11 Giugno 2016   •   Snap Italy

Naboomboo, la community on line per lo scambio linguistico

«Studenti, professionisti e viaggiatori da tutto il mondo si mettono in contatto per migliorare il proprio livello di lingua straniera. Ecco cosa c’è da sapere su Naboomboo, la community di interscambio linguistico che funziona come una banca del tempo»

Che si sia studenti,professionisti o amanti dei viaggi, perfezionare le proprie competenze linguistiche sta diventando qualcosa di sempre più necessario. Ma una volta appresa la grammatica, la cosa più importante diventa riuscire a conversare frequentemente con persone madrelingua; avere a disposizione un allenatore che ci aiuti costantemente a migliorare il nostro livello. È dalla voglia di creare un sistema di apprendimento linguistico innovativo che sul web sta prendendo sempre più piede una community dedicata agli amanti delle lingue: Naboomboo.

Naboomboo è una community di interscambio linguistico che mette in contatto persone da tutto il mondo per imparare le lingue attorno agli argomenti che le appassionano di più. La mission, ideata e portata avanti da un team di startupper di Torino, è quella di creare un sistema innovativo che si ponga come alternativa ai tradizionali corsi di lingua: più economico e informale, centrato sulle relazioni tra le persone e costruito attorno a una logica simile a quella della banca del tempo.

“L’idea di base da cui nel 2013 è nato Naboomboo – ci spiega Daniele Pozzo, uno dei fondatori – è quella di creare una piattaforma in cui ci si può mettere a disposizione degli altri, diventando tutor, e allo stesso tempo migliorare le proprie competenze linguistiche scegliendo a propria volta dei tutor con cui discutere; tutto a partire dagli interessi che si hanno in comune, come ad esempio sport, arte, tecnologia, università.”

Come funziona

Per diventare parte della community basta entrare nel sito web e registrarsi. È possibile farlo anche da Facebook e Google+ e il sito, ottimizzato per mobile, diventerà presto un’app per IOS.
Per completare il profilo si indicano una serie di parametri: gli interessi di cui si vuole discutere, la propria lingua madre e le lingue che si vogliono migliorare, e a questo punto l’algoritmo mette a disposizione le persone più adatte alle esigenze indicate, quelle tra cui scegliere i propri insegnanti.

Si esplora, si conoscono profili, si selezionano quelli più affini a noi. Poi, tramite un pulsante, si può dare avvio alla video-conversazione: “Le chat – specificano i fondatori – non avvengono su piattaforme esterne come Skype o Hangout, ma direttamente all’interno di Naboomboo”.

Naboomboo è costruito su una logica che è simile a quella della banca del tempo: per poter effettuare sessioni di e-learning , dunque, c’è bisogno di avere pacchetti di minuti a disposizione. Questi inizialmente si acquistano, e partono da un minimo di 13 euro, ma l’utente può (e dovrebbe) recuperarli stando alle regole del gioco, ovvero diventando a sua volta un tutor, mettere a disposizione le proprie conoscenze e in questo modo accumulare tempo o denaro.
Terminata la video-conversazione di prova, a disposizione quando ci si iscrive su Naboomboo, le possibilità sono due: acquistare nuovi pacchetti di minuti o mettersi a disposizione come tutor. Per insegnare, chiarisce il team di Naboomboo, è necessario passare un percorso di qualificazione verificato dallo staff. Tra gli obiettivi principali, infatti, c’è quello di mettere in contatto persone qualificate, che possano realmente contribuire a migliorare le competenze linguistiche sia per conoscenze che per metodi di lavoro.

Quali lingue?

Potenzialmente, Naboomboo è aperta a tutte le lingue del mondo. Dagli Stati Uniti al Sudamerica, dall’Europa fino al Madagascar e al Sudafrica, le connessioni arrivano dai posti più disparati del pianeta e molti utenti parlano fluentemente più lingue.
Quelle più popolari, ovviamente, sono l’inglese, il francese, lo spagnolo e l’italiano. “In paesi come Francia, Italia e Spagna molte persone hanno un forte interesse a voler migliorare il proprio livello di inglese. Ma una buona parte dei nostri utenti si connette anche dal Sudamerica e dall’Africa; sono soprattutto giovani che decidono di approfondire la conoscenza delle lingue straniere per migliorare le proprie condizioni personali.”

A chi è rivolto

A differenza di app come Duolingo, che offrono esercizi scritti anche a partire da un livello molto basso di conoscenze, Naboomboo è una piattaforma che si concentra sulla conversazione con persone madrelingua, un’esperienza complementare a quella della grammatica e del lessico, e quindi rivolta a chi ha la necessità di migliorare ed allenare le proprie conoscenze di base: il futuro studente erasmus, il lavoratore che deve migliorare skills linguistiche, chi deve affrontare un colloquio in lingua straniera. Ma anche il turista che si prepara per vivere al meglio le vacanze.

“In viaggio non ci si trova di fronte a professori dalla pronuncia perfetta – spiega Daniele Pozzo – ma a persone normali. Il valore aggiunto di Naboomboo sta nel fatto che ti permette di parlare con gente che incontreresti anche al bar, dal fruttivendolo, all’università, in piazza. Tutto, però, sempre a partire da interessi e passioni in comune.”
Al centro di tutto c’è l’apprendimento di una lingua, ma la cosa interessante di Naboomboo è che permette di creare relazioni e scambi che vanno oltre il classico rapporto studente-docente. Il perfezionamento linguistico è un mezzo e un fine, ma al centro ci sono persone che si mettono in contatto, che avviano conversazioni. “Ogni volta che c’è scambio, condivisione e conoscenza tra culture diverse – concludono i fondatori di Naboomboo – le persone che lo mettono in atto stanno sicuramente migliorando la qualità della propria vita”.

Giulia Capozzi