offLunch
03 Luglio 2021   •   Snap Italy

OffLunch: una nuova campagna di crowdfunding e tante altre novità

«Non accenna ad arrestarsi la crescita di OffLunch, che oltre al lancio della nuova campagna di crowdfunding ha in serbo tante altre novità.»

È partita nelle scorse settimane di la nuova campagna di crowdfunding di OffLunch, la startup che supporta il mondo del lavoro e dei lavoratori con mense diffuse ed innovative. Di fatto un progetto molto ambizioso già in grado di sortire ottimi risultati, ma la startup del Gruppo MVND non vuole di certo fermarsi ora, puntando a raggiungere nuove città italiane e l’estero, con la Spagna già nel mirino. In effetti la nuova campagna di crowdfunding punta proprio a facilitare l’espansione di OffLunch che, come anticipato, mira a raggiungere in primis Bologna e Catania, così da rafforzare la propria presenza in Italia, puntando poi all’inaugurazione entro la fine dell’anno di una dislocazione anche a Barcellona.

Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Simone Ridolfi, il CEO della holding MVND, tra i principali protagonisti della crescita di questa realtà così innovativa. OffLunch, infatti, è la startup che risolve l’annoso problema del pranzo in ufficio, supportando il mondo dei lavoratori grazie alla realizzazione di una mensa diffusa, innovativa e virtuosa. Non solo: l’azienda, oltre ad aver ricevuto un importante finanziamento (400mila euro tramite Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital Sgr — Fondo Nazionale Innovazione), ha visto schizzare verso l’alto i propri numeri, facendo registrare da dicembre 2020 a marzo 2021 una cresciuta nella preparazione dei piatti del 35%, con le iscrizioni al servizio di mensa “in-cloud” da parte delle aziende cresciute di circa 50 nuove aziende ogni mese.

Servizio innovativo

Per essere ancora più precisi è bene sottolineare come funziona nello specifico OffLunch: già presente in 3 dei principali centri nevralgici d’Italia (Roma, Milano e Cagliari) la mensa diffusa arriva direttamente in ufficio: al mattino, infatti, i dipendenti ricevono le proposte del giorno sul proprio smartphone, scegliendo entro le 11.30 il pasto che poi gli verrà spedito e consegnato puntuale, per tutti alla stessa ora. In questo modo niente più file e niente più code per i dipendenti, che oltre a guadagnare tempo potranno rimanere comodamente in ufficio, soddisfacendo quella voglia di socialità quasi “dimenticata” dopo la tremenda emergenza sanitaria degli scorsi mesi. Se siete dipendenti che ancora lavorano in smart-working meglio ancora: OffLunch serve anche voi, permettendovi di evitare luoghi troppi affollati e di iniziare a mangiare in modo sano grazie ai menù bilanciati proposti dalla startup. Ora, però, vediamo cosa ci ha raccontato Simone Ridolfi, tra passato, presente e un futuro tutto da raccontare

Intervista a Simone Ridolfi

D) Offlunch si presenta come una mensa “innovativa”: ci può spiegare nello specifico cos’è e come funziona?

Offlunch risolve il problema del pranzo in ufficio supportando i lavoratori grazie alla realizzazione di una mensa diffusa, innovativa e virtuosa. In poche parole sarà come avere una mensa vera e propria in ufficio. La società punta anche sull’utilizzo di una piattaforma tech e algoritmi innovativi per ottimizzare le attività e massimizzare i profitti. Trattandosi inoltre di un servizio di welfare l’azienda può fornire ai propri dipendenti il pasto o in alternativa sono gli stessi dipendenti a poter ordinare ed usufruire del servizio in maniera autonoma con possibilità di pagare elettronicamente con tutti i player di buoni pasto.

D) La diffusione del Coronavirus ha messo ginocchio moltissime aziende: Offlunch come ha reagito alla crisi? 

La pandemia di Covid-19 ha impattato negativamente sul format della mensa aziendale, creando la necessità di modelli più flessibili e in grado di coniugare il servizio di mensa in cloud sia per i dipendenti in presenza che in smart working. Il mercato in cui opera Offlunch è infatti cresciuto del 60% nel 2020 rispetto al 2019, ed è prevista una ulteriore accelerazione.

D) Quali sono stati i primi passi effettuati subito dopo lo scoppio della pandemia?

Abbiamo chiuso accordi di partnership con primari operatori nel settore ticket restaurant quali Edenred, Pellegrini e Upday, per ridurre le spese ai nostri clienti, portando così il servizio di Offlunch da clienti di spessore quali Generali, LVenture, eCooltra, Italgas e molti altri. Inoltre solo per il periodo della pandemia, per ridurre le spese e gli spostamenti ed agevolare la pausa pranzo dei dipendenti in smart working, abbiamo proposto prodotti freschi o di cibi pronti da assemblare.

D) Siete stati spesso apprezzati per l’attenzione riversata sul cliente, come per l’utilizzo di prodotti a km 0 e la creazione di menù bilanciati: come è nata l’idea e soprattutto come funzionano questi due processi?

Abbiamo analizzato e studiato i bisogni per il benessere dei lavoratori in ufficio e smart working. La customer care ha ascoltato i feedback dei nostri clienti e abbiamo così modulato l’offerta dei piatti, in base alle loro esigenze.  Le proposte dei piatti per la pausa pranzo vengono realizzate con prodotti selezionati e biologici che hanno anche scopi benefici per l’organismo e che accontentano tutti i palati.

D) OffLunch è molto attiva anche nella consulenza verso i ristoratori: come è nata l’idea e che tipo di supporto avete dato durante questi mesi così difficili?

Questo, in realtà, non è tanto un servizio offerto da OffLunch quanto dalle altre realtà della Holding MVND: durante il primo lockdown abbiamo aperto uno sportello di consulenza gratuito per i ristoranti, dove fornivamo tutte le informazioni necessarie per attivare un servizio di delivery anche in autonomia (attrezzatura, regole di conservazione del cibo e norme di sicurezza e igiene), ma anche consigli più generali. Verso novembre 2020, invece, è nata Moovenda, la prima società benefit in Italia che si occupa di delivery di alta fascia ma non solo: è servizio responsabile e sostenibile, consegniamo con motorini elettrici in tutta Roma senza limiti di distanza (entro il GRA) e riusciamo a conservare il perfetto mantenimento dei cibi grazie ai forni termoventilati, installati come bauletti, prodotti dalla startup HotBox.

D) È da poco partita la campagna di crowdfunding: quale obiettivo vi siete prefissati?

L’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di 100.000 € al momento già ampiamente superato e puntiamo a 300.000 €. I capitali raccolti saranno investiti su tre linee principali: potenziamento software, attività commerciali, espansione geografica, in Italia e all’estero (Bologna, Catania e Barcellona).

offLunch

D) Con l’avanzamento del piano vaccinale ci stiamo avvicinando alla fine dell’emergenza: quali sono i prossimi progetti e gli obiettivi futuri da raggiungere?

Ci stiamo muovendo prendendo accordi e contattando le aziende che riprenderanno presto il lavoro parzialmente in presenza. Inoltre stiamo puntando su partnership incentrate sui servizi di welfare per le aziende.