shopping in Sardegna
17 Agosto 2018   •   Anita Atzori

Shopping in Sardegna, 4 modi per farlo fuori dagli schemi

«Shopping in Sardegna, 4 modi per farlo in maniera ricercata e fuori dagli schemi. Non vi porterete a casa costumi e borse, ma pezzi unici introvabili»

Che in Sardegna ci sia il più bel mare d’Europa è un dato certo. Che ci siano le spiagge più suggestive d’Italia è ormai consolidato. Che ci sia invece un percorso turistico dedito allo shopping, ma sopratutto all’acquisto di souvenir, prodotti artigianali e capi d’abbigliamento tipici del territorio è una notizia che non tutti sanno. Lo shopping in Sardegna è un po’ come il tetris, dovete indovinare, giocare d’astuzia e sopratutto sapervi muovere. Non aspettatevi la tipica passeggiata tra le vie del centro a caccia di ultime tendenze, ma piuttosto una sfida con voi stessi per trovare negozi e piccoli laboratori dove l’ultima moda non è contemplata e nemmeno conosciuta.

Si tratta invece di storia, di antiche tradizioni e di tutto ciò che è rimasto intatto nel tempo nonostante l’innovazione, l’epoca moderna e quella voglia di distaccarsi per sentirsi un po’ più globalizzati. Lo shopping in Sardegna ha un fuso orario tutto suo, arriva quando in Italia è già fuori moda, non si sa quanto dura e nemmeno se verrà apprezzato. Però ci sono cose che solo un’isola può conservare, e forse questa è anche la potenza del mare e del suo distaccamento dalla terra ferma, da tutto ciò che cambia velocemente senza pensare. Quindi, se siete in questa magica terra seguirci nel nostro percorso sarà un po’ in salita. Dovrete mettervi in macchina, percorrere chilometri, strade strette e viuzze non asfaltate. Arriverete ad odiare il caldo e forse anche l’estate, ma quando sarete in cima troverete tutto ciò che serve per farvi ricordare questo posto nella maniera più semplice possibile. Acquisterete prodotti tipici, olii preziosi, abiti incantevoli e tanta, ma tanta passione. 1, 2, 3… GO!

Sardegna Autentica

Vi permette di conoscere il lato più tipico dell’Isola con un semplice click. Un sito e-commerce nato dall’idea di voler promuovere l’enogastronomia e l’artigianato sardo secondo le regole 2.0. Prodotti a km 0 la cui filiera di produzione raggiunge il consumatore con un solo passaggio creando così un filo diretto coi clienti stranieri e tutti coloro che vogliono il meglio al giusto prezzo. Dal formaggio pecorino, al pane carasau, ai coltelli tipici sardi per immergervi in un atmosfera ferma a cento anni fa. Lo shopping in Sardegna qui dentro prende vita con una serie di piccoli artigiani locali che producono pezzi di immenso valore non acquistabili dalla grande distribuzione e per questo ancora più ricercati. Un mercato chiuso nelle sue logiche di condivisione, che “ce la vuole fare a modo suo”. A tal proposito vi consigliamo di acquistare il Filu Ferru al finocchietto selvatico di Santu Lussurgiu, un liquore distillato a base di vini bianchi freschi, semi di finocchio e acqua delle fonti di S. Leonardo nel cuore del paese. Altro prodotto da non farvi scappare è l’olio essenziale di lavanda prodotto da L&C Bioessenze srl nel paese di Aggius. Questo miracoloso olio viene prodotto con una varietà di lavanda officinale presente solo sull’Isola e dalle grandi proprietà curative. Distillato col vapore il suo intenso profumo può essere utilizzato direttamente sull’epidermide o amalgamato con altri oli essenziali quali rosa, neroli o agrumati. Per finire nel vostro beauty non può mancare il sapone all’olio d’oliva dell’azienda agricola Ozzastrera di Bolotana. Un prodotto per la cura del corpo eccezionale, che ottiene numerose proprietà benefiche proprio col passare del tempo. La sua origine risale al 2.800 a.c in epoca babilonese, ed ora l’azienda lo ha riprodotto secondo le caratteristiche primordiali proprio per riscoprire tutti quei poteri dermo-cosmetici che un tempo erano fonte di bellezza e longevità.

Esseffe Gioielli di Sardegna

Non potete andarvene via senza aver fatto il giusto shopping in Sardegna. E qual è il giusto shopping? Senz’altro quello che vi porta da Esseffe, un negozio e laboratorio artigianale dove il gioiello rappresenta non solo voi stessi ma anche ciò che vi circonda, e quale modo migliore di rappresentare l’isola se non usando il corallo e la filigrana. L’artista di questo capolavoro è il maestro orafo Francesco Serra che nel 1983, forte di un esperienza lavorativa passata come apprendista in varie botteghe dell’isola, apre a Dorgali quello che ora è considerato uno dei templi della gioielleria sarda per eccellenza. Creazioni inedite, interamente lavorate a mano, dove si intrecciano materiali tipici e di gran valore. Tra i più apprezzati senza alcun dubbio vi sono i gioielli di oro e corallo, finemente lavorati e dai colori unici e la filigrana sarda, uno dei gioielli tipici del matrimonio isolano.

Il tappeto sardo di Sartapp

È una delle aziende più famose a livello nazionale per la produzione di tappeti sardi artigianali. Nasce nel 1978 a Samugheo dalla passione di Basilio Sanna per i tappeti lavorati a mano, uno dei tratti caratteristici dell’artigianato sardo. Lana e lino lavorati nei tradizionali telai per un prodotto unico nel suo genere e forte di un passato mai dimenticato. La sfida? Promuovere un commercio dei tappeti improntato su dinamiche più moderne e all’avanguardia, senza mai tralasciare il suo carattere antico e ricercato. Stefania, Carlo e Fabrizio, figli di Basilio ed Elisabetta, giovani e pronti ad avventurarsi nel fantastico mondo dell’home made contemporaneo accettano la sfida del nuovo mercato artigianale proponendo creazioni su misura e complementi d’arredo dal gusto inimitabile, tutti ispirati alla tradizione e qualità sarda. Tende, tappeti, lenzuola e copri cuscini sono solo una parte della vasta gamma di Sartapp.

La seta di mare di Chiara Vigo

È considerata “l’ultimo maestro” in grado di saper lavorare quella che è una delle più preziose sete al mondo. Il bisso, derivato da un mollusco chiamato Pinna Nobilis, molto simile alla cozza, racchiude al suo esterno un filo pregiato a base di bava di cheratina, che viene utilizzato per ancorarsi al fondale marino. Il bisso un tempo veniva utilizzato per cucire gli abiti di Salomone e Nefertari, ma anche i guanti dei re d’Italia, da qui la sua grande importanza tra i tessuti più pregiati al mondo. Tale seta può essere lavorata col telaio a pedale o a mano con le unghie, ma richiede una grande tecnica che solo pochi fortunati hanno avuto il privilegio di conoscere. Chiara Vigo infatti l’unica donna in Italia, o meglio sull’isola di Sant’Antioco, a saper lavorare questo filo. A seguito di alcuni problemi di allacci alla rete elettrica non è stato possibile tenere in piedi l’unico museo del bisso che la stessa fondatrice aveva creato con tanto amore, così ora il suo angolo nascosto è una piccola stanza nel quale riceve gruppi di 15-20 persone provenienti da tutto il mondo. Donna di grande determinazione e talento, continua il suo lavoro senza mai arrendersi e facendo tesoro delle piccole donazioni cittadine. Col bisso è possibile realizzare tappeti e abbigliamento che richiedono anche anni di lavorazione.

Questo non è proprio shopping in Sardegna ma più che altro un modo personale di scoprire l’isola fuori dai comuni schemi di produzione e vendita dell’artigianato. Dove prima di acquistare è necessario conoscere, e prima di conoscere è necessario volerlo. Non semplici prodotti tradizionali, ma veri e propri tesori di un isola ancora misteriosa. Vi cambieranno la vita, o forse il vostro modo di vederla.

Anita Atzori