Smog Free Tower: la torre che trasforma lo smog in aria pulita

Il problema dell’inquinamento atmosferico è ormai divenuto un triste compagno di avventure. Nonostante le diverse misure prese dalle diverse autorità di governo, compreso quello italiano, soluzioni immediate che possano dare sollievo a questo malessere, non sembrano esserci. O forse si?

Lo sviluppo delle nuove tecnologie applicate, insieme ad un pizzico di genialità dell’uomo, hanno portato alla costruzione della Smog Free Tower, una torre alta sette metri per ripulire l’aria dalle nostre città. L’invenzione è da attribuire all’architetto olandese Daan Roosegaarde.

In altri termini lo potremmo definire “il più grande depuratore d’aria del mondo” (per citare le parole del suo inventore). La struttura funziona come un gigantesco aspirapolvere, in grado di risucchiare oltre 30mila metri cubi di aria ogni ora. Il primo prototipo, alimentato a energia eolica, è stato impiegato alla città di Rotterdam. Una volta immagazzinata l’aria inquinata, è in grado di isolare le particelle ultrasottili e restituire aria pulita.

L’organizzazione mondiale della sanità ha già lanciato l’allarme da tempo: più dell’80% delle città del mondo presenta livelli di inquinamento superiori ai limiti posti. Tra queste c’è proprio la città di Rotterdam, che è una di quelle più inquinate nel mondo. Con il primo prototipo, proprio istallato nella città olandese, sarà possibile avviare il cosiddetto “Rotterdam Climate Initiative”, che mira a ridurre del 50% le emissioni inquinanti entro il 2025.

La Torre potrà essere applicata in ogni città del mondo. In particolare la tecnologia impiegata, è stata acquistata dal comune di Pechino (ogni giorno in Cina muoiono 4mila persone per lo smog), che mira a farne di modelli più grandi, capaci di incamerare maggiori concentrazioni di polveri inquinanti, nel tentativo di arrestare la grave situazione ambientale cittadino. In lista di attesa per il prototipo ci sono già Città del Messico, Parigi e Los Angeles. Smog Free Tower, una spinta in più per un mondo più green.

Gabriele Ferrieri