto un impatto molto positivo sull’industria alimentare e ha portato progressi in tutte le sue fasi, dalla materia prima al confezionamento ma c’è una componente fondamentale che non è mai cambiata in oltre 100 anni, ovvero la trafila di estrusione». Questo è ciò che afferma Daniele Foto, inventore del brevetto e CEO di AMT, che prosegue – abbiamo percepito la necessità di portare un adeguamento tecnologico e normativo a questa componente rimasta indietro nel tempo e ci siamo accorti che avevamo semplicemente rivoluzionato il mercato».

Qual è il segreto di Airlight?

La temperatura controllata. In questo modo la tradizione nella produzione del prodotto Made in Italy per eccellenza sposa tutte le esigenze delle tecnologie industriali moderne garantendo in primis la massima sicurezza di igiene alimentare e interconnessione dei sistemi per una gestione semplificata dei processi produttivi.

Come specifica Alex Spagnuolo CFO di AMT «Abbiamo ripercorso tutti gli sviluppi scientifici ed industriali a partire dal XIX secolo, quando le trafile venivano realizzate ancora in rame, fino ai tempi moderni dove si osservano con estrema precisione le microstrutture, la viscoelasticità degli impasti e la denaturalizzazione delle proteine in funzione della temperatura di estrusione». Il 2019 è l’anno della svolta  quando viene depositato in Italia il brevetto industriale che ha rivoluzionato il concetto di trafila, dando delle risposte alle lacune tecniche già denunciate in ambito scientifico.

Oggi grazie alla tecnologia Airlight™ la temperatura delle trafile si può controllare in modo preciso ed efficace. Qualità del prodotto e tecnologie di ultima generazione per le industrie: sono i due punti chiave che rendono la trafila 4.0 un vero e proprio sistema di produzione che garantisce la piena gestione della T della trafila durante la lavorazione. Lo scopo è proprio quello di  preservare le proprietà organolettiche della pasta, aumentare la produttività senza rinunciare alla qualità del prodotto finale. In questo modo si possono gestire da remoto le fasi di estrusione.

Con questo brevetto la termoregolazione delle trafile avviene in modo capillare. Infatti ogni foro di estrusione è sottoposto a uno scambio termico che rende il prodotto trafilato più omogeneo, anche nelle trafile più grandi. Un flusso d’aria termoregolata viene iniettata nella trafila per scambiare calore con la camera interna. Un sensore comunica la temperatura della trafila al sistema elettronico che gestisce il calore e il flusso d’aria. Ed è proprio questo sistema che permette di monitorare e gestire la temperatura, calda e fredda, in entrambi i modi e di mantenerla costante nel tempo. È possibile selezionare diverse temperature e l’utente potrà sperimentare e determinare la sua configurazione ideale. Il range di temperatura selezionabile è da 20°C a 200°C ed è correlato al tipo di impasto che si  utilizza. I sistemi di termoregolazione ad aria non richiedono pressioni di esercizio elevate e quindi sono sicuri anche ad alte temperature.

La pasta del futuro strizza l’occhio all’innovazione tecnologica senza rinunciare a ciò che l’ha resa il simbolo del Made in Italy, ovvero la tradizione.

«Con questa trafila rivoluzioniamo il mercato della pasta in Italia e nel mondo puntando sull’efficenza dell’industria e sulla qualità per il consumatore finale»
Daniele Foto

Francesca Tantillo