Policoro
09 Agosto 2017   •   Carolina Attanasio

Instaborghi: Policoro e i profumi della Basilicata

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«Questa settimana, con Instaborghi, esploriamo Policoro e le meraviglie della pianura del Metaponto»

Dopo la gita a Polignano della scorsa settimana (clicca qui), ci spostiamo di qualche chilometro ad ovest, tra le meraviglie della pianura del Metaponto. Policoro (sito turistico), a dispetto di quanti credono che la Basilicata – come il Molise – sia un’entità mitologica, è uno dei borghi più caratteristici della costa ionica. Costruito nel 680 a.C. da coloni dell’Asia Minore, fu distrutto dagli Achei e ricostruito dalle colonie di Taranto e Thuru, col nome di Heraclea. Per la sua posizione strategica, al centro del Golfo di Taranto, Policoro venne eletto sede della Lega Italiota, divenendo così il più importante crocevia della zona.

Policoro è tutt’ora l’anima profonda della costa ionica, immerso nella pianura del Metaponto, un luogo mistico, che coniuga l’archeologia col mare. Il borgo rimanda alle atmosfere del passato, illuminato, la sera, dalle luci provenienti dalle piccole case in pietra del centro storico, il posto ideale per sorseggiare buon vino e prodotti locali, godendosi il fresco dopo una giornata al mare.

 

Da vedere a Policoro

Policoro non è solo un borgo incantevole, ma anche un importante sito archeologico. Il Museo nazionale della Siritide, adiacente ai resti dell’antica città di Siris-Heraclea, è il luogo da visitare per conoscere tutte le fasi della presenza umana nel corso dei secoli, dal neolitico alla romanizzazione. Un percorso cronologico a ritroso nel tempo, i cui reperti chiariscono l’importanza di Policoro come punto strategico del Golfo. Il Museo sorge all’interno del Parco Archeologico, in cui è ancora possibile ammirare il Santuario di Demetra e il Tempio Arcaico dedicato a Dionisio. Se è immergervi nella natura quello che v’interessa, il Bosco Pantano, vicinissimo a Policoro, è uno strano esempio di vegetazione tipica dei climi temperato-umidi, insoliti rispetto al clima più caldo del litorale ionico. All’interno del borgo non perdetevi Palazzo Berlingieri, la sede baronale del paese, sorto intorno all’anno Mille a opera dei monaci basiliani e andato in mano al Barone Berlingieri nel 1893. Nei Giardini Murati, invece, si svolgono i principali eventi estivi, altra anima di Policoro.

Da fare a Policoro

Non solo mare, ma tantissime attività outdoor. Se siete appassionati di golf, a Policoro potete praticarlo immersi negli agrumeti e nei vigneti, a pochi passi dal mare. Vela, canoa, windsurf, immersioni nei fondali dello Ionio, pesca sportiva, avete davvero l’imbarazzo della scelta. Percorsi a piedi, in bicicletta o a cavallo costeggiano il Bosco Pantano e la Riserva naturale di Metaponto, attrezzata con aree sosta e picnic. La spiaggia è conosciuta non solo per la sua sabbia fine, ma anche perché qui le tartarughe marine sono delle habitué nella deposizione delle uova e, neanche troppo a largo, non è difficile imbattersi in branchi di delfini.

Da mangiare e Policoro

Qui siamo alla frutta, la punta di diamante del borgo – infatti – è la Fragola Candonga, risultato di vari incroci di varietà del Metapontino, tutte assolutamente al naturale, che rendono questo prodotto gustosissimo, dal colore rosso intenso. Tradizione legata allo street food da non perdere, invece, è il Falaone, un panzerotto ripieno di carne, verdura o patate.

Curiosità

Policoro, ormai da anni, ospita nel mese di agosto il Blues in town festival, considerata una della rassegne più importanti del sud Italia dedicate al blues, ormai vetrina fissa di grandi nomi internazionali del genere. Da non perdere è anche Meraviglie di Sabbia, una competizione tra artisti che si sfidano a colpi di opere di sabbia alte fino a tre metri.

Carolina Attanasio

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