Al Museo Ferragamo una mostra racconta l’Italia a Hollywood
«La nuova mostra del Museo Ferragamo ripercorre gli anni che lo stilista italiano ha trascorso negli States, tra importanti collaborazioni e grandi innovazioni»
Ancora una volta la città di Firenze e il Museo Ferragamo (sito ufficiale) rendono omaggio al calzolaio delle stelle, e lo fanno con un’incredibile mostra dedicata agli anni che Salvatore Ferragamo trascorse negli Stati Uniti (dal 1915 al 1927). Il titolo dell’esposizione, curata da Giuliana Muscio e Stefania Ricci e che sarà inaugurata il 24 maggio, è L’Italia a Hollywood .
Dopo la chiusura, il 2 maggio, del percorso espositivo attuale 1927 Il ritorno in Italia, dedicato agli anni della fondazione dell’azienda in Italia, il Museo Ferragamo (tra i migliori musei di moda italiani) vuole dunque fare un passo indietro nel tempo, raccontandoci di come un semplice ragazzo campano è riuscito a conquistare i divi di Hollywood.
Salvatore Ferragamo, infatti, nacque a Bonito (un piccolo paese in provincia di Avellino) il 5 giugno del 1898. Undicesimo di quattordici figli, proveniva da una famiglia modesta e iniziò a lavorare sin da bambino come apprendista nella bottega di Luigi Festa. Quando aveva solo 14 anni, poi, decise di emigrare negli Stati Uniti, e più precisamente in California. Ed è proprio in questo momento che inizia la sua collaborazione con il mondo del cinema. All’inizio degli anni Venti, infatti, aprì una bottega di calzature e riparazioni a Santa Barbara e più tardi (nel 1923) si trasferì a Hollywood dove aprì l’Hollywood Boot Shop. Ben presto la boutique divenne un punto di riferimento per tutti i divi del cinema.
La prima cliente celebre di Salvatore Ferragamo fu Lottie Pickford e proprio per lei creò il primo paio di scarpe, eleganti e in capretto marrone. Dopo di lei arrivarono Mary Pickford, Gloria Swanson, Dolores Del Rio e Joan Crawford. Tutte le più grandi star sono passate per l’Hollywood Boot Shop e hanno acquistato un paio di calzature realizzate (sempre su misura) da Ferragamo. Alcuni sostengono addirittura che le celebri scarpette rosse di Dorothy ne Il Mago di Oz furono realizzate proprio da lui, e non da Gilbert Adrian, famoso costumista di Hollywood.
Insomma, la parentesi hollywoodiana di Ferragamo sembra quasi una favola, una storia contornata di leggenda e magia, che sarà riportata in vita all’interno del Museo Ferragamo a partire dal prossimo mese. Prendendo spunto dall’autobiografia di Salvatore Ferragamo, la calzatura è elevata ad oggetto artistico e l’artigianato italiano procede di pari passo con il cinema. Un’ampia sezione della mostra sarà dedicata alle produzioni cinematografiche californiane, con un chiaro richiamo all’Italia e all’italian way of life. Ancora, il percorso espositivo porrà l’accento sul mondo dell’arte, dell’artigianato e dello spettacolo, che sono sempre state aree d’interesse privilegiate dalla creatività di Ferragamo. Il tutto si svilupperà come la trama di un film, e il visitatore avrà l’impressione di essere davvero all’interno di un set cinematografico degli anni Venti, soprattutto grazie al genio di Maurizio Balò, il cui allestimento scenografico trae ispirazione proprio dagli studios americani degli anni d’oro di Hollywood.
Attraverso fotografie, spezzoni di film, oggetti, abiti e raffigurazioni artistiche, la mostra sarà dedicata anche al ruolo svolto dagli italiani e dall’arte italiana nella nascita del cinema muto e contemporaneo. La mostra si avvale di importanti prestiti forniti da musei e collezioni (pubbliche e private) italiane e americane, oltre che della collaborazione di alcune importanti istituzioni legate al mondo e alla storia del cinema.
Insomma, se capitate a Firenze non potete perdervi questa meravigliosa esposizione! Che conosciate già la storia di Salvatore Ferragamo e della sua maison o che siate semplici curiosi, la mostra vi permetterà di comprendere a pieno quanto il Made in Italy abbia influenzato il mondo nel corso della storia.
Raffaella Celentano