mecenati italiani
01 Aprile 2019   •   Carolina Attanasio

Mecenati italiani, è la volta di Gucci e la Rupe Tarpea a Roma

«Gucci si unisce alla lista di mecenati italiani che puntano l’occhio su Roma per riportare agli antichi fasti i molti monumenti bisognosi di cure, in cambio di sfilate in location epiche. Scopritene di più»

A quanto pare i mecenati italiani salveranno la bellezza di questo Paese. O almeno, questo è quello che sembra quando leggi che un’altra famosa casa di moda, dopo Fendi e Tod’s, cala su Roma con l’intento di conquistare la Capitale a colpi di milioni, e di sfilate ovviamente. Se a Milano i soldi sembrano autoriprodursi all’ombra dei grattacieli che affollano la città come una novella Tokyo, a Roma – e lo diciamo senza gioia alcuna nel cuore – la situazione non è altrettanto rosea. E siccome è nelle difficoltà che si fanno largo gli eroi, ecco che un altro grande esponente del fashion italiano si fa avanti per supplire laddove i soldi languono.

Gucci, nello specifico, è il nome che si è fatto carico del restauro della Rupe Tarpea di Roma: prima che la googoliate alla velocità della luce, vi spieghiamo subito che la suddetta rupe è la parte rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio a Roma. Da questo simpatico strapiombo di roccia venivano gettati i condannati a morte per tradimento della Patria e tutti coloro che, nei processi, si rifiutavano di testimoniare. Attualmente, la rupe versa in condizioni che definire poco decorose è un pallido eufemismo, come molti altri monumenti, ville, opere in Italia che necessitano di una manutenzione che non esiste. A onor del vero, ricordiamo che Gucci si era già preso carico, a suo tempo, del restauro dei Giardini di Boboli di Firenze, città natale del marchio. Alessandro Michele, romano e direttore creativo della maison, è stato invece il ponte che ha portato Gucci a valutare il restauro della rupe, previa sfilata ai Musei Capitolini il prossimo maggio. Niente si fa per niente, neanche se sei uno dei mecenati italiani più in voga del momento, ma tant’è.

I mecenati italiani: tutti dal mondo  della moda

I più attenti di voi avranno notato che da qualche anno a questa parte i più grossi restauri artistici in Italia sono avvenuti grazie al sostegno massiccio di alcuni privati, che in cambio hanno goduto di notevole visibilità durante il periodo dei lavori. Non senza polemiche, i mecenati italiani in questione sono andati avanti a testa bassa, forti del marketing e del favore reso alla città. Tod’s al Colosseo, Bulgari a Trinità dei Monti, Fendi alla Fontana di Trevi e via discorrendo. L’epopea dei mecenati italiani non è certo una novità dell’era moderna, già dal medioevo si hanno testimonianze della sana abitudine dei benestanti di foraggiare le tasche di artisti e istituzioni. Alcuni di loro erano ricchi commercianti di stoffe, gli antenati delle moderne case di moda, per dire. Il perché di questo legame potremmo spiegarlo, forse, nel filo indissolubile che lega moda e arte, la particolare sensibilità dei creativi verso le cose belle. Fatto sta che i mecenati italiani provengono quasi tutti dal mondo della moda e, di fatto, sono gli unici che al momento stanno contribuendo in qualche modo alla manutenzione dell’abnorme patrimonio artistico italiano.

Roma e il Campidoglio

Se il primo sole vi sta già facendo immaginare un weekend romano, fate come Gucci, fate come i mecenati italiani: approfondite la visita al Campidoglio. Nell’attesa che la Rupe Tarpea torni al suo antico splendore, avete comunque un bel po’ da fare su uno dei colli più belli di Roma. Casa del Sindaco, il piazzale del Campidoglio – opera di Michelangelo – ospita la famosa statua di Marco Aurelio e i Musei Capitolini: armatevi di pazienza, ne varrà davvero la pena. Più punti, dai lati del piazzale, vi danno una vista mozzafiato sui Fori Imperiali. Dal lato opposto, l’Altare della Patria ospita il Museo del Risorgimento, un’ala completamente dedicata alle mostre di arte moderna e contemporanea e alcune delle terrazze e dei panorami più belli che potrete trovare in città.

Carolina Attanasio