Time in Jazz 2020
08 Giugno 2020   •   Carlotta Giuliano

Time in Jazz 2020: l’edizione che sfida il Coronavirus è dedicata a Ezio Bosso

«La 33esima edizione di Time in Jazz si farà e sarà epica. Con la massima attenzione alle norme di sicurezza, il festival di musica Jazz ideato da Paolo Fresu ad agosto 2020 riaprirà la stagione dei concerti dal vivo.»

Come da tradizione, anche quest’anno, nonostante tutto, ad agosto prenderà il via la 33esima edizione del festival di musica jazz ideato dal trombettista Paolo Fresu. Il Time in Jazz 2020 a Berchidda, in Sardegna, riunirà artisti del calibro di Rita Marcotulli, Cristina Zavalloni, Guglielmo Pagnozzi, Roy Paci, Daniele Silvestri e Fabio Concato, fino allo stesso Paolo Fresu, per un appuntamento straordinario sotto vari punti di vista. Il titolo scelto, “Anima” e in sardo “Anemos”, è un omaggio alle cose fondamentali seppure impalpabili, come la cultura. La festa sarà dedicata a Ezio Bosso, il genio musicale scomparso da poco, che qualche anno fa fu ospite dell’amico Fresu e i suoi per quattro indimenticabili concerti, e a Gianni Rodari, di cui si festeggia quest’anno il centenario della nascita.

Durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi da remoto gli organizzatori ci hanno tenuto a specificare che come ogni anno grande importanza sarà riservata al racconto e alla valorizzazione del territorio sardo, in particolare dell’Alta Gallura, con progetti dedicati. Proprio a proposito di questo argomento, Paolo Fresu ha aperto il discorso di presentazione del suo festival annoverando tra i primi motivi per cui ha scelto di non fermarsi davanti alle difficoltà poste dall’emergenza sanitaria proprio la volontà di sfruttare l’indotto economico che un evento del genere ha sempre prodotto e, anche se in misura ridotta, potrà produrre anche quest’anno. Un messaggio positivo per la comunità, per la ripresa, per far vedere che si può ripartire seguendo le regole e trovando soluzioni intelligenti e creative.

Inevitabilmente, dunque, questa del Time in Jazz 2020 dovrà essere un’edizione contraddistinta dalle rigide misure di sicurezza previste dai protocolli contro la diffusione del contagio del Coronavirus. Lo svolgimento degli show sarà reso possibile da diversi accorgimenti adottati dagli organizzatori per aderire alle direttive del governo in materia di spettacoli dal vivo: in Piazza del Popolo, a Berchidda, dove in genere si tengono gli eventi serali di maggior afflusso in cartellone, non sarà allestito un grande palco come in occasione delle passate edizione del festival, ma una pedana rialzata. Sarà ridimensionato anche il numero dei posti in platea, che oscilleranno tra 300 e 400, con le poltroncine distanziate come previsto dalle disposizioni vigenti. Inoltre, l’accesso all’area concerti verrà garantito solo con biglietti o abbonamenti digitali, scaricabili su smartphone e da esibire all’ingresso.

Per il trentatreesimo anno, inoltre, tra le diverse iniziative parallele che interesseranno il cinema, l’arte, la letteratura e l’ambiente, riserverà uno spazio speciale a un progetto ideato per l’educazione musicale dei bambini. Nato in collaborazione con la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano e coordinato dall’Associazione Il Jazz va a Scuola, Time to Children ha l’obiettivo di promuovere, sviluppare, diffondere e valorizzare nella scuola il linguaggio del jazz, le pratiche dell’improvvisazione e dell’invenzione e la conoscenza degli aspetti socioculturali e musicali di questi ambiti.

 

Foto credits: Simone Cecchetti e Roberto Cifarelli

 

Carlotta Giuliano