panciotto
27 Luglio 2018   •   Anita Atzori

Panciotto, ecco come indossarlo e dove comprarlo

«Grazie all’outfit sempre curatissimo di Gareth Southgate, allenatore dell’Inghilterra ai Mondiali di Russia 2018 è tornato in auge il panciotto. Ma in Italia quali sono le migliori sartorie dell’abito tradizionale?»

In realtà è il terzo componente di un outfit ben più articolato e formale, eppure il panciotto non ne vuole sapere di essere rintanato nel XVII secolo, quando una maschera del teatro popolare francese di nome Gilles lo indossava come semplice giacca senza maniche. Poi arrivarono i famosi David Beckham, George Clooney e Brad Pitt a farci vedere come questo capo così formale e per certi versi antiquato potesse ancora fare la differenza in un fashion system ormai in balia di eccentrici rapper e stravaganti hipster. In realtà – pur non sapendolo – hanno riportato in auge uno dei capi più eleganti di sempre. Quello che non vi aspettereste di vedere indosso ad un allenatore inglese per i mondiali, e che sdoganato dalla sua aura troppo silenziosa e poco camaleontica, si mostra invece aperto ai cambiamenti e alle follie della moda contemporanea.

Eppure nonostante questo il panciotto ha le sue regole, e che sia conservatore o pronto alla rinascita, di fatto non potrete mai indossarlo sotto una giacca a doppio petto o con la cintura in vita. No, perché il panciotto va d’accordo con le bretelle, e la sua originaria usanza lo vuole proprie per coprire quelle bretelle che allora non erano di gran stile come ora. Se poi non siete mai voluti passare inosservato la cosa migliore da fare con una catena come Steve McQueen o metterci un orologio a cipolla che sembra essere tra gli accessori più gettonati dai nuovi imprenditori 2.0.  Ma in realtà chi lo saprà fare ancora col vecchio metodo sartoriale e con la maestria artigianale di vero sarto o visionario di bellezza?

Fornasetti

È il meraviglioso mondo dei balocchi di Pietro Fornasetti. Pittore, scultore, editore, organizzatore di eventi e mostre, creatore di oltre undicimila oggetti e assetato designer mai stanco di scoprire e sperimentare. Non si è mai capitato fino in fondo da dove venisse tutta questa ispirazione, ma è certo che alcune muse come Piero della Francesca, Giotto e gli affreschi rinascimentali furono per lui una grande slancio verso l’immaginazione e la fantasia. Incontri come quello con Gio Ponti negli anni ’40 non fecero altro che far crescere in lui la voglia di dare vita, esplodere e riemergere. Preziose opere pubblicate in giornali di design e architettura come Domus e Stile, ma anche ammirevoli decorazioni d’interni, come quella nel 1952 per il Transatlantico Andrea Doria, che fecero di lui un artista di fama internazionale. Muore nel 1988, ma il figlio Barnaba Fornasetti decide di portare avanti parte dell’attività del padre, tra queste anche l’atelier. Passarono alla storia i suoi panciotti d’autore che fecero impazzire i veri amanti della storia. Nel Fornasetti Store a Milano è possibile acquistare numerosi pezzi vintage e contemporanei di questo fantastico mondo ancora tutto da scoprire.

Karl Mommoo

È la nuova frontiera della sartoria made in Italy. All’interno non solo una vasta produzione e scelta di modelli classici come il panciotto, ma anche una vera e propria rivisitazione del famoso Dandy che ora sembra essere un po’ più ironico e disinvolto. Chi l’ha mai detto che l’uomo elegante deve prendersi sempre sul serio? Delle volte dietro dietro una giacca doppio petto si nasconde l’anima rock più pura. La mission di Karl Mommoo è quella di sfidare il convenzionale, è quella di far convivere capi sartoriali con giacche destrutturate ed elementi casual. Una sfida difficile ma non impossibile. Vestibilità, buoni tessuti e manifattura artigianale sono gli assi nella manica del designer Carlo Langella che assieme alla sua famiglia e al patrimonio stilistico lasciatogli dal padre porta avanti una produzione che ancora profuma di vecchia sartoria napoletana. Il capo must have in assoluto è senz’altro la giacca destrutturata, accompagnata a pantaloni e camicie dallo stile urban e tipico del nuovo street style. Testimonial d’eccezione una nostra vecchia conoscenza, Alessandro Manfredini, che interpreta al meglio la nuova collezione SS 2018 The Gentleman Moustache. E niente, non vi manca che provare.

Sartoria Rossi

È una delle migliori sartorie Made in Italy. Nasce in provincia di Arezzo nel 1979 e da subito cerca di farsi riconoscere a livello nazionale e non solo. L’obiettivo? Quello di creare una marchio che rappresenti a pieno l’artigianalità manifatturiera tipica del Made in Italy. Qui dentro 70 abili sarte e un Master Tailor con passione e dedizione creano quello che in tutto il mondo è ancora etichettato come l’hand made più sublime. Oltre 200 passaggi manuali per la creazione di capi dalle linee maschili, decise ed estremamente eleganti. Tante le fantasie e i tessuti utilizzati per la creazione non solo del panciotto, ma dell’intero abito sartoriale. Raffinati Pied-de-Poule, Principe di Galles e microfantasie ospitano numerosi ricami e dettagli per un look retrò ma decisamente alla moda. Sartoria Rossi è anche sinonimo di Servizio su Misura, dove mani esperte ed abili conoscitori della moda sapranno indirizzare il cliente nella scelta di un pezzo unico, confortevole e adatto alla propria personalità. L’occasione che almeno una volta nella vita tutti gli uomini dovrebbero provare, per il semplice gusto di essere se stessi e per questo mai uguali.

Anita Atzori