skillshow
13 Aprile 2017   •   Snap Italy

Skillshow: il social network dello spettacolo

«A Casa Sanremo si è presentato al grande pubblico, ma qui su Snap Italy potrete conoscerlo ancora più da vicino. Si tratta di Luca Lauro, fondatore di Skillshow, il social network italiano del mondo dello spettacolo»

Ecco a voi Skillshow, il primo social network italiano del mondo dello spettacolo. Una piattaforma che potrebbe aver colmato il vuoto tra i servizi di ricerca professionali, evolvendo il concetto di social networking. Skillshow mette direttamente in contatto gli artisti con i produttori, i manager con i noleggiatori di attrezzature e locali, e tanto altro ancora. Il tutto in maniera semplice, intuitiva e, sopratutto, gratuita. L’interfaccia è molto user friendly, e incorpora il meglio di tutte le piattaforme social esistenti. Presentato a Casa Sanremo, durante la kermesse di febbraio 2017, Skillshow ha tutte le potenzialità per raccogliere i tanti professionisti che, in un modo o nell’altro, erano stanchi di auto-promuoversi con i social network, perché considerati stancanti o inutili. Un chitarrista prestato al marketing che si occupa di post-produzione cinematografica: stiamo parlando di Luca Lauro, ovvero il fondatore di Skillshow, che abbiamo intervistato davanti ad un buon piatto di rigatoni.

Ciao Luca, raccontaci un po’ di Skillshow.

Il progetto Skillshow si è concretizzato attorno alla fine del 2016 inizio 2017. Tre anni fa cominciammo la nostra avventura dalla piattaforma SoundtracksPRO, che attualmente fornisce sonorizzazioni, jingle, colonne sonore per Tv, cinema, teatro, radio ed eventi, ed è uno strumento indirizzato agli addetti ai lavori. Partendo da questo presupposto, arrivati ad un certo punto ci siamo chiesti: “perché non fare un social network che mette in contatto tutti coloro che ruotano attorno al settore musica in ogni sua forma?” Da questa idea nacque Soundooser. In questa versione si potevano già vedere i vantaggi che un’app come la nostra poteva offrire; come in un vero e proprio social tutti parlavano in maniera orientata al topic e senza distrazioni, ma ci accorgemmo subito che avremmo potuto espandere la piattaforma a tutte le forme di intrattenimento. Ed è così che nasce SkillShow.
Il nostro team è composto da persone che lavorano a stretto contatto con ogni settore dell’entertainment, e questo ci permette di avere una conoscenza ampia dei settori presenti nel social network. Da diverso tempo collaboriamo con il consorzio Gruppo Eventi, ovvero uno dei maggiori organizzatori e produttori di eventi sia di musica che di spettacolo: da Miss Italia a Casa Sanremo, i Nastri d’Argento, il Giffoni film-festival e molte altre kermesse di rilievo. A partire da quest’anno siamo stati chiamati con grande soddisfazione a far parte del consorzio.

Ecco, qual è stato il vostro ruolo a Casa Sanremo?

Per Casa Sanremo siamo stati per il secondo anno consulenti musicali, realizzando, peraltro, la sigla ufficiale dell’evento. E proprio durante quei giorni, trovandoci a contatto con tutto il mondo dello spettacolo, della Tv e della Moda, abbiamo visto la nostra idea realizzarsi all’atto pratico, come se Skillshow si fosse evoluto da solo. Lo stesso proprietario di Gruppo Eventi ci suggerì d’inseguire questo progetto, mosso anche lui dalla necessità di trovare persone, attrezzature e luoghi per organizzare i loro eventi.

Qual è la differenza rispetto ad altre piattaforme social?

La prima? Siamo l’unico social network completamente made in Italy che opera nello spettacolo. Rispetto a Facebook, dove tante notifiche e post possono risultare fastidiosi e non interessanti, qui non si perde tempo. Linkedin stesso è uno strumento più professionale ma è altresì limitato, poiché non unisce le due cose: ovvero lo strumento professionale e il social networking.

E dunque, spiegaci, come funziona Skillshow?

Skillshow, dall’inglese “mostra i tuoi talenti”, crea un evoluzione tra il sistema dei like di Facebook e la conferma di competenze su Linkedin. È lo stesso utente iscritto a completare la scheda delle proprie skill. Il motore del sistema interagisce con le competenze e le relative conferme delle stesse da parte della community. Le skill vengono indicizzate a seconda delle ricerche che fanno altri utenti o aziende. Ad esempio, se voglio organizzare un festival di musica etnica e sono iscritto come organizzatore, con Skillshow ho la possibilità di trovare le persone, i luoghi e le attrezzature che mi servono senza fare alcuna fatica. Comincio a selezionare le figure di cui ho bisogno in dettaglio, mentre dall’altro lato, quei professionisti che sono idonei, possono altresì candidarsi per quell’evento.
Inoltre gli utenti hanno anche un marketplace dove vendere beni o servizi, dalla strumentazione alla didattica fino a servizi di ticketing. Anche un negozio di strumenti musicali può creare la sua pagina su Skillshow e vendere i propri prodotti. Da ultimo, una chicca che gli amici e i personaggi pubblici hanno apprezzato, è il fatto che qui non c’è limite ai contatti che si possono avere (mentre Facebook ha il limite a 5000).

Tecnicamente chi ha costruito il codice dell’app, considerando che non è facile mettere insieme tutto queste feature?

