Santuari italiani e dove trovarli, in viaggio alla ricerca del sacro
«Non avete bisogno di essere dei devoti credenti per apprezzare la bellezza straordinaria dei santuari italiani, delle perle architettoniche e d’ingegno tecnico, costruiti nei posti più impervi, lontano dalla calca, perché la fede ha bisogno di silenzio»
Tra le rare tracce di cui essere più riconoscenti alla religione, i santuari italiani sono in pole position, combattendosela di buon grado col resto dell’architettura e dell’arte che – vi piaccia o no – ha influenzato in modo importante l’aspetto e la cultura di un intero Paese. Secoli di evoluzione hanno trasformato il modo in cui la religione ha influenzato la vita sociale e il gusto, se vogliamo, di chi per il potere ha lavorato, nel brusìo incessante delle idee che devono adattarsi al canone richiesto dal religioso di turno.
Templi dello spirito, e tante volte del corpo, i santuari italiani – a prescindere dalle loro ragioni – hanno fatto loro il tempo, consegnandolo alla staticità del mistico, che dello scorrere dei secoli non ne vuol sapere niente. In qualsiasi Dio crediate, non v’è dubbio alcuno che – qualsiasi cosa stiate cercando – con buona probabilità la troverete all’ombra di un costone roccioso, in riva a un lago, su una montagna altissima, nel bosco, nel silenzio insomma. E con buona probabilità, ci troverete anche uno dei santuari italiani che vi andiamo a consigliare di visitare, senza se e senza ma.
Santuari italiani: Castelpetroso (Basilicata)
Pochi posti, in Italia, vi avvicinano alla spiritualità come i paesaggi impervi della Basilicata. Castelpetroso, a un passo da Isernia, si nasconde nell’Appennino col suo fare gotico, inquietante e affascinante. Sette cappelle laterali, tante quante le spade che pare trafiggessero il cuore della Madonna che apparve a due pastorale nel 1888. Apparizioni, una guarigione, lo scaturire di una sorgente dal nulla, gli elementi per un santuario ci sono tutti, et voilà.
Santuari italiani: Montesantangelo (Puglia)
Leggenda docet che qui i longobardi videro l’Arcangelo Michele mentre, a spada tratta, schiacciava il diavolo sotto il suo piede. Con un segno così netto, questo posto non poteva che diventare il punto di riferimento per tutto l’Occidente allora conosciuto, tappa fondamentale della via Sacra dei longobardi, in asse con Mont Saint Michel e Gerusalemme, una strada protetta dai Templari e dai Cavalieri di Malta, per la sicurezza dei pellegrini.
Santuari italiani: Santa Rosalia (Sicilia)
La cara Santa Rosalia, simbolo intoccabile di Palermo, trova il suo santuario a 445 metri d’altezza sul monte Pellegrino. Incastonato nella roccia, come una pietra preziosa, all’interno permette di arrivare al punto in cui un cacciatore ritrovò le ossa della Santa. Tutto il monte è oggetto di sacralità per i palermitani, protettore dei naviganti, degli emigranti e di chiunque rivolga il suo sguardo su di esso.
Santuari italiani: San Colombano (Trentino Alto Adige)
Quasi non lo distinguete dalla parete rocciosa a cui si aggrappa, camaleontico. Secondo la leggenda, il Santo in questione uccise un drago che ammazzava i bambini battezzati nell’acqua del fiume sottostante. Fondato nel 753, si raggiunge percorrendo 102 scalini nella roccia, un’autentica meraviglia.
Santuari italiani: Madonna della Corona (Veneto)
Uno degli itinerari più famosi della provincia di Verona, il Sentiero dei Pellegrini, raggiunge questo santuario, scavato nella roccia a 774 metri. Opere d’arte importanti al suo interno e una spettacolare vista su 167 tavolette ex-voto, che riportano la storia della devozione indietro fino al 1547, anno della più vecchia.
Santuari italiani: Tempio del Valadier (Marche)
L’avrete visto mille volte in qualche galleria fotografica, eccolo qua. È il tempio del Valadier, costruito proprio dal famoso architetto per Papa Leone XII, in cerca del suo refugium peccatorium. Già solo a vederlo, alieno nella cavità di roccia, c’è da rimanere a bocca aperta. Le Grotte di Frasassi, d’altronde, sono un sistema di cavità naturali unico al mondo.
Santuari italiani: Santa Maria della Pietà (Abruzzo)
Rocca Calascio portaci via. In uno degli scorci montani più spettacolari d’Abruzzo, questa chiesa del XVI secolo sfida i venti e i lupi, saldamente ancorata alla montagna. Bellissima nella sua semplicità, vi apre gli occhi su una vista e un paesaggio mozzafiato.
Santuari italiani: San Nicola (Campania)
Ogni scusa è buona per fare un salto a Ischia, eccovene un’altra. Sul Monte Epomeo troverete la chiesa rupestre di San Nicola, totalmente integrata alla pietra di tufo che la circonda. Rifugio durante le invasioni dei saraceni, divenne poi casa di monache e anacoreti.
Santuari italiani: Sacro Speco (Lazio)
Subiaco vuol dire Sacro Speco, o monastero di San Benedetto. Già citato qui, si appoggia anche lui a una parete rocciosa, e con quale maestria. Due chiese al suo interno, la Superiore e l’Inferiore, più la Sacra Grotta dell’eremitaggio, che conserva il trittico marmoreo del santo, scolpito da Antonio Raggi, allievo di Bernini.
Carolina Attanasio