Ezio Bosso
15 Maggio 2020   •   Raffaella Celentano

Ezio Bosso: addio al maestro che non ha mai smesso di sorridere

«Si è spento, all’età di 48 anni, il maestro italiano Ezio Bosso. Musicista e compositore di fama mondiale, nonostante la malattia aveva continuato a farci emozionare con la sua musica»

Il mondo della musica piange uno dei fenomeni più amati e acclamati degli ultimi anni. Ci ha lasciati Ezio Bosso, da molti definito “il pianista che sapeva commuovere” oppure “il maestro che non ha mai smesso di sorridere”. Da tempo malato, aveva deciso di non abbandonare la musica, sua passione oltre che professione, continuando a suonare e comporre nonostante le gravi difficoltà a cui andava incontro ogni giorno.

L’infanzia e i primi successi

Nato nel 1971 a Torino, Ezio Bosso proveniva da una famiglia semplice che lui stesso definiva una famiglia di idealistiche cercava di liberarsi attraverso la cultura”. A 4 anni si avvicina per la prima volta alla musica e a 10 inizia a studiare pianoforte al Conservatorio. Ha spesso raccontato della sua lotta contro i pregiudizi, della sua voglia di riscattarsi e di realizzare i propri sogni nonostante le difficoltà. Ha dimostrato, sin da giovanissimo, che il figlio di un operaio può essere qualsiasi cosa desidera, può riscattarsi e vincere, se guidato dalla passione. E lui di passione ne aveva tantissima. La sua giovinezza trascorre tra avventure musicali interessanti e a volte inaspettate: a 14 anni entra a far parte del gruppo Statuto, con cui suona per circa un anno e mezzo con il nome d’arte di Xico, mentre a 16 anni fa il suo debutto come solista sul palco di Lione. Poi, appena 18enne, inizia a girare il mondo insieme alle più importanti orchestre.

«Più che scegliere la musica, è la musica che m’ha scelto, ne avevo più bisogno degli altri»

L’incontro con Ludwig Streicher cambia la sua vita e lo porta all’Accademia di Vienna, dove studia contrabbasso, composizione, direzione d’orchestra. In seguito suona nella Chamber Orchestra of Europe di Claudio Abbado, con cui instaura un legame non solo artistico ma di profonda stima e amicizia. Dopo la morte di Abbado, nel 2017 è proprio Ezio Bosso a farsi carico dell’eredità del maestro milanese, portando avanti l’Associazione Mozart14, nata a Bologna per portare la musica nei luoghi del dolore, nelle carceri, negli ospedali. È così che nasce la sua idea della musica come terapia.

Ezio Bosso Ezio Bosso

Gli anni più difficili

Nel 2011 inizia il suo calvario. Operato per una grave neoplasia viene in seguito colpito da una malattia neurodegenerativa. Ma ciò che per molti si sarebbe tradotto nella fine della carriera musicale per Ezio Bosso segna una rinascita, una nuova occasione per mettersi in gioco. Continua a suonare, comporre e dirigere, nonostante le difficoltà, nonostante il dolore, e con il suo solito entusiasmo. Nel 2016 sale sul palco del Festival di Sanremo come ospite d’onore eseguendo Following a bird, composizione contenuta nell’album The 12th Room. Un’esibizione che l’ha fatto conoscere e apprezzare dal grande pubblico, che ci ha fatti emozionare e in qualche modo ci ha ispirati. Da quel momento i suoi interventi televisivi sono diventati sempre più frequenti: con la sua musica e le sue parole riusciva a parlare a tutti, arrivava dritto al cuore e ci spronava a non lasciarci abbattere dalle difficoltà della vita. Non si arrendeva e non aveva paura, era ironico con se stesso e rigoroso con la sua musica, si prendeva in giro e allo stesso tempo si preoccupava del futuro, ma ciò che chiedeva al mondo era di continuare a ricercare la bellezza in ogni sua forma.

«La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme.»

Oggi ci ha lasciati un grande maestro, ma soprattutto un grande uomo, che potremo ricordare per sempre grazie alla sua musica e ai suoi insegnamenti. Lui che ci ha augurato più volte di perderci, per ritrovarci. Ci ha chiesto di reagire alle difficoltà senza farci abbattere dalla paura. Ci ha insegnato che, nonostante gli ostacoli, la vita merita di essere vissuta fino in fondo, confidando sempre nella bellezza, nell’arte e nel futuro. Lui è in ogni nota che ha suonato, in ogni pezzo che ha composto, in ogni scelta di coraggio e passione.

Raffaella Celentano