Siamo partiti da una base di social software esistente. I nostri sviluppatori hanno poi implementato il codice secondo le nostre esigenze mentre, per quanto riguarda l’app, l’abbiamo creata da zero. A Casa Sanremo presentammo la versione beta agli addetti ai lavori, e tutti ne rimasero entusiasti. La versione completa sarà navigabile in modalità open, dove tutti i contenuti pubblicati saranno visibili a chiunque entra nel portale, e in una modalità indoor, dove i contenuti saranno visibili solo da chi è parte della tua cerchia di collegamenti. Sarà data la possibilità a tutti di avere delle vetrine in evidenza dove promuoversi, sia a pagamento, sia tramite un sistema che premia la tua popolarità virale. Ovvio che se sei scarso o se il tuo servizio non ha valore, a prescindere dal lato economico, non potrai avere più skill o più offerte di lavoro di quelli che hanno competenze vere. Un artista potrà avere il suo quarto d’ora di celebrità, ma senza le adeguate competenze diventerà presto una meteora.

Parlando di soldi, non avete paura di essere oggetto di persone più interessate a scalare le classifiche skill e di cedere a pressioni economiche?

L’architettura del software in realtà non lo permette. I veri proprietari e moderatori di Skillshow sono gli utenti stessi, i quali possono anche annullare le competenze già confermate. Chi organizza eventi non ha vantaggi nel prendere service o artisti che non valgano veramente. Il feedback immediato che si riceve sulla nostra piattaforma determina il tuo successo. Puoi avere tutti i soldi che vuoi ma, se le tue skill sono solo sulla carta, non riuscirai ad avvantaggiarti su gli altri.

Potremmo definirlo un social network che premia la meritocrazia?

Assolutamente sì, il fatto che tu venga premiato con le skill è sintomatico. Non esiste qui uno strumento alternativo che ti possa far diventare più famoso di altri

Qual è una fonte di guadagno che vi offre Skillshow?

I guadagni maggiori sicuramente verranno dalla pubblicità di negozi o aziende più o meno grandi che vogliono aprire il proprio profilo su Skillshow. Pensa ad un Ticket One ad esempio: se nel social ho mostrato interesse per un certo tipo di musica, ricevo notifiche di eventi che mi interessano nella mia città e posso acquistare il biglietto con un click che mi indirizza al fornitore dei tagliandi. Questo vale per tutti quelli che sono presenti nel social con la vendita di beni o servizi, con tutte le evoluzioni che ne potranno scaturire in futuro.

Certo tutto questo ha bisogno di tante persone che ci lavoreranno in maniera dedicata.

Ovviamente stiamo già espandendo il nostro team, prendendo dipendenti che si dovranno dedicare solo al back office, così da monitorare costantemente Skillshow. E siamo abbastanza fiduciosi di crescere ancora: se avremo il successo che tutti prevedono, ci sarà bisogno, sicuramente, di tanta altra forza lavoro.

Non pensi che i puristi della musica o gli artisti non allineati al perbenismo tipico di Sanremo rimarranno volutamente fuori da Skillshow?

Chi entra in Skillshow credo possa avere solo dei benefici. Guarda al successo dei talent, funzionano perché tutti vogliono dimostrare di saper fare qualcosa. A noi serve questa tendenza sociale, il core business di Skillshow vi ruota attorno. Perché starne fuori? Pensa ai casting di Amici o X Factor. Con noi un casting si potrebbe fare direttamente online, senza girare tutta l’Italia. Su Skillshow anche una ballerina di fila che crede di poter fare di più può partecipare a un casting da prima ballerina e vincerlo.

Quindi che ne pensi dei talent? Come si posiziona Skillshow a riguardo?

I talent servono molto ma “spremono” le persone, cercando quel talento assoluto che un giorno possa diventare una stella. Ma che succede a quelli che arrivano secondi? Sono bravissimi anche loro, e forse lavoreranno lo stesso in futuro. Sono proprio questi artisti che troveranno un grande vantaggio a iscriversi a Skillshow. Chi è un talento incompreso potrebbe avere un’altra possibilità di sfondare, e chi non ha quelle doti potrà comunque usufruire di un eccellente strumento di ricerca lavoro, situato subito sotto al mainstream, che in ogni caso vale il 60% del settore.

Siamo in versione beta, cosa succederà nel prossimo futuro?

Intanto si può fare l’iscrizione gratuita ed inserire le skill, usare le funzioni tipiche di un social e utilizzare alcuni servizi. Noi lavoriamo continuamente all’implementazione di tutte le funzioni, proprio perché vogliamo che sia presto operativo anche nelle versioni mobile. Per questo godiamo anche della collaborazione di molti artisti di tutti i campi, che ci guidano fisicamente nel miglioramento dell’interfaccia. Dovremmo essere essere pronti per la prima settimana di maggio.

Avete già organizzato degli eventi o delle campagne per promuovere Skillshow?

Intanto abbiamo siglato un accordo con la kermesse Miss Italia per curare la consulenza musicale. E poi, gestendo direttamente il marchio Sanremo Story, faremo una serie di eventi durante tutto l’anno che ci daranno molta visibilità. Lavoriamo costantemente per sviluppare e siglare accordi oltre a quelli che già abbiamo. A Casa Sanremo abbiamo anche registrato diverse clip con tanti cantanti e addetti ai lavori, che nei prossimi giorni gireranno nel web per promuovere il lato social dell’iniziativa.

Quanti utenti prevedete di avere da qui a sei mesi?

Con una campagna adeguata ipotizziamo che almeno il 10% degli utenti social italiani possano iscriversi su Skillshow. In tre anni crediamo di raggiungere i 12-13 milioni di utenti in Europa. Il web e i canali social hanno già fatto diventare famosi artisti che non ti aspetteresti. Crediamo molto nel progetto e abbiamo avuto un riscontro molto positivo da tutti quelli che lo hanno visionato.

In basso la galleria dell’evento di Casa Sanremo, mentre cliccando qui potete vedere la conferenza di presentazione di Skillshow a Casa Sanremo.

Flavio Mezzanotte