luoghi abbandonati
05 Ottobre 2018   •   Claudia Cavalier

Luoghi abbandonati, alla scoperta dei tesori nascosti nello Stivale

«I luoghi abbandonati vivono in bilico tra leggenda e verità. Forse è proprio per questo motivo che ne siamo così affascinati?»

I luoghi abbandonati hanno sempre un fascino suggestivo. Il mistero, la misticità, il silenzio, le rovine ci catturano e, a modo loro, ci incantano. Oltre alle meraviglie più conosciute e frequentate dai turisti, l’Italia nasconde anche molti luoghi abbandonati e paesi fantasma, di cui vi aveamo già parlato un po’ di tempo fa. Oggi, invece, restiamo sui primi, autentici tesori nascosti dislocati su tutto lo Stivale.

Poveglia

Credits @ Panscrub -archivio da www.flickr.com

Palazzo Bartolini

Si trova nelle Marche, in un affollato centro storico che lo ha tenuto fuori dalla portata di eventuali vandali. Questo palazzo apparteneva ad una nobile famiglia rimasta priva di eredi. Al suo interno le diverse sale sono rimaste inviolate e presentano ancora i mobili dell’epoca. Mentre i piani nobili si sono conservati piuttosto bene, mantenendo lo splendore originale, i piani superiori sono piuttosto danneggiati e malridotti.

Isola di Poveglia                 

Tra i luoghi abbandonati d’Italia non si può non parlare dell’isola di Poveglia nella laguna veneziana. Per la sua posizione strategica, di fronte a Malamocco lungo il Canal Orfano, divenne un avamposto militare nel 1379 con lo scoppiare della guerra di Chioggia. Venne fatta quindi evacuare e da allora fu adibita a funzioni più “scomode”.

Nel 1700, infatti, l’isola diventò un lazzaretto dove venivano trasferiti i malati di peste nera. Era ovviamente un viaggio di sola andata per gli appestati che morivano lentamente consumati dalla malattia, isolati da Venezia. A testimonianza di questo periodo vi sono i ritrovamenti dei moltissimi cadaveri rinvenuti nel terreno di Poveglia. Nel 1922 a Poveglia venne eretto un edificio attorno al quale sono nate molte leggende. Da alcuni archivi risultava essere solo una casa di riposo per anziani, da altre testimonianze invece sembrerebbe trattarsi di un vero e proprio manicomio. Chiuse definitivamente le sue porte nel 1946, ma le leggende attorno a quest’isola sono ancora molte.

Hotel abbandonato in Liguria

Era uno dei più famosi e rinomati hotel degli anni ’80. Della bellezza originaria rimane ben poco se non la sua struttura. All’interno dell’edificio non è rimasto più nulla del mobilio originale, diventando in tutto e per tutto uno elemento della lista dei luoghi abbandonati. Le pareti sono piene di graffiti e alcune stanze sono allagate, oltre ad avere una struttura pericolante. Nel giardino c’è anche una piscina vuota ed estremamente suggestiva.

Ospedale psichiatrico di Colorno

Il manicomio abbandonato di Colorno cominciò la sua attività nel 1873, in un antico palazzo ducale dopo l’esplosione di un’epidemia di colera. Nonostante dovesse essere una soluzione temporanea, l’ospedale divenne la dimora di centinaia di pazienti di tutte le età, fino al 1979 quando chiuse per la legge Basaglia. Nell’ospedale sono rimasti molti oggetti del tempo, sedie a rotelle e carrozzine per bambini, documenti, lettini medici, intonaci decadenti alle pareti e i segni dei graffi dei pazienti sulle porte delle camere. Tra i corridoi silenziosi e le stanze vuote l’atmosfera è agghiacciante. Nel 2013 l’artista brasiliano Herbert Baglione ha disegnato alcuni graffiti rappresentativi della vita condotta all’interno di quelle mura.

Ospedale Psichiatrico di Colorno

Credits @ Paolo Lottini – archivio da www.flickr.com

Ultimo Impero

Aveva aperto il 22 settembre 1992 ed era una delle più grandi discoteche d’Europa: quattro piani, sette piste da ballo e nove bar. Un vero e proprio tempio della musica. Ultimo Impero comincia il suo tracollo nel 1996, dopo un grosso bliz della Guardia di Finanza. Negli anni successivi il locale ha un lento declino e si lascia alle spalle il successo dei tempi passati. Oggi Unico Impero fa parte dei luoghi abbandonati con i suoi muri scrostati e le sue grandi piste da ballo vuote e spaventosamente silenziose.

Vallone dei Mulini

È uno dei luoghi abbandonati più fotografati. Anche se non è un luogo particolarmente turistico, il Vallone dei Mulini ha riscosso parecchio successo ed è oggi considerato uno dei luoghi più affascinanti del pianeta. Situata alle spalle di Piazza Tasso, nella costiera sorrentina, questo vallone faceva parte di un gruppo di cinque che limitavano i confini di altrettanti paesi adiacenti. La zona, dove si trovano anche un mulino, una segheria ed un lavatoio pubblico, fu abbandonata nel 1866 quando la costruzione di Piazza Tasso isolò il Vallone chiudendo tutte le vie di comunicazione. Da quel momento in poi, la natura si è riappropriata del vallone, creando non solo un microclima che permette a specie arboree uniche di crescere, ma anche un paesaggio unico.

Vallone dei Mulini

Credits @ Frank Lynch – archivio da www.flickr.com

Foto copertina: Credits @ Paolo Lottini – archivio da www.flickr.com

Claudia Cavalier