OffLunch: una nuova campagna di crowdfunding e tante altre novità
«Non accenna ad arrestarsi la crescita di OffLunch, che oltre al lancio della nuova campagna di crowdfunding ha in serbo tante altre novità.»
Servizio innovativo
Intervista a Simone Ridolfi
D) Offlunch si presenta come una mensa “innovativa”: ci può spiegare nello specifico cos’è e come funziona?
Offlunch risolve il problema del pranzo in ufficio supportando i lavoratori grazie alla realizzazione di una mensa diffusa, innovativa e virtuosa. In poche parole sarà come avere una mensa vera e propria in ufficio. La società punta anche sull’utilizzo di una piattaforma tech e algoritmi innovativi per ottimizzare le attività e massimizzare i profitti. Trattandosi inoltre di un servizio di welfare l’azienda può fornire ai propri dipendenti il pasto o in alternativa sono gli stessi dipendenti a poter ordinare ed usufruire del servizio in maniera autonoma con possibilità di pagare elettronicamente con tutti i player di buoni pasto.
D) La diffusione del Coronavirus ha messo ginocchio moltissime aziende: Offlunch come ha reagito alla crisi?
La pandemia di Covid-19 ha impattato negativamente sul format della mensa aziendale, creando la necessità di modelli più flessibili e in grado di coniugare il servizio di mensa in cloud sia per i dipendenti in presenza che in smart working. Il mercato in cui opera Offlunch è infatti cresciuto del 60% nel 2020 rispetto al 2019, ed è prevista una ulteriore accelerazione.
D) Quali sono stati i primi passi effettuati subito dopo lo scoppio della pandemia?
Abbiamo chiuso accordi di partnership con primari operatori nel settore ticket restaurant quali Edenred, Pellegrini e Upday, per ridurre le spese ai nostri clienti, portando così il servizio di Offlunch da clienti di spessore quali Generali, LVenture, eCooltra, Italgas e molti altri. Inoltre solo per il periodo della pandemia, per ridurre le spese e gli spostamenti ed agevolare la pausa pranzo dei dipendenti in smart working, abbiamo proposto prodotti freschi o di cibi pronti da assemblare.
D) Siete stati spesso apprezzati per l’attenzione riversata sul cliente, come per l’utilizzo di prodotti a km 0 e la creazione di menù bilanciati: come è nata l’idea e soprattutto come funzionano questi due processi?
Abbiamo analizzato e studiato i bisogni per il benessere dei lavoratori in ufficio e smart working. La customer care ha ascoltato i feedback dei nostri clienti e abbiamo così modulato l’offerta dei piatti, in base alle loro esigenze. Le proposte dei piatti per la pausa pranzo vengono realizzate con prodotti selezionati e biologici che hanno anche scopi benefici per l’organismo e che accontentano tutti i palati.
D) OffLunch è molto attiva anche nella consulenza verso i ristoratori: come è nata l’idea e che tipo di supporto avete dato durante questi mesi così difficili?
Questo, in realtà, non è tanto un servizio offerto da OffLunch quanto dalle altre realtà della Holding MVND: durante il primo lockdown abbiamo aperto uno sportello di consulenza gratuito per i ristoranti, dove fornivamo tutte le informazioni necessarie per attivare un servizio di delivery anche in autonomia (attrezzatura, regole di conservazione del cibo e norme di sicurezza e igiene), ma anche consigli più generali. Verso novembre 2020, invece, è nata Moovenda, la prima società benefit in Italia che si occupa di delivery di alta fascia ma non solo: è servizio responsabile e sostenibile, consegniamo con motorini elettrici in tutta Roma senza limiti di distanza (entro il GRA) e riusciamo a conservare il perfetto mantenimento dei cibi grazie ai forni termoventilati, installati come bauletti, prodotti dalla startup HotBox.
D) È da poco partita la campagna di crowdfunding: quale obiettivo vi siete prefissati?
L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di 100.000 € al momento già ampiamente superato e puntiamo a 300.000 €. I capitali raccolti saranno investiti su tre linee principali: potenziamento software, attività commerciali, espansione geografica, in Italia e all’estero (Bologna, Catania e Barcellona).
D) Con l’avanzamento del piano vaccinale ci stiamo avvicinando alla fine dell’emergenza: quali sono i prossimi progetti e gli obiettivi futuri da raggiungere?
Ci stiamo muovendo prendendo accordi e contattando le aziende che riprenderanno presto il lavoro parzialmente in presenza. Inoltre stiamo puntando su partnership incentrate sui servizi di welfare per le aziende.