Cvs
29 Aprile 2016   •   Snap Italy

Arts of Italy: il progetto a sostegno dell’arte di OVS

«Non sarà un brand del lusso, ma comunque OVS fa parte del mondo della moda e ora lancia un progetto in favore del patrimonio artistico e culturale italiano con una capsule colletion, otto testimonial d’eccezione e anche una piccola sorpresa per voi. Un contest che potrebbe farvi finire dritti al Festival del Cinema di Venezia.»

Non è la prima volta che vi parlo di arte e moda, solo che stavolta, non si tratta di lusso! OVS, infatti, lancia un nuovo progetto per omaggiare l’arte italiana. Il connubio tra arte e moda è stato già proposto in passato da grandi nomi del fashion. Lo abbiamo visto con Prada e la fondazione di Milano, con Fendi e la Fontana di Trevi e con Diego della Valle, proprietario di alcuni tra i più noti marchi del Made In Italy tra cui Hogan, Tod’s, Fay ed Elsa Schiaparelli per il restauro del Colosseo. Vero e proprio mecenatismo culturale per omaggiare, ma soprattutto tutelare e conservare, quello che il mondo ci invidia, che fa parte del nostro patrimonio, della nostra storia e che spesso anche noi italiani non conosciamo (ve ne abbiamo parlato anche qui). Questa volta a farci alzare la punta del naso verso il cielo è un brand che con il lusso ha davvero poco in comune ma sposa lo stesso la causa della salvaguardia dell’heritage artistico italiano. Si tratta di OVS (sito ufficiale) che lancia il progetto Arts of Italy.

Arts of Italy nasce come un viaggio alla ricerca di suggestioni creative. Un viaggio per andare alla ricerca del bello, del reale e dell’astratto che allo stesso tempo è ricchezza, utile per catturare l’essenza del dettaglio di marmi, mosaici e fregi antichi che sono stati d’ispirazione per una capsule collection in edizione limitata, con otto capi totali, quattro t-shirt uomo e quattro abiti donna che saranno disponibili in alcuni negozi selezionati e online su ovs.it dal 20 maggio 2016. Davvero importante è la questione del ricavato, il quale sarà devoluto in beneficenza in favore del restauro di tre opere d’arte italiana, il tutto sotto la supervisione del team creativo dell’azienda e del curatore del progetto, Davide Rampello, e della sua squadra.

La collezione prende vita dall’incontro dei disegni geometrici che fanno da sfondo al cielo blu notte dei mosaici della volta del Mausoleo Galla Placidia di Ravenna o da quelli dorati della Cattedrale di Salerno, o ancora dalle scene di caccia del mosaico pavimentale del Domus del Mito Sant’Angelo in Vado di Pesaro e Urbino. Poi ancora il Mosaico delle Stagioni del Museo Archeologico di Salinas a Palermo, della cupola della Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza di Roma o quelli della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, sempre nella capitale. C’è anche la scala dei giganti di Palazzo Ducale a Venezia, la Domus Romana di Spoleto, di nuovo Ravenna con La Villa Romana di Russi e infine il rosone della Basilica di San Pietro nella Tuscania. Ogni pezzo sarà indossato da un testimonial d’eccezione. Otto artisti che l’arte ce l’hanno nel DNA, hanno dato il loro contributo: Silvio Muccino, Marta Ferri, Alessandro Preziosi, Eleonora Giovanardi, Achille Bonito Oliva, Chiara Gamberale, Giovanni Allevi e Margareth Madé.

“un bene diventa patrimonio culturale quando entra nell’esperienza e nella vita delle persone”

Le sorprese non finiscono qui. Insieme all’ambizioso progetto, OVS lancia un contest dedicato a chiunque volesse partecipare per rendere omaggio al patrimonio artistico, naturale e culturale della penisola. Secondo la filosofia che “un bene diventa patrimonio culturale quando entra nell’esperienza e nella vita delle persone”, vi basterà prendere anche solo il vostro smartphone per girare un breve video che, nella vostra personale interpretazione, racconti il vostro luogo preferito. Che sia una piazza, una statua o un quadro, serviranno dai trenta ai novanta secondi di originale ed emozionante storia, per vincere i tre premi dal valore di 6000€  e la possibilità di vedere il proprio corto proiettato al Festival del Cinema di Venezia… Cosa state aspettando? Al grido di «In art we trust», andate sul sito di Arts of Italy e raccontate dove giocavate a palla da piccoli o dove avete dato quel primo bacio tanto desiderato